Pier Silvio Berlusconi: «Ecco la tv che mi piace e quella che vi stupirà»

L'amministratore delegato di Mediaset ci svela i programmi più amati dai suoi bambini e racconta la sfida per un’offerta televisiva sempre più ricca: «Nelle fiction e negli show punteremo molto sul made in Italy». «La parola d’ordine è osare»

Pier Silvio Berlusconi è vicepresidente e amministratore delegato di Mediaset  Credit: © Pigi Cipelli
27 Luglio 2017 alle 12:01

Di ritorno da Montecarlo per la presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset, a Milano tutto è pronto per dare il via a «un grande lavoro di squadra» e rendere concrete le novità annunciate. Ma Pier Silvio Berlusconi con noi di Sorrisi smette per un attimo i panni dell’amministratore delegato di Mediaset e ci racconta che cosa fa quando dopo lunghe giornate di lavoro rientra a casa e riabbraccia i suoi bambini...

La nuova stagione di Mediaset: grandi conferme e grandi ritorni

Due piccoli telespettatori che stanno crescendo: che cosa guarda in tv assieme ai suoi figli?

«Sofia, la mia piccoletta di un anno e 10 mesi, guarda solo prodotti pensati apposta per i bimbi della sua età, come «Makka Pakka», li conosce? Sono piccoli film della Bbc ideati per coinvolgere i bambini della prima infanzia. Ma, sa, per i genitori non è proprio il massimo del divertimento (ride). Invece Lorenzo, che ha 7 anni, è super concentrato sulla sua fase sportiva. Non si perde un evento: nuoto, karate, motocross, calcio… Vuole capirne di ogni disciplina. E questo per me è bellissimo».

Ma torniamo ai programmi «da grandi»: qual è secondo lei la regola aurea per fare una buona tv?

«Non esistono regole auree. Fare la televisione è uno di quei mestieri dove si vive con le percezioni e le sensazioni del momento. Non ci si può permettere di dormire sugli allori, di fermarsi. Bisogna continuare ad avere la capacità di sentire la pancia della gente e di percorrere nuove strade. Poi, naturalmente, bisogna avere una squadra di talenti per mettere in pratica le intuizioni e le idee».

E che cosa, invece, non va fatto assolutamente?

«Inseguire a tutti i costi gli ascolti. A volte si cercano per forza degli “effetti speciali”: per esempio quando si scivola nel gridato o si cade nel trash. Nell’immediato può sembrare di attirare attenzione o audience. Ma sono tattiche che lasciano il tempo che trovano e alla lunga non funzionano».

Allora quale strategia adotterà Mediaset nella prossima stagione?

«Vogliamo offrire tanto, tanto, tanto prodotto italiano di qualità. Originale, pensato e fatto apposta per il nostro pubblico. Parliamo di oltre 12 mila ore di programmi esclusivi: 1.000 ore in più rispetto a oggi. Su Canale 5 l’obiettivo è arrivare ad almeno cinque-sei serate “made in Mediaset” alla settimana. E almeno quattro su Italia 1 e Rete 4».

Dove oserete di più?

«La nostra forza sono i programmi d’intrattenimento e di informazione. Se ci pensiamo bene, che cosa fa la differenza oggi nella competizione televisiva? Non certo i film, le serie tv, i programmi tradotti: freddi, indistinti, visibili ovunque. Ma le produzioni nazionali, esclusive, calde, condotte dai volti più amati».

A proposito di volti amati dal pubblico, ci sono grandi conferme.

«Sì, ritroveremo tutti i grandi artisti Mediaset. Maria De Filippi e il suo formidabile sabato sera su Canale 5, con “Tú sí que vales“, “C’è posta per te” e “Amici”. Poi Gerry Scotti: per lui arriva anche un preserale inedito, il format “The Wall” che ha fatto boom in America. E Paolo Bonolis, oltre ad “Avanti un altro!” all’evoluzione di “Chi ha incastrato Peter Pan?” e “Music” per Canale 5, sta preparando un nuovo programma su Italia 1, una rete in cui si sperimenterà molto».

Con due graditi ritorni...

«Torna a casa Nicola Savino, che sta mettendo a punto un programma tutto nuovo, oltre ad arricchire con la sua presenza la squadra de “Le iene”. Rientra anche la Gialappa’s Band, a cui vorremmo affidare un vero e proprio laboratorio di comicità. Mi creda, non esagero se dico che sarà una produzione unica, qualcosa che finora non si è mai visto».

Nei palinsesti autunnali spiccano quattro novità assolute nella fiction: rilancerà questo genere?

«Me lo lasci dire, tutta la nostra nuova fiction è un osare. Torneremo a raccontare grandi storie. Arriveranno Gianni Morandi, protagonista d’eccezione con “L’isola di Pietro”. E “Liberi sognatori”: quattro film per la tv che raccontano figure eroiche della storia italiana recente, con tanti bravi interpreti. E ci sarà anche la serie “Immaturi”, tratta dal film di Paolo Genovese. Insomma, stiamo lavorando molto. Canale 5 avrà una sua nuova linea editoriale, ricca e molto moderna. Una strada diversa da quella della Rai e diversa anche dalla nostra precedente. Servirà un grande lavoro di scrittura sia nel racconto impegnato sia nella commedia per interpretare i nuovi gusti del nostro pubblico».

Pensando ancora al futuro, qual è la sua visione sulla pay tv?

«Il mercato pay in Italia non è cresciuto come ci aspettavamo ed è rimasto fermo a 6 milioni e mezzo di abbonati totali, rispetto ai 12 milioni attesi. Anche se, va detto, tutta la crescita di abbonati alla pay tv degli ultimi anni è stata conquistata da Premium. Ma oggi è necessario ripensare il modello di offerta. In futuro Mediaset Premium darà la migliore offerta di calcio possibile ai propri abbonati ma punterà con forza anche su film e serie tv on demand, sul modello della nostra Infinity».

Internet e telefonini rivoluzioneranno l’intrattenimento televisivo?

«Già oggi i contenuti televisivi vivi, caldi, in diretta, sono quelli preferiti dal pubblico anche sui device digitali. Ma sui nuovi device bisogna esserci. Noi l’abbiamo capito da tempo, ci abbiamo creduto e investito creando il più forte sistema di comunicazione “crossmediale” in Italia. Un sistema che parte dalla forza della nostra tv generalista, si estende al web e arriva fino alla radio per raggiungere 40 milioni di italiani al giorno».

Seguendo il suo ragionamento, quindi, la tv generalista è tutt’altro che «spacciata».

«La tv generalista sarà il mezzo del futuro: è e rimarrà l’unica a parlare a milioni e milioni di persone contemporaneamente. E con la nuova piattaforma online Mediaset Play in arrivo, anche i grandi schermi tv potranno avere tutti quei servizi che già usiamo sui device digitali: si potrà rivedere un programma, ricominciare dall’inizio, andare avanti e indietro... E tutto gratuitamente, usando solo il proprio telecomando».

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