«Il coraggio di vincere» è un film diretto da Marco Pontecorvo e con protagonisti Adriano Giannini e Nino Frassica.
Prodotto da Rai Fiction e Red Film, il film racconta la storia del riscatto personale di un pugile. Ambientata in una immaginaria periferia tra Ostia e il villaggio del Pescatori di Fregene, la vicenda ruota tutta intorno alla vita di Rocco (Adriano Giannini), un pugile caduto in disgrazia dopo aver perso il titolo di campione europeo. Deluso da tutto, Rocco si dedica alla gestione di una palestra insieme all’amico Marcello (Nino Frassica), suo ex allenatore che lo segue con affetto fraterno, cercando di aiutarlo a risollevarsi.
È proprio con il lavoro in palestra che Rocco si imbatte in Ben, senegalese senza permesso di soggiorno, che ha tutte le qualità per diventare un buon pugile. Decide di seguirlo da vicino, di allenarlo e di insegnargli tutti quei trucchi che permetteranno al giovane boxeur di conquistare il titolo di campione e concedere a Rocco la tanto desiderata rivincita.
Attraverso una storia di integrazione, amicizia e crescita, il regista italiano racconta una delle più classiche parabole sportive, vista in tanto cinema americano.
Rocco (Adriano Giannini) è un ex campione italiano dei pesi medi che, dopo aver perso il titolo europeo, si porta dietro la triste etichetta di “quasi campione”. La sconfitta segna la sua vita, lo getta nello sconforto e lo spinge a ritirarsi per dedicarsi solo alla professione di allenatore. Ad affiancarlo c’è l’amico di sempre Marcello (Nino Frassica), un uomo che lo aiuta in tutti i modi a risalire la china e a rifarsi una vita. Ma l’affetto di Marcello non basta a dare una scossa alla vita di Rocco. Al pugile serve altro, un incontro nuovo con qualcuno che possa, attraverso la sua sola presenza, restituirgli un senso. A ridare vitalità e voglia di vivere a Rocco ci pensa Ben (Yann Gael), senegalese clandestino che lavora nel bar di fronte alla palestra e si fa notare quando cerca in tutti i modi di difendere il suo datore di lavoro dall’attacco di due strozzini. Colpito dalla forza di volontà di quel giovane, Rocco sfrutta la rabbia, la fame e il desiderio di rivalsa di quel ragazzo per trasformarlo in un grande atleta.
Oltre ai tre protagonisti principali, nel film ci sono anche due personaggi femminili: Monica (Serena Rossi) e Lara (Nina Torresi). La prima è una donna cinica e spregiudicata che porta avanti l’eredità del padre, grande manager, e affianca Marcello e Rocco, sostenendoli soprattutto nell’allenamento di Ben. Lara, figlia del proprietario del bar di fronte alla palestra di Rocco, è una giovane immatura e ribelle, dolce e ruvida, che prova a svincolarsi da un padre debole, cercando di emanciparsi. Anche per lei sarà di fondamentale l’incontro con Ben. Patrizio Oliva interpreta invece un manager cinico e privo di qualsiasi morale.
Il cinema ci ha sempre regalato film sul pugilato, ma nel caso di questa pellicola la disciplina sportiva serve più a sottolineare la lotta personale di due personaggi molto diversi tra loro, che si ritrovano a combattere con la vita, affrontando continue difficoltà. Ogni singolo match è stato girato e coreografato attraverso stili ben precisi, così da suscitare in chi guarda emozioni sempre diverse. Attraverso un uso della macchina da presa che avvolge i protagonisti e si avvicina e si allontana dai personaggi a seconda del senso narrativo, attraverso l’uso di movimenti veloci o lenti, il ricorso ricorrente al flashback e ai dolorosi ricordi di Rocco, si fa evidente il contrasto tra il passato e la realtà presente e si racconta la storia di un uomo sconfitto dalla vita che cerca in tutti i modi di ricollocarsi nella società.
Secondo quanto raccontato dal regista, nell’ultimo incontro si vede il vero campione europeo dei pesi medio-massimi Sergey Demchenko. Il pugile ha partecipato con entusiasmo al film, mettendosi a completa disposizione della produzione e ha incassato tutti i pugni, non sempre leggeri, di Adriano Giannini.
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