Per la serie “Le Iene presentano”, il 28 dicembre in prima serata la ricostruzione della notte in cui perse la vita Gianmarco Pozzi

È dedicato al giovane Gianmarco Pozzi e alla tragica vicenda della sua morte, su cui sembra non si sia ancora fatta luce, lo speciale de Le Iene “Il giallo di Ponza”, in onda martedì 28 dicembre, in prima serata su Italia1. Con contenuti inediti, interviste, testimonianze e immagini, lo speciale – condotto da Giulio Golia e scritto da Francesca Di Stefano – tenterà di ricostruire quanto successo la notte del 9 agosto del 2020, giorno in cui il ragazzo perse la vita.
Gianmarco, che era anche un campione di kick boxing, lavorava nei mesi estivi come addetto alla sicurezza in alcuni locali. Quella notte venne trovato cadavere alla fine di un terrazzamento, dopo un volo di tre metri. Una disgrazia che all’inizio sembrava essere stata un incidente, ma che poi, con il passare dei giorni, ha assunto contorni molto diversi, e sempre più inquietanti.
Nello speciale si proverà a ricostruire i fatti, ripercorrendo quanto sarebbe accaduto, attraverso testimonianze esclusive e inedite su presunti giri di droga e presunti debiti che sarebbero maturati in ambienti particolari. Si sentiranno tutte le registrazioni girate sul posto il giorno dopo l’accaduto e realizzate da una delle sorelle della vittima con lo scopo di aiutare le indagini.
Spazio, inoltre, alle dichiarazioni del professor Vittorio Fineschi, ordinario di Medicina legale alla Sapienza (noto alle cronache per essere stato il consulente della famiglia Cucchi, ndr.), che, pochi mesi dopo la vicenda, consegnò alla Procura di Cassino un supplemento di 33 pagine alla sua prima relazione che indagava per omicidio e non per “morte accidentale”, affermando: «Chiudere il caso dicendo che è caduto in preda a un delirio da cocaina? Non c’è evidenza scientifica. Le indagini tossicologiche che ci dimostrano il tasso di cocaina, non ci possono indurre a dire che lui si è messo a correre scompostamente in un campo fino ad arrivare al muretto e precipitare di sotto. Dobbiamo ipotizzare che corresse, che è caduto, che si è arrotolato in questo campo, che poi si è rialzato, è andato ad impattare. Puoi capire che diventa una cinematica un pochino troppo cinematografica».
In onda, infine, sia la lunga intervista fatta ad Alessio, il compagno di stanza e testimone degli ultimi istanti di vita di Gianmarco, che quelle realizzate a tutti i suoi amici e coinquilini dell’abitazione di Ponza, le cui versioni non sembrano coincidere del tutto.