Luca Sardella: «Dopo il gelo, curate così le vostre piante»
Il conduttore di «Parola di pollice verde» ci spiega come salvare gli arbusti «assiderati» e prepararci alla bella stagione. «Seguite i miei consigli e diventerete anche voi degli esperti di giardinaggio»
Luca Sardella è laureato in Agraria ed è un grande esperto di piante e fiori
Nei giorni scorsi ghiaccio, neve, temperature in picchiata e il famigerato vento siberiano Burian hanno flagellato l’Italia. Un’ondata di maltempo che ha lasciato diversi strascichi nei nostri giardini perché le piante stavano già buttando fuori i primi germogli. Per scoprire se hanno subito gravi danni e come possiamo rimediare ci siamo rivolti a Luca Sardella, conduttore di «Parola di pollice verde» e della rubrica «Speranza verde» all’interno di «Striscia la notizia». Sardella ci ha spiegato inoltre come preparare i nostri giardini e balconi all’arrivo della bella stagione. Ricordandoci di avere cura anche delle piante in casa: «Per ossigenare l’ambiente, l’ideale è averne una ogni dieci metri quadrati. Vanno tenute lontane dai termosifoni, dalla tv che le fa ingiallire e dalle vibrazioni del frigo. Affinché restino belle, mettetele insieme: creano un microclima ideale, si fanno compagnia e comunicano tra loro. Da sole muoiono».
Per RIMEDIARE ai DANNI del freddo
La gelata ha conseguenze serie se dura almeno tre ore e la temperatura scende sotto i meno 4 gradi. La cosa da fare, potendo agire per tempo, è salvaguardare le radici, perché se gelano la pianta muore. Quindi mettete dei pezzi di cartone, paglia o segatura alla base in modo che isolino il terreno. Se la pianta ha già foglie e boccioli va coperta con un tessuto-non tessuto. Altrimenti si può usare un telo di plastica trasparente. Se la gelata è arrivata improvvisa, tagliate le parti danneggiate: scorticate i rami a partire dall’alto fin dove termina la parte scura. Quando inizia il verde, lì si fa un taglio orizzontale netto. La parte gelata va potata perché se la linfa non arriva fino in cima la pianta rimane mezza morta. La neve non va mai tolta perché protegge le foglie e i boccioli mantenendo la temperatura sopra lo zero. Non annaffiate quando fa molto freddo: l’acqua va nel sottosuolo ghiacciato che non la assorbe e gelando spappola tutto.
primi tagli in giardino
A metà marzo, potiamo drasticamente tutte le piante. Più tagliamo, migliore sarà la fioritura nella bella stagione. Cominciamo dalle siepi. Se le potiamo adesso, in primavera butteranno fuori molti germogli che poi basterà pareggiare. I bulbi andavano piantati prima perché dovevano passare il freddo sotto terra. Se li mettiamo ora, godremo dei loro fiori tra giugno e luglio. Piantate le rose entro fine marzo: togliete la pianta dal vaso, spuntate le radici e mettetela in una fossa. Annaffiatela e potatela riducendola della metà. Quando iniziano a spuntare le prime erbacce, raccoglietele, mettetele in un bidone con dell’acqua e ogni sera giratele per cinque minuti. Lasciatele a mollo dieci giorni. Poi mettete un cucchiaino di aceto, filtrate il tutto e spargetelo sul terreno nudo. Questa soluzione omeopatica non farà più crescere le erbacce che avete usato.
Se vogliamo un balcone pieno di vita
Appena il tempo migliora, e comunque entro la fine di marzo, portate i vasi di gerani fuori in terrazza. Non esagerate con le irrigazioni. Per capire se il terreno ha il giusto grado di umidità, immergete il dito nella terra: deve rimanere semi-sporco ma non inzuppato. Per irrigare vi consiglio di provare con questa soluzione: un chilo di ortiche e un litro di acqua. Fate macerare per due settimane. Aggiungete un cucchiaino di aceto e filtrate. Se versiamo questa soluzione sul terreno, funziona da concime. Se invece la spruzziamo sulla pianta con una pompetta, previene l’arrivo di tutti quegli insetti che faranno capolino dai primi di aprile. Per rinvigorire le acidofile (azalee e rododendri), possiamo dare loro i fondi del caffè o delle cialde. Un altro modo per debellare gli insetti consiste nel fare un infuso con un litro di acqua, due gocce di alcol, un pizzico di peperoncino e sette spicchi di aglio. Lasciate macerare per sette giorni. Poi filtrate. Usate 10 centilitri di questa soluzione per ogni litro di acqua da vaporizzare sulle piante.
facciamo l’orto in casa
Se volete coltivare l’orto in terrazzo, in commercio ci sono delle apposite strutture verticali, ma vanno bene anche degli scaffali per scarpe, rettangolari e stretti, che non occupino troppo spazio: sui ripiani mettete le cassette per le piantine con della normale terra da giardino. Altrimenti usate dei vasi con un po’ di ghiaia sul fondo e qualche sasso sotto per tenerli sospesi da terra. Se volete dei fiori bellissimi, piantate fagioli e piselli. Le piantine vanno interrate a una distanza di 20/30 centimetri e necessitano di una rete per farle arrampicare da mettere contro la parete. Anche il topinambur fa dei fiori gialli bellissimi da agosto a settembre e i suoi rizomi sono ottimi per fare la frittata. I rizomi vanno piantati nel terreno ad almeno 15 centimetri di profondità. Per chi ama i peperoncini, le piante (che durano solo un anno) vanno prese entro fine marzo. Invece il rosmarino dura una vita e conviene prenderlo già grande e tenerlo al coperto in inverno. Se piantate il basilico, raccogliete le foglie più grandi alla base: quelle piccole in cima sono tossiche. Altra pianta coltivabile con facilità è il pomodoro rampicante. Da adagiare contro il muro.
Il conduttore di "Parola di pollice verde" (in onda tutti i sabato alle ore 13 su Rete 4) spiega come coltivare in terrazzo le piante migliori per cucinare