Riparte dal 9 gennaio “Presa Diretta”

Una nuova stagione per il programma condotto da Riccardo Iacona. Nella prima puntata due inchieste, "Il sacco di Roma" e "Luce Sprecata"

Riccardo Iacona  Credit: © Ufficio Stampa Rai
5 Gennaio 2017 alle 20:35

Torna, da lunedì 9 gennaio alle 21.15 su Rai3, "Presa Diretta", con una nuova stagione di inchieste giornalistiche. Ogni lunedì in prima serata, Riccardo Iacona e la sua squadra manderanno in onda inchieste sui temi dell’attualità nazionale, sulle pagine più scottanti dell’agenda internazionale e anche su argomenti originali e poco conosciuti: I voucher e il futuro del Jobs Act; il popolo che vive su YouTube, con gli “influencer” e i milioni di followers; i ciarlatani della salute che speculano sul dolore degli altri, l’eterna emergenza della scuola e quella dell’acqua pubblica, fino al progetto di Casa Italia nato dopo gli ultimi terremoti. E ancora, l’allarme della comunità scientifica internazionale sulla infertilità maschile e poi la TeleMedicina come strumento per superare l’eterna carenza di fondi della sanità pubblica. Gli affari della cupola della ‘ndrangheta, il gruppo criminale tra i più potenti al mondo e poi le baby gang sempre più pericolose a Milano. L’allarme inascoltato del terrorismo in Africa e quello sui migranti in Europa amplificato dal populismo crescente e i Centri AntiViolenza al collasso mentre continua la strage delle donne.

La nuova stagione è arricchita da un’importante novità, ogni puntata è preceduta da “Iacona incontra”, un appuntamento con le interviste di Riccardo Iacona che metteranno al centro idee e argomenti sui quali riflettere. Incontri con personaggi famosi ma anche con persone comuni che hanno vissuto grandi storie. Protagonisti del mondo della scienza e della politica, dello spettacolo e dell’economia, del sociale e della cultura. Le interviste rappresentano un momento in cui la parola e la riflessione si riappropriano di uno spazio nella Tv che fa informazione. Nella prima puntata Iacona incontrerà il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, tra i magistrati più esperti della lotta alla ‘ndrangheta, che da 30 anni vive sotto scorta. L’uomo che con le sue indagini è riuscito a sequestrare tonnellate di cocaina ai cartelli calabresi del narcotraffico e a decimarne le famiglie di élite. Nicola Gratteri ricostruisce con Riccardo Iacona il perché non è diventato ministro della Giustizia nel governo dell’ex premier Matteo Renzi.

Due le inchieste della prima puntata: "Il sacco di Roma" di Giulia Bosetti e "luce sprecata" di Lisa Iotti. Roma oggi ha un debito complessivo di circa 13 miliardi di euro che viene ripagato in parte dai romani, sui quali grava l'addizionale Irpef più alta d’Italia e in parte dallo Stato, che versa un contributo di 300 milioni l'anno. E cioè con i soldi delle tasse pagate da tutti i cittadini italiani. Ma chi ha creato questo debito? E come hanno speso i soldi dei contribuenti le varie Giunte Capitoline? La sindaca Virginia Raggi aveva promesso di mettere in ordine i conti della Capitale e aveva basato la sua campagna elettorale sui temi della trasparenza e della legalità, denunciando la politica della corruzione e la mancanza di controlli che hanno travolto il Campidoglio con lo scandalo di Mafia capitale. E invece pochi giorni fa il bilancio di previsione del 2017-2019 è stato bocciato dall'Oref, l'organo di revisione economico-finanziaria del Comune, il braccio destro della sindaca Raffaele Marra è in carcere e la Giunta a 5 Stelle fatica a trovare la stabilità politica. Nel frattempo Roma affonda nell’incuria e nel degrado di un patrimonio artistico e immobiliare fra i più belli al mondo, tra opere incompiute che hanno bruciato milioni di soldi pubblici. E ancora il buco delle società partecipate che è diventato con il tempo una voragine ingestibile anche grazie agli appalti che il Campidoglio ha dato per anni in assegnazione diretta e senza gare pubbliche e trasparenti.

E poi PresaDiretta si occuperà di "luce sprecata" e di inquinamento luminoso con un reportage di Lisa Iotti. Lo sapevate che otto italiani su 10 non possono più vedere il cielo stellato?! Tra i paesi più sviluppati infatti, l’Italia ha il record del territorio più inquinato dal punto di vista dell’illuminazione. Usiamo la luce artificiale troppo e male. La prestigiosa rivista Science Advances, ha pubblicato l’Atlante mondiale dell’inquinamento luminoso e le conclusioni di questo studio sono davvero inquietanti: l’80% della popolazione mondiale vive sotto un cielo inquinato da luce artificiale. Quanto ci costa tutta questa luce sprecata? Perché a Berlino c’è un lampione ogni 15 abitanti mentre a Mantova 1 ogni 5? Esiste un piano che farebbe risparmiare ai Comuni 500 milioni l’anno, ma che fine ha fatto? Presadiretta entrerà nel mondo della luce a basso consumo, quella dei led, la lampadina del futuro. I led ormai sono ovunque, nei telefonini, negli schermi delle tv, nei fari delle macchine, nelle nostre case. Ci fanno consumare meno, inquinano meno. Milano per esempio, è la prima grande città europea a essere passata all’illuminazione pubblica totalmente a led. Un grande investimento per risparmiare e per diminuire l’inquinamento luminoso. E’ proprio così? E ancora, l’uso massiccio dei led può avere ripercussioni sulla nostra salute? “Il sacco di Roma”, e “luce sprecata” sono un racconto di Riccardo Iacona con Giulia Bosetti, Lisa Iotti, con la collaborazione di Giulia Elia.

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