Le nuove Veline di «Striscia la notizia»: Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva

Vi presentiamo in esclusiva le showgirl del tg satirico di Canale 5. «Qual è la nostra forza? Non ci attapiriamo»

11 Settembre 2017 alle 16:32

Luci. Parte lo «stacchetto».
Signore e signori: «Le Veline!».
Anzi, le nuove Veline. E Sorrisi le ha incontrate prima di tutti.
Ecco come è andata.

Chi è Shaila Gatta, nuova velina mora

Chi è Mikaela Neaze Silva, la nuova velina bionda

Siamo negli scintillanti studi di registrazione di «Striscia la notizia» a Cologno Monzese (Milano) e Mikaela (la bionda) e Shaila (la mora) muovono i primi passi (di danza) sul bancone trasparente del tg più folle della tv. In un momento di pausa delle prove iniziamo la nostra chiacchierata.
Non sappiamo ancora nulla di voi. Raccontatevi.
Shaila: «Ho 21 anni, sono nata a Secondigliano, un quartiere di Napoli, dove ho fatto le scuole. La mia passione è sempre stata la danza e a 16 anni mi ha spinto a trasferirmi a Roma dove ho studiato danza moderna. E dove ho fatto le mie prime esperienze televisive, come “Amici” e “Ciao Darwin”».
Mikaela: «La mia storia è un po’ più lunga e complicata».
Tu comincia, semmai ti fermiamo.
Mikaela: «Ho 23 anni e sono nata a Mosca. Perché lì mio papà, che è dell’Angola, e mia mamma, che è afghana, si sono conosciuti mentre studiavano medicina. Sono tornata a vivere in Angola fino a sei anni e poi ci siamo trasferiti a Genova dove ho vissuto e studiato danza. In tv sono già stata a “Zelig Circus” e “Dance Dance Dance”. Poi sono partita per una tournée in Cina e...».
Ok, ok, per adesso basta così! Shaila, perché ti chiami... Shaila?
Shaila: «È un nome particolare (vedi box sotto) e l’ha scelto mia sorella maggiore perché le piaceva tantissimo una ragazza di “Non è la Rai” che si chiamava così (Shaila Risolo, ndr)».
Evidentemente la tv era nel tuo destino. A proposito, a parte «Striscia la notizia», cosa vi piace guardare in televisione?
Shaila: «“C’è posta per te”».
Mikaela: «Sì, anch’io! La guardo sempre con mia mamma e mia sorella».

A quale velina del passato vi ispirate?
Shaila: «A me piace molto Federica Nargi».
Mikaela: «Io adoro Giorgia Palmas».
Siete fidanzate?
In coro: «Sì!».
Siete amiche anche fuori dal lavoro?
Mikaela: «Sì, molto. Ieri sera siamo andate a mangiare il sushi insieme».
Shaila: «E poi siamo anche vicine di casa. Quando finisco il sale, Mikaela me lo presta (ride)».
Qual è la parte più divertente e quella un po’ più noiosa del vostro nuovo lavoro?
Shaila: «La parte più bella è ballare. E la parte più noiosa è...».
Mikaela: «...ballare troppo. Quando bisogna imparare decine di coreografie insieme mi scoppia la testa».
Qual è la raccomandazione che Antonio Ricci vi fa più spesso?
Shaila: «Lo abbiamo sentito proprio ieri sera e ci ha detto...».
Mikaela: «...siate sempre voi stesse!».
C’è stata una volta in cui vi sareste davvero meritate un Tapiro?
Shaila: «Appena arrivata qui, mi hanno presentato tutte le persone della produzione, e subito dopo ho iniziato a rivolgermi a loro cercando di ricordarmi i nomi, ma non ne ho azzeccato neanche uno: un disastro!».
Mikaela: «Stavo ballando in un programma e inavvertitamente mi sono data una ginocchiata sul naso. Ho provato a proseguire facendo finta di niente, ma poi il naso ha iniziato a sanguinare tantissimo e ho dovuto defilarmi».
Direi che su questo possiamo chiudere. Anzi no, ci sarebbe ancora una cosa. Da sempre Sorrisi segue «Striscia la notizia» e per diventare ufficialmente Veline dovete prima passare il nostro esame di «Storia di Striscia». Pronte? Vale suggerire!
Con quale coppia di conduttori cominciò Striscia nel 1988?
Mikaela: «Ezio Greggio e...».
Shaila: «...Gianfranco D’Angelo».
Molto bene. Inizialmente quante erano le veline?
In coro: «Quattro!»
Brave! Ultima: il nome di uno dei primi cani di «Striscia» che è rimasto nel cuore degli spettatori.
Shaila: «Questa è difficile...».
Mikaela: «Un aiutino, dai!».
Ricorda il nome di un famoso ex direttore del Tg4...
In coro: «Emilio Fido!».
Esame di Sorrisi superato: ora siete ufficialmente le nuove Veline!

Shaila

● Cognome: Gatta
● Età: 21 anni
● Nata a: Napoli
● Il piatto che cucina meglio: pasta con salmone fresco, olive e zucchine

Mikaela

● Cognome: Neaze Silva
● Età: 23 anni
● Nata a: Mosca
● Il piatto che cucina meglio: cous cous senegalese di carne e verdure

i loro nomi: bizzarri o... normalissimi

Avrebbero potuto chiamarsi Cecilia e Michela, ma non saremmo stati nel 2017, in tempi cioè di mescolanze di popoli, culture, lingue e ovviamente nomi. Del resto, a ben vedere, non si tratta di nomi così strani, anche se le grafie sono piuttosto rare. Shaila è uno dei 14 modi in cui le anagrafi italiane hanno registrato il nome d’origine irlandese Sile che è un diminutivo di Cecile, dunque Cecilia. Il più noto è Sheila, massimo successo in America negli Anni 50 e 60, pronuncia inglese «Scila». Del resto Cecilia, che nella forma originaria etrusca ha un significato misterioso e in latino è stato accostato (erroneamente) a «caecus» (cieco), si accorcia in Silke in tedesco, Silja o Silje in Svezia, Norvegia e Danimarca, Cilka in Slovenia…

In Italia nel XX secolo si sono contate più di 1.000 Sheila, 111 Seila, 67 Scheila, 53 Scila, 41 Shila e 24 Shaila, di cui oltre la metà nate nel 1994 (la nostra Gatta è del 1996); altro anno record il 2015, con 12 bimbe così chiamate. Mikaela è un nome internazionale, d’origine ebraica; vuol dire «chi è (grande, potente) come Dio?». In Italia è tutt’altro che un caso isolato. A parte le 8 mila Micaela e le 2 mila Michaela (contro 120 mila Michela) del ’900, le Mikaela all’anagrafe sono state 200, e nel XXI secolo crescono al ritmo di 15-20 l’anno; alcune sono figlie di genitori stranieri immigrati, ma Mikaela è una forma tipicamente scandinava, che in Russia, dove la neovelina è nata, si scrive Mikayla.

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