Le previsioni meteo della primavera secondo i meteorologi della tv
Le mezze stagioni non esistono più! Dopo il grande freddo quattro noti meteorologi della tv ci spiegano le bizzarrie del tempo. «Il riscaldamento globale ha cambiato tutto» dicono gli esperti
Le mezze stagioni non esistono più! Dopo il grande freddo quattro noti meteorologi della tv ci spiegano le bizzarrie del tempo. «Il riscaldamento globale ha cambiato tutto» dicono gli esperti. «Ora la norma sono le ondate di calore e di gelo, gli sbalzi di temperatura, la siccità e le alluvioni lampo. E per questa primavera...»
Sono i proverbi a dirci come cambia il meteo
Molti segnali affidabili per fare le previsioni «in casa» sono nei detti popolari: lo confermano gli intervistati.
• Se la luna ha l’alone... «Significa che c’è aria umida e potrebbe piovere», conferma Paolo Sottocorona. • Rosso di sera bel tempo si spera «Ha un fondo di verità, soprattutto sul versante tirrenico» spiega Giuliacci. «Il sole tramonta a ovest, da dove arrivano la maggior parte delle perturbazioni. Quindi se è rosso, vuol dire che l’aria è piena di goccioline della perturbazione che sta andando via». • Se la montagna ha il cappello... «Il cielo si coprirà: il tempo peggiora» approva Sottocorona. • Cielo a pecorelle, pioggia a catinelle Secondo Giuliacci è vero: «Quelle nuvole compaiono quando si avvicina una perturbazione: 36/48 ore dopo cadrà la pioggia». • Ahi, ho mal di ossa... «Se si avvicina una perturbazione cala la pressione e aumenta l’umidità. I liquidi ristagnano, i tessuti si dilatano, premono sui nervi e si sentono i reumatismi. Mal di testa? Colpa degli ioni creati dall’aria elettrica dei temporali» spiega Giuliacci.
Mediaset, Andrea Giuliacci: «Con mio padre faccio certe discussioni…»
«L’inverno in Italia sta cambiando: è più mite e con meno neve, ma con ondate di gelo intense, come quella appena passata» spiega Andrea Giuliacci, meteorologo di Mediaset.
Sappiamo già come sarà la primavera? «Difficile dirlo. Probabilmente, almeno fino alla prima parte, ci saranno periodi piuttosto freschi. Come spesso accade, già a maggio ci toccheranno i primi assaggi di caldo estivo, perché è una tendenza degli ultimi decenni. Ma le previsioni stagionali vanno prese con le pinze».
C’è competizione tra colleghi? «La base da cui si parte per fare le previsioni è la stessa per tutti. È nei dettagli che si vede la differenza. Più passa il tempo, più aumenta l’esperienza e diminuisce il margine di errore. È difficile che uno preveda sole e l’altro pioggia, però ci sono delle differenze tra noi e ci guardiamo a vicenda anche solo per confrontarci. A casa con papà (il colonnello Mario Giuliacci, ndr) facciamo certe discussioni…».
Ha mai sbagliato clamorosamente le previsioni? «Ogni tanto sbaglio anch’io: la meteorologia è una scienza, ma contempla l’errore umano. All’inizio della professione ero in auto per andare al lavoro e in radio sento la mia voce, registrata la sera prima, che prevedeva sole. Mentre fuori diluviava. Volevo nascondermi! Oggi il problema è che si esagerano i toni: bisogna essere sobri per rispetto di chi ci ascolta».
Rai, Guido Guidi: «Le previsioni "lunghe" per me funzionano poco»
«Le ondate di gelo sono eventi poco frequenti ma non anomali. Capita in alcuni inverni che ci siano modifiche importanti alla circolazione atmosferica che innescano ondate di freddo così importanti. L’Italia è esposta all’aria che viene dall’Atlantico, ma se per qualche ragione la circolazione si modifica e viaggia dall’entroterra dell’Europa verso l’Atlantico, cioè al contrario, finiamo con l’essere esposti all’aria siberiana» spiega il tenente colonnello dell’Aeronautica militare Guido Guidi, collaboratore Rai per le previsioni del tempo.
È normale passare in poche ore da temperature sotto zero a primaverili? «Anche questo fenomeno è legato alla modifica della circolazione. Nel momento in cui termina, le temperature tornano normali».
Può dirci come sarà il tempo nelle prossime settimane? «In realtà è difficile prevederlo, se non impossibile. Le previsioni di lungo periodo non sono attendibili. Potrebbe esserci ancora freddo, ma non è confermato».
Da piccolo sognava di fare questo mestiere? «Sì, già da adolescente mi interessavo alla materia, mi piaceva dal punto di vista scientifico. Ma non avrei potuto farlo senza entrare nell’Aeronautica, che ai miei tempi era l’unico modo per diventare meteorologo».
Sky, Claudia Adamo: «L’alta pressione è noiosissima»
«L’ondata di freddo che ci siamo lasciati alle spalle è stata un evento anomalo, soprattutto per come si è sviluppato» spiega la meteorologa di Sky Claudia Adamo. «Non è stata la classica ondata di freddo dall’Est, ma è stata causata dal riscaldamento improvviso della stratosfera al Polo Nord. Così il freddo confinato lassù è riuscito a scendere sull’Europa e sugli Usa».
Come sarà il clima la prossima primavera? «I modelli che studiano le tendenze stagionali sono diversi da quelli che si usano per le previsioni. Marzo dovrebbe essere leggermente più caldo (al massimo 2 gradi in più rispetto alle medie al Centro e in Sicilia) e un po’ più piovoso. Il resto della primavera non dovrebbe avere particolari anomalie».
Non esistono più le mezze stagioni? «A causa del riscaldamento globale del pianeta il clima sta cambiando. Dobbiamo abituarci al fatto che avremo sempre più eventi estremi con inverni molto secchi e ondate di gelo ed estati con ondate di calore e la progressiva desertificazione del nostro territorio, che non immagazzinando acqua non è più produttivo. Abbiamo sempre più alluvioni lampo in autunno e da poco è stata registrata la nascita di particolari uragani sul Mediterraneo, strutture potenti con venti fortissimi».
Quali sono gli aspetti negativi del suo mestiere? «Quando c’è alta pressione e quindi il bel tempo dura magari per dieci giorni di fila ti annoi tantissimo. Non sai più cosa dire!».
La7, Paolo Sottocorona: «Il nostro è un servizio, mica uno show»
«Il freddo dei giorni scorsi è il risultato dei cambiamenti climatici che provocano una maggiore irregolarità del clima. Aumentano così gli eventi estremi, come i picchi di caldo e di freddo, la siccità e le alluvioni» spiega Paolo Sottocorona, storico meteorologo di La7.
Che primavera ci aspetta? «Nonostante quello che si sente dire in giro una previsione vera e attendibile non va oltre i sette giorni. Tutto ciò che viene predetto sul lungo periodo non è affidabile. Non possiamo programmare le prossime vacanze estive, rassegniamoci».
Ha mai paura di sbagliare? «Mi dà fastidio quando vengono date informazioni false, non quando le previsioni si rivelano errate. Certe sparate si fanno solo per motivi mediatici, ma è una truffa. Ci sono gli estremi di una denuncia per procurato allarme. Il meteo è un servizio, non spettacolo».
Quali sono gli aspetti negativi del suo mestiere? «Da 15 anni mi sveglio ogni mattina alle 5 per arrivare a La7 verso le 6. A pranzo ho finito, ma dormendo cinque ore a notte resto uno zombie per tutto il giorno! Dovrei essere in pensione da un bel po’, ma finché ho l’affetto della gente continuo a fare questo mestiere che amo tanto».