Gloria Guida ancora alla conduzione del programma di Rai 3

Ritornano su Rai3 in prima serata, da domenica 20 gennaio, Gloria Guida e Le Ragazze, il programma in cui donne di diverse generazioni raccontano la propria vita offrendo un quadro ampio e potente di cosa vuole dire essere donna: storie comuni eppure straordinarie, che possono riguardare volti noti o sconosciuti, e che in ogni caso colpiscono per la loro esemplarità. L’apertura è affidata a una “Ragazza degli anni ’40”, la chiusura a una giovane del Nuovo Millennio. Nel mezzo, due coppie di epoche diverse che si raccontano in parallelo.
A inaugurare la nuova edizione sarà Silva Manicardi, che a soli 14 anni inizia a lavorare come mondina nelle risaie di Vercelli. Le mondine erano lavoratrici stagionali, costrette a stare per giorni e giorni con le gambe immerse nell’acqua fino alle ginocchia, a piedi nudi e con la schiena curva. Sono state le prime donne a ribellarsi e a organizzare scioperi per ottenere condizioni di lavoro più umane. Quella di Silva è una storia di fatica e orgoglio, sacrifici e dignità.
Dopo di lei due Ragazze degli anni ’50: la grande attrice Piera Degli Esposti e la panettiera Antonietta Voci. Due donne dell’incredibile tenacia che negli stessi anni crescono in contesti familiari e sociali molto diversi. Entrambe ottengono quello che vogliono, nonostante le difficoltà che dovranno affrontare.
Seguono due protagoniste degli anni ’70. Si tratta di Caterina Piretti, in arte Katiuscia, icona dei fotoromanzi degli anni ’70: travolta dal successo a soli 15 anni, conoscerà l’inferno dell’eroina ma riuscirà a tornare indietro. L’altra “Ragazza degli anni ’70” è Mirella Parachini, ginecologa e compagna di Marco Pannella dal 1974: accanto a lui ha vissuto le lotte più importanti per i diritti civili.
Chiuderà la puntata, infine, una “ragazza del Nuovo Millennio”: ha solo 20 anni, si chiama Enrica Tinelli e ha rischiato di cadere in un abisso, dopo le molestie subite durante l’infanzia e dopo essere diventata anoressica e bulimica. Oggi ha ritrovato la serenità.