Lorella Cuccarini: «Lontano dalla tv posso essere malvagia»

Si vede poco in onda, ma lavora tanto in teatro e al cinema. «Spesso ho ruoli da cattiva. La televisione? Tornerò se...»

Lorella Cuccarini è sposata dal 1991 con il produttore musicale e televisivo Silvio Testi: hanno quattro figli
30 Novembre 2017 alle 11:54

Lorella Cuccarini ultimamente non si vede molto in televisione. Avrà finalmente messo la testa a posto, viene da pensare. In fondo nella sua carriera ha coronato ogni sogno e ha quattro figli ormai grandicelli (23 anni Sara, la maggiore, 21 anni Giovanni, 17 anni i gemelli Chiara e Giorgio): ci sta che si stia finalmente godendo la vita. Macché. Quest’intervista si svolge in viaggio tra Roma e Senigallia, dove Lorella è attesa per il musical «La Regina di ghiaccio». Solo tre giorni fa era a Palermo per l’ultima data della commedia «Non mi hai più detto ti amo» (la tournée riprenderà a marzo), dove sul palcoscenico ha ritrovato Giampiero Ingrassia a 20 anni dal loro «Grease».

«il segreto è la passione per ciò che faccio»

Lorella, sta macinando chilometri su chilometri. Ma come fa?
«Sembrerà una risposta scontata, ma il segreto è la passione per ciò che faccio. Ho la fortuna di essere riuscita trasformare ciò che ho sempre amato nel mio mestiere: è la chiave per superare anche i momenti di difficoltà o di stanchezza, che inevitabilmente prima o poi arrivano».

La passione, certo. Ma dica la verità, anche per consolare milioni di persone come me: per un fisico come il suo ci vogliono sacrifici.
«Certo! Ci vuole disciplina nel prendersi cura di sé. Questo vuol dire fare delle rinunce a tavola, quindi mangiare in modo sano e dormire almeno 7 o 8 ore. Solo così riesco a mantenere la lucidità mentale giusta e a curare la mia voce. E se si ama quello che si fa, allora i sacrifici pesano meno».

Dovrà occuparsi di continuo anche di un’altra cosa noiosissima per i più: fare le valigie. Qual è la prima cosa che ci mette dentro?
«I cambi degli indumenti per la sala prove, il computer e il copione, che è fondamentale: se me lo scordo mi prende un colpo. Lì dentro ci sono gli appunti, le sottolineature, le cancellature… c’è la mia storia professionale.Per il resto sono abituata a fare valigie essenziali, anche perché cerco sempre di tornare ogni settimana a casa».

Quando esce di casa per partire qual è la raccomandazione che fa a figli e marito?
«Mi viene da ridere perché ormai i ragazzi sono grandi ma ancora oggi prima di chiudermi la porta alle spalle dico: “Fate i bravi!”. Chissà perché ma ho come l’impressione che quando il gatto non c’è i topi ballino. Ma anche se sono lontana li tengo sotto osservazione lo stesso…» (ride).

Per rimanere in tema «vita impegnata», il 6 dicembre esce al cinema «My little pony – Il film» dove presta la voce a un nuovo personaggio, Tempest Shadow.
«Mi sto specializzando nei ruoli da cattiva: dopo la strega Gothel di “Rapunzel” e la malvagia Regina di ghiaccio, ora arriva questo meraviglioso ruolo che è cattivello. Ma tutti questi personaggi cattivi lo diventano a causa di qualcosa che li ha feriti. In “My little pony – Il film” il mio personaggio nella versione originale ha la voce di Emily Blunt. E fra l’altro canto “Open up your eyes”, un pezzo bellissimo che sembra quello di un grande musical. E poi “Little pony” è un cartone animato degli Anni 80 che ha attraversato più generazioni. Per esempio, tutte e due le mie figlie lo guardavano da piccole».

E lei quali cartoni animati guardava?
«Ricordo i classici della Disney come “Biancaneve e i sette nani”, “Cenerentola”, “La bella addormentata” al cinema. In tv, ma ero già più grandicella, ricordo i Puffi e Heidi».

Fa spesso cose rivolte ai bambini, che la adorano.
«Le ho sempre fatte. A suo tempo li conquistai con “Paperissima”… Certo, ora quei bambini hanno 20 anni. Le nuove generazioni invece mi conoscono grazie al teatro. E mi sorprende quando, dopo lo spettacolo di “Rapunzel”, le bambine venivano ad abbracciare affettuosamente Gothel che in fondo era una strega… Invece in “La Regina di ghiaccio” anche i maschietti sono coinvolti, soprattutto per l’aspetto più “dark” delle scimitarre che la regina maneggia».

La vediamo sempre meno in televisione. Non le manca?
«Certo che mi manca, ma mi manca la tv che ho sempre fatto e che mi piace. Non tornerei in televisione solo per esserci e per apparire, ma con programma nuovo e originale, a tutto campo, che fosse nelle mie corde. Come è stato lo scorso anno con “Nemicamatissima”».

A proposito, ha più sentito Heather Parisi?
«No».

Ha delle amiche tra le colleghe?
«Ho delle belle amicizie con Antonella Clerici e con Paola Perego. Le vedo anche fuori dall’ambiente: stiamo bene, parliamo di tante cose. Le amiche di una vita, quelle dell’infanzia, però sono altre, sono quelle con cui ho condiviso tanti anni di vita. Nel bene e nel male».

Da spettatrice cosa le è piaciuto di recente in tv?
«A parte “Stasera casa Mika”, che per altro era una seconda edizione, di nuove proposte non ne vedo. Sono quasi tutti programmi già rodati da anni, oppure ci sono i reality che però fanno parte di un genere che non mi appassiona. Mi piacciono le serie tv. Ultimamente ho visto “Suburra” e “Designated survivor” con Kiefer Sutherland, che è un attore che mi piace moltissimo. Amo i telefilm d’azione e i thriller politici».

Lorella, in che momento della sua vita si trova?
«Sono felice e appagata. Mi trovo nel momento della vita in cui non hai la frenesia di fare tutto, ma riesci a scegliere, a selezionare quello che ti piace di più. Un po’ come a tavola: quando hai 20 anni mangi per la foga, poi preferisci degustare piuttosto che... divorare».

Starà anche facendo ruoli da cattiva, ma rimane pur sempre «la più amata dagli italiani». Ma lei si arrabbia mai?
«Sì. Davanti alla maleducazione, all’arroganza e all’abuso di potere».

E com’è la Lorella arrabbiata?
«Alzo anche la voce, se serve, ma come per tutte le persone miti è difficile che accada. Nel momento in cui succede chi mi circonda rimane molto colpito, perché non è abituato. Quindi,  tutto sommato, è molto meglio che non succeda».

Nel suo prossimo futuro di sicuro c’è solo il teatro?
«Io dico sempre che nella vita non si può mai sapere. Intanto però mi aspettano circa 150 repliche in giro per l’Italia. E non è mica poco…».

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