Paolo Bonolis presenta la nuova edizione di «Music»

Ritorna il varietà di Canale 5 in cui gli ospiti interpretano i loro brani preferiti: «Anche quest’anno porteremo sul palco grandi star» dice il conduttore. «Aspettatevi le sorprese: lo immaginate Laurenti con Marilyn Manson?»

Paolo Bonolis è un volto caro al pubblico televisivo da oltre 35 anni
4 Dicembre 2017 alle 10:53

«Sarà un racconto della musica che attraversa sentieri di fogge e fatture differenti». Paolo Bonolis è una garanzia. Cordiale e affabile, ha un inconfondibile eloquio forbito, godibile come uno spartito musicale per chi sa leggerlo e apprezzarlo. E con questo stesso linguaggio elegante ma popolare, che è ormai il suo stile, torna al timone dello show «Music»: tre prime serate su Canale 5 il 6, il 13 e il 20 dicembre. Anche stavolta al Teatro 5 di Cinecittà accoglierà grandi ospiti che interpreteranno le canzoni della loro vita. «Con incursioni sorprendenti» anticipa il conduttore.

«Guardate un po' chi faccio cantare adesso»

Qualche nome?
«Luca Zingaretti, Checco Zalone, Claudio Santamaria».

Apprezzati protagonisti del nostro cinema.
«Non solo. Abbiamo anche star di Hollywood, come Mickey Rourke. E ci sarà Giorgio... Giorgio Moroder».

Il creatore della disco music, quel Made in Italy che il mondo ci invidia.
«E ancora: Gianni Morandi, Riccardo Cocciante, Massimo Ranieri, Max Pezzali, e Noel Gallagher, che con il fratello Liam formò la band degli Oasis. Musica di tutti i generi e per tutti i gusti. Ciascuno aggiungerà una ciliegina sulla torta. Ah, ci sarà anche Luis Fonsi, me ne stavo dimenticando. Sa, la memoria alle volte...» (ride).

È stato travolto pure lei dal ciclone «Despacito»?
«I tormentoni sono così, come trapani nel cervello. “Despacito” quest’estate si sentiva in tutte le spiagge italiane, europee, mondiali. Fonsi ha una storia musicale stupefacente, mi aspetto un’esibizione particolarmente curiosa da lui. E da altri».

Da chi?
«Dal grande tennista americano John McEnroe».

Uno che la racchetta la sa far «suonare».
«Veda lei, il numero 1 del mondo negli Anni 80. Suonerà la chitarra, però. Sarà una performance rock, chitarra e voce. Lui è un personaggio molto “rock”».

Restando in territori rock, chi ci stupirà?
«Marilyn Manson».

Un personaggio controverso. Estremo comunque, che inneggi al satanismo oppure al salutismo.  
«Mi aspetto già le polemiche, perché viviamo in un Paese cattolico. Ma Marilyn Manson è un artista che ha firmato pagine molto importanti di musica di qualità».

Chissà Luca Laurenti...
«Non so cosa potrà accadere. Certo, sono una bella coppia» (ride).

Noteremo dei cambiamenti nel programma?
«Sì, ci abbiamo ragionato molto con la mia squadra di lavoro, con il regista Roberto Cenci, con Lucio Presta e Gianmarco Mazzi, con i miei autori storici Marco Salvati e Sergio Rubino e con il Maestro Diego Basso, che dirige la superband e l’orchestra dal vivo di 64 musicisti. Abbiamo inserito qua e là piccole cose. Le performance sono frutto di personaggi ed esperienze particolari. Per esempio, il maestro Peppe Vessicchio intreccerà musica e scienze botaniche. Avremo in studio anche una ragazza inglese che ha l’orecchio assoluto: formidabile».

Si respira aria di talent?
«Tra gli ospiti di “Music” c’è anche Riki, per dire. I fenomeni li sfornano anche i talent. “Talent” non è mica una brutta parola. Una volta c’era “Un disco per l’estate”, ora ci sono i talent».

Lei li guarda?
«Succede, sì, i miei figli li seguono e capita che a casa ci accomodiamo davanti alla tv e li commentiamo. Un po’ come Sanremo con le Nuove proposte... Solo che nei talent si assiste a tutto il percorso mentre a “Sanremo giovani” si assiste all’epilogo! Entrambi fanno la medesima cosa: dare occasioni».

E «Music» darà chance a qualche giovane talento?
«A Nicola Cavallaro, un ragazzo catanese con una voce incredibile, che ha partecipato a “The Voice” in Francia».

Ma a lei quali canzoni hanno cambiato la vita?
«Troppe ce ne sarebbero da elencare, signora mia, non sono più un ragazzino, ho quasi 57 anni. Però le posso dire che ho invitato Marco Masini a cantare un testo molto importante per me. Una sorpresa».

Vuole aggiungere una nota per i nostri lettori?
«Che dire? Consiglio di vederlo, il programma. Perché è bello, perché spero trasmetta allegria, gioia ed emozione. Dietro c’è il lavoro di tanti professionisti con l’intento di confezionare un prodotto di qualità. Spero che il pubblico lo apprezzi. Ora basta, però, mica posso fare campagna elettorale “Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio La Trippa”, come nel film di Totò» (ride).

Da checco zalone a John McEnroe passando per luis fonsi e... montalbano: 15 supernomi per sette note

Riccardo Cocciante

Luis Fonsi

Noel Gallagher

Levante

Marilyn Manson

John McEnroe

Gianni Morandi

Giorgio Moroder

Max Pezzali

Massimo Ranieri

Riki

Mickey Rourke

Claudio Santamaria

Checco Zalone

Luca Zingaretti

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