Pier Silvio Berlusconi: «Questa è la mia tv, tra presente e futuro»

Nella piazzetta di Portofino, terminata la serata di gala, si racconta all’inviata di Sorrisi. «La nostra offerta televisiva è moderna e viva» dice il vicepresidente Mediaset. «Ma mi piace pensare anche al nostro grande passato: quello di Mike, Corrado e “Drive in”»

Pier Silvio Berlusconi vicepresidente e amministratore delegato di Mediaset: «Amo lo sport, se non posso allenarmi per tre giorni impazzisco»  Credit: © Pigi Cipelli
11 Luglio 2019 alle 09:00

Cominciamo dalla fine. Sono le 2.35 di notte. La serata della presentazione dei palinsesti Mediaset è terminata già da un po’, e seduto al tavolino di un bar nella piazzetta di Portofino, circondato dai giornalisti, Pier Silvio Berlusconi è rilassato: «Ancora cinque minuti, il tempo di un sigaro». Tira fuori dalla tasca un semplice sacchetto di plastica trasparente, di quelli per gli alimenti, con un paio di toscani dentro e spiega sorridente: «È il modo migliore per conservarli quando sono in giro».

Ordina qualcosa di fresco, rigorosamente senz’alcol, e qualche nocciolina. «Fermatemi» scherza «ho già spazzato via cantucci e amaretti» ride. In realtà Pier Silvio è attento all’alimentazione perché è uno sportivo tosto. «Se non posso allenarmi per tre giorni di fila impazzisco, lo sport è una mia grande passione». E dopo aver dispensato consigli in fatto di allenamento e dieta, torna a rispondere alle curiosità di tutti su televisione e dintorni.

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Pier Silvio, come sarà l’offerta dei programmi della stagione autunnale di Mediaset?
«Piena di contenuti originali, unici ed esclusivi. La nostra è una tv moderna, calda. È tv viva ogni giorno. E questa sarà anche la tv del futuro»

Qual è il suo programma preferito di sempre?
«Difficile dirne uno, ne ho tantissimi. Per fare un esempio: “Drive in” e poi i programmi di Mike e di Corrado che ho conosciuto da piccolo e con cui poi ho avuto l’onore di lavorare».

E nelle proposte di oggi?
«Non faccio classifiche. Ma c’è un caso unico in tutta la televisione italiana. È “Striscia la notizia”: a settembre andrà in onda la 32a edizione. È un pilastro della programmazione, e lo dice il pubblico, soprattutto quello giovane. Ogni anno sa rinnovarsi, nei temi e nei linguaggi, senza mai tradire la sua promessa ai telespettatori: essere un irresistibile tg satirico che unisce allegria e credibilità. Averlo su Canale 5 è un privilegio che ci distingue».

E con i suoi figli quali programmi guarda?
«Sofia Valentina è piccola, non ha ancora 4 anni; con Lorenzo Mattia, che ne ha 9, guardiamo spesso il canale Focus e in particolare i documentari sugli animali, che gli piacciono moltissimo. Penso però che il tempo dei bimbi davanti alla televisione vada limitato. Anche lo svago dei più piccoli dovrebbe essere organizzato il più possibile con attività e sport all’aperto. In questo modo non si sente il bisogno di stare a lungo davanti alla tv».

Come mai la scelta di vivere in Liguria?
«Quando è nato Lorenzo, io e Silvia (Toffanin, la compagna, ndr) non abbiamo pensato subito a questa ipotesi. Abbiamo iniziato a dire: “Restiamo qui un altro weekend”. Poi un altro e un altro ancora… E alla fine ci siamo trasferiti. Ed è stata una scelta che rifarei mille volte. Lorenzo va a scuola qui, alla scuola pubblica. Io sono a Milano dal lunedì al venerdì e mi concentro al cento per cento sul lavoro. Poi il sabato e la domenica mi dedico completamente e con gioia ai miei bambini. E poi vuole mettere, con la passione che ho per il mare, la bellezza di poter fare il bagno tutto l’anno? Praticamente smetto solo a gennaio e febbraio… (ride)».

Ha qualche ricordo speciale legato al nostro giornale?
«Ne ho tanti. Le racconto della copertina fatta con mio padre quando avevo 16 anni. Fu una bella giornata, un ricordo dolce. Il titolo di copertina era “La mia tv europea”, che era il sogno di mio padre. Pensi, e oggi è proprio questo il progetto internazionale che in Mediaset stiamo provando a realizzare…».

Ha compiuto da poco 50 anni, un compleanno importante…
«Non ci ho pensato, per la verità. È arrivato il mio compleanno e ho detto: “Oh, compio 50 anni!”».

Come l’ha festeggiato?
«Nel modo che a me piace di più: solo con mio papà, mia mamma, mia sorella e la sua famiglia, Silvia e i bambini. È stata una sorpresa, una giornata veramente speciale. Ho vissuto il mio 50° senza considerarlo un traguardo, ma poi mi ha colpito la lettera bellissima che mi ha scritto mio padre, che conserverò nel cuore per sempre (quasi si commuove, ndr). E quindi alla fine il mio compleanno è diventato un traguardo ma ancora di più un’occasione di ripartenza: “Ok, ora si guarda avanti con ancora più entusiasmo e ancora più forza di prima”».

È un uomo soddisfatto oggi?
«Le do una risposta forse sorprendente: no».

Perché no?
«Perché se sei soddisfatto ti siedi ed è finita».

La magia di una serata davvero speciale

Alla presentazione dei palinsesti è seguita una suggestiva cena nella celebre piazzetta di Portofino

«Vi spiego perché ho scelto di ambientare questo incontro proprio qui»

Pier Silvio Berlusconi a Portofino  Credit: © Pigi Cipelli

Pier Silvio Berlusconi ha voluto cominciare la presentazione mostrando un video della mareggiata che il 29 ottobre 2018 ha colpito e distrutto Portofino e i suoi dintorni, ora tornati al loro splendore. In prima fila, in sala, c’erano i sindaci di Portofino, di Santa Margherita Ligure e di Rapallo. Pier Silvio li ha voluti ringraziare: «Sono la dimostrazione che quando l’amministrazione pubblica lavora bene può fare miracoli» ha detto.

Un’immagine dei danni procurati dalla violenta mareggiata dello scorso 29 ottobre in Liguria

«Quella sera ero lì con i miei figli ed è stato terribile. La strada si era interrotta prima e dopo di noi e per un mese e mezzo non siamo riusciti a rientrare a casa. Ma nonostante la paura e il disagio abbiamo deciso di restare qui. E il calore delle persone mi ha commosso. È stata un’esperienza forte in senso emotivo, e in fondo anche positiva, perché mi ha legato ancora di più a questi luoghi. Quella notte anche la nostra barca è affondata e io ho detto a Silvia e ai bambini: “Basta. È passato il momento della barca, ci siamo divertiti ma non vorrei più riprenderla, voi che ne dite?“. Lorenzo è stato zitto qualche secondo e poi mi ha detto: “Papà, quello che conta sono i ricordi e finora tra i ricordi più belli della mia vita ci sono quelli del tempo che abbiamo passato tutti insieme in vacanza sulla nostra barca”. Il giorno dopo mi sono messo alla ricerca di una nuova barca».

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