A «Non è l’Arena» lo scandalo dei finti terremotati

Il programma di approfondimento condotto da Massimo Giletti su La7 il 17 dicembre alle 20.40 continua a indagare su chi ha approfittato dei contributi stanziati a favore degli abitanti dei paesi colpiti dal sisma

Amatrice dopo il terremoto di agosto 2016  Credit: © Getty Images
17 Dicembre 2017 alle 13:07

L'emergenza del terremoto che ha colpito numerosi paesi dell'Italia Centrale nell'agosto 2016 non è ancora risolta e i contributi in favore delle popolazioni colpite dal sisma sono al centro delle polemiche. La sesta puntata di Non è l’Arena, condotta da Massimo Giletti e in onda il 17 dicembre alle 20.40 su La7, continua a denunciare i casi di persone proprietarie di una seconda casa nei luoghi colpiti dal sisma che hanno richiesto il contributo senza averne diritto perché residenti in altre abitazioni a Roma. 

Giletti ne discute con l’onorevole Maurizio Gasparri, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elisabetta Gualmini, la giornalista Luisella Costamagna e il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci.

La trasmissione si occuperà anche del caso suscitato dal servizio Rai nella tomba della famiglia Mussolini a Predappio. Alessandra Mussolini sostiene che è stato violato un luogo privato e ha denunciato l'accaduto. Si confronta con il giornalista David Parenzo e il sindaco di Predappio, Giorgio Frassineti, che intende trasformare l'ex Casa del Fascio, oggi abbandonata, in un centro studi sui totalitarismi e le dittature del 900. 

Ancora un altro caso al centro delle cronache: il consigliere di Stato Francesco Bellomo è accusato di gestire la sua scuola di formazione giuridica, che prepara aspiranti magistranti al concorso, con procedure che non rispettano la dignità delle persone. Giletti intervista Rosa Calvi, una delle giovani allieve di un corso di diritto. Si arricchisce di nuove testimonianze lo scandalo sulla prostituzione minorile che ha coinvolto Avellino. Ne dibattono la criminologa Roberta Bruzzone e il giornalista Pierluigi Diaco

Non è l'Arena ospita anche Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile che raccontano la loro esperienza in carcere e i loro progetti futuri. 

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