Pietro Valsecchi, fondatore di Taodue e autore del soggetto di serie, dice «Stiamo già scrivendo la prossima stagione»
Dietro a una fiction di successo, c’è sempre una grande squadra di lavoro. «Solo la troupe è composta da 100 persone, a cui si aggiungono il cast, le comparse… La serie è costata complessivamente 8 milioni di euro e siamo soddisfatti degli ottimi risultati per Mediaset» dice Pietro Valsecchi, fondatore di Taodue (www.taodue.it), che ha prodotto «Rosy Abate» dopo tante altre serie popolarissime, da «Distretto di polizia» a «Squadra antimafia», da «Paolo Borsellino» a «Il capo dei capi».
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Ma il «papà» di Rosy, autore del soggetto di serie, non si prende il merito. «Che va soprattutto a Giulia Michelini, al suo talento e alla sua interpretazione spettacolare» spiega. «E pensare che la cosa più difficile è stata proprio convincerla a recitare ancora in questo ruolo. All’inizio era titubante, ma poi come tutti noi ha capito che Rosy, con la sua umanità, la sua forza ma anche la sua fragilità, è un personaggio che ha ancora molto da dare. E infatti la storia non si conclude qui: stiamo già scrivendo la prossima stagione».
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