“La Mala. Banditi a Milano”: nuova docu-serie per Sky

Il racconto di una città criminale tra il 1970 e il 1984 su Sky Documentaries

La rapina alla Banca di Piazza Insubria  Credit: © AgenziaFotogramma
17 Aprile 2022 alle 12:22

Saranno disponibili da domenica 17 aprile alle 19.10 su Sky Documentaries (e anche in streaming su Now) tutti gli episodi di “La Mala. Banditi a Milano”, nuova docu-serie Sky Original prodotta scritta da Salvatore Garzillo, Chiara Battistini e Paolo Bernardelli e diretta da Chiara Battistini e Paolo Bernardelli.

I cinque episodi della serie raccontano la cupa e difficile Milano degli anni ’70 e dei primi anni ’80, periodo in cui sparatorie, rapimenti, attentati e regolamenti di conti erano all’ordine del giorno, in un territorio su cui si muovevano banditi, forze dell’ordine e cronisti d’assalto.

Tutti testimoni che nella serie raccontano la loro vita e le vicende di cui sono stati protagonisti, tentando di far luce sul lato oscuro della città. Nomi e soprannomi sono ben noti: Francis “faccia d’angelo” Turatello, Renato “il bel René” Vallanzasca, Angelo “il Tebano” Epaminonda.

Un puzzle di angoli bui e luci accecanti che sarà ricomposto nella serie dalla voce di Osvaldo Monopoli, Tino Stefanini e Renato Vallanzasca, gli ultimi tre superstiti della “Banda della Comasina”, protagonista indiscussa di una cronaca diventata storia, qui per la prima volta riuniti nel racconto in prima persona di quegli anni.

Nella serie anche le testimonianze di forze dell’ordine e magistrati: il capo della Squadra Mobile Achille Serra, i giudici Alberto Nobili (attuale capo della procura Antiterrorismo), Giuliano Turone (l’uomo che scoprì la P2), Piercamillo Davigo (il protagonista della stagione di Mani Pulite) e investigatori come Antonio Scorpaniti (una vita intera alla questura milanese).

E ci sono poi i giornalisti come Marinella Rossi e Umberto Gay, fotografi come Domenico Carulli e personaggi ambigui, come un misterioso proprietario di night club con amicizie di peso, e uno scienziato del riciclaggio diventato poi collaboratore di giustizia.

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