La sintonia che si era stabilita sul set cinematografico alimentò per anni il gossip su una storia d’amore. Il docufilm, in onda su Rai 5 il 16 settembre alle 23.05, scandaglia il loro rapporto, con le testimonianze di chi li conosceva bene
Dopo quasi cinquant'anni, si fantastica ancora su un improbabile epilogo rosa per il rapporto che legò Pier Paolo Pasolini a Maria Callas all'epoca delle riprese del film Medea.
Fu amore o amicizia, si invaghì solo lei di lui o anche lui di lei? Non si saprà mai e non si capisce neanche perché si dovrebbe saperlo, ieri come oggi. Tant'è, si tratta di due personaggi pubblici e si continua a ricamare su quel sentimento che rifugge da ogni definizione e schema, basato probabilmente sull'affetto, sulla stima e l’ammirazione reciproca, su una profonda sintonia umana e intellettuale.
Su quel rapporto ritorna il docufilm L’isola di Medea scritto e diretto da Sergio Naitza, in onda sabato 16 settembre su Rai 5 alle 23.05.
E’ ambientato a Grado, la città friulana dove nel 1969 Pasolini scelse di girare la pellicola sulla storia di Medea, la maga della tragedia scritta da Euripide. Si ascolteranno le testimonianze di persone che lavorarono sul set o che erano amici di entrambi, come Dacia Maraini e Ninetto Davoli.
Lo storico del cinema Roberto Chiesi intervistato nel documentario ne è convinto: "Il loro rapporto venne fagocitato dai giornali, dai rotocalchi, dalle televisioni”.