Le Veline (Ludovica Frasca e Irene Cioni): «Obiettivo 1000 puntate»

La bionda e la mora puntano al record di presenze a «Striscia la notizia», intanto stanno per superare la mitica coppia Canalis-Corvaglia. E svelano un segreto...

Ludovica Frasca e Irene Cioni
7 Ottobre 2016 alle 12:46

La bellezza di Ludovica Frasca e Irene Cioni toglie il fiato. Un bel problema, se le devi intervistare di persona. Mi accolgono nel loro camerino, a un passo dallo studio di «Striscia la notizia» dove stasera si esibiranno davanti ai «soliti» cinque o sei milioni di spettatori. Faccio un respiro profondo e riesco in qualche modo ad esalare la prima domanda. Poi sarà tutto più facile.

Di nuovo a «Striscia» per la quarta stagione di fila. Che effetto vi fa?
Ludovica: «Bello, siamo eccitate ma ci sentiamo anche più sicure, cresciute. È come tornare a scuola».
O all'università... in questo caso, dopo tre anni ormai sareste Veline laureate.
Irene: «Sì? Allora facciamone altri due, vogliamo prendere anche un Master!»
L: «Siamo a 655 puntate, speriamo di battere il record di 883 presenze di Costanza Caracciolo e Federica Nargi con almeno una puntata in più. Oppure arrivare a 1000, così facciamo cifra tonda».
Quando eravate bambine chi c'era a ballare in tv?
I: «Io ricordo Melissa Satta. Mai avrei creduto che un giorno avrei preso il suo posto».
Siete arrivate insieme, vero?
L: «Sì.  Eravamo nello stesso gruppetto di otto ragazze ai provini delle bionde».
Come? Scusi Ludovica, lei è la Velina Mora e ha fatto il provino delle Bionde? Ma è legale?
L: «Si, si può, e poi io ho gli occhi chiari, sarei andata bene anche come Bionda. Ma siamo piaciute entrambe e allora ho deciso di fare la Mora».
Ora però Ludovica sta per infrangere un'altra regola. A condurre ci sarà presto il suo fidanzato Luca Bizzarri (con Paolo Kessisoglu). E Antonio Ricci dice che tra conduttori e Veline è vietato fidanzarsi. Come la mettiamo?
L: «Che il mio caso fa eccezione perché io e Luca eravamo già fidanzati prima che lui fosse scelto. E la regola non può avere effetti retroattivi.  Visto? Non mi batte, mio papà è avvocato del lavoro».
Però si rischia comunque di assistere a favoritismi di Luca?
I: «E io allora chiederò a Paolo di coccolare me e trattarmi meglio di lei».
Qual è la ricetta dello «stacchetto» perfetto?
I: «È fatto di tante cose. Intanto le bellissime coreografie di Manuela Bertolo. E poi la musica giusta, i costumi, persino le luci sono fondamentali».
Lo siete prima di tutto voi due, che vi giocate tutto in 30 secondi e in diretta. Non sentite la tensione?
L: «Il segreto è prepararsi bene e poi? ?fuori tutto!?».
I: «Io dico ?Gate gate?, frase che ho preso dallo yoga. Quando balli non devi pensare ma solo scatenarti».
Vasco canta: «Sei tu che quando balli così / mi vuoi far morire!». E voi ci pensate mai all'effetto dei vostri «stacchetti» sui poveri spettatori?
L: «Oh no, io sono troppo babba (ingenua, ndr.), non penso di poter generare questo tipo di conseguenze? mediche!».
Chiedete mai consigli a Ricci?
L: «Lui dice sempre ?Se c'è qualche problema ditemelo eh?, ma noi non osiamo. E poi sarebbe inutile perché tanto lui sa sempre tutto prima».
I: «Secondo me ci sta ascoltando anche in questo momento, con i superpoteri».
Esagerate?
L: «No! Pensi che qualche giorno fa mi hanno tolto il dente del giudizio, ma io qui non avevo informato nessuno. Eppure appena l'ho incrociato mi ha detto: ?Come va il dente? E il giudizio??. Pazzesco».
Ma alla fine chi è che comanda tra voi due?
L: «Nessuna. Abbiamo entrambe un bel ?caratterino? indomabile e siamo molto diverse».
I: «Io la sera voglio uscire, divertirmi, vedere le amiche. Lei è molto più ?pantofolaia?. Sta sempre lì abbracciata al suo bel Luca».
La vostra giornata tipo?
I: «Arriviamo alle 10-10.30. Poi prova costume e studio delle coreografie. Alle 16.30 il primo trucco, alle 18.30 un ritocco, alle 20.40 in onda. E appena è possibile palestra. Per ballare ci vogliono ottimi addominali».
Volete dire che avete una palestra tutta per voi?
L. «No, è quella aziendale. Però quando ci alleniamo noi la chiudono e tirano giù tutte le tende, se no si riempie di curiosi. Chissà perché?».

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