“Series Con” a Milano: 2 giorni dedicati alle serie tv
Si è svolta l'11 e il 12 maggio a Milano la prima edizione di un evento dedicato all’intrattenimento televisivo e soprattutto alle serie tv con ospiti, proiezioni in anteprima e incontri aperti a tutti
La prima edizione di Series Con si è svolta a Milano l'11 e il 12 maggio
Si è svolta l'11 e il 12 maggio a Milano la prima edizione di Series Con, un evento di due giorni organizzato da QMI e dedicato all’intrattenimento televisivo e soprattutto alle serie tv con ospiti, proiezioni in anteprima e incontri aperti a tutti.
Da Fabio Volo a Niccolò Ammaniti, dal cast di “Skam Italia” a quello di “Gomorra”, sono stati tanti i protagonisti di questo weekend fitto di incontri. Incontri e proiezioni in anteprima: Series Con si è aperta sabato mattina con l’anteprima della serie animata di Cartoon Network “Bakugan Battle Planet” e si è chiusa domenica sera con la proiezione del primo episodio di “The Rain 2”, in arrivo su Netflix il 17 maggio.
Nel mezzo, altre proiezioni in anteprima, tra cui due episodi di “The Big Bang Theory” e uno di “Grey’s Anatomy”, ma soprattutto la puntata pilota di “Chernobyl”, che arriverà su Sky Atlantic il 10 giugno, e la prima puntata della seconda stagione di “Fleabag”, in arrivo su Amazon Prime Video il 17 maggio.
La serialità e l’intrattenimento made in Italy sono stati i grandi protagonisti degli incontri di domenica, a partire da quello con Alessandro Cattelan e gli autori di #EPCC, Marco Villa e Carlo Crocchiolo, che hanno raccontato come funziona la fase creativa del late show e hanno parlato dell’incontro con Jimmy Fallon.
Poi si è parlato di serie comedy con Fox Italia e tre rappresentanti d’eccezione: Caterina Guzzanti, Beatrice Arnera e Lodovica Comello hanno parlato della serie ormai cult "Boris", di “Romolo+Giuly” (di cui vedremo la seconda stagione in autunno su Fox) e di “Extravergine”, di cui sarà protagonista Lodovica Comello e di cui sono attualmente in corso le riprese.
Ancora risate con Edoardo Ferrario, Francesco De Carlo e Saverio Raimondo, protagonisti dei tre speciali comici originali italiani di Netflix (quello di Raimondo, “Il Satiro Parlante”, arriverà su Netflix il 17 maggio e ha già fatto piangere dalle risate il pubblico del Series Con, che ha potuto vederlo in anteprima). I tre comici, che stanno lavorando a un progetto ancora top secret per Netflix, hanno parlato di stand-up comedy e della loro idea di comicità.
Ma l’appuntamento più atteso della giornata è stato sicuramente quello con Salvatore Esposito, Ivana Lotito e Louise Brealey di “Gomorra - La serie”. Davanti a una sala strapiena, con persone in piedi e sedute per terra, i tre hanno parlato del quarto episodio della stagione appena conclusa, quello ambientato a Londra. Sapevate che Esposito ha del tutto improvvisato la scena (già diventata cult) in cui Genny Savastano ribalta il puzzle?
Alessandro Cattelan: «A #EPCC vorrei Paul McCartney»
«La stagione sta andando molto bene e siamo riusciti a portare ancora un po’ più in là questo genere, rendendolo forse più simile all’originale americano», ha spiegato Alessandro Cattelan nel corso dell’incontro dedicato al suo late show, #EPCC, attualmente in onda su Sky. Con lui sul palco di Series Con c’erano gli autori Marco Villa e Carlo Crocchiolo, che hanno raccontato come nasce il programma.
«Non ci si ferma mai», ha spiegato Crocchiolo. «Molte idee nascono in momenti che non ti aspetti, e nessuno detta legge decidendo cosa si fa: c’è una tavola rotonda in cui ognuno butta le proprie idee». «A questa stagione abbiamo iniziato a lavorare sul serio a gennaio», ha detto Villa. «All’inizio con delle idee, a febbraio con qualcosa di più concreto e da marzo col lavoro in redazione».
Hanno parlato anche dell’incontro con Jimmy Fallon, che in America conduce uno dei late show più seguiti e amati dal pubblico. «È stato un momento bellissimo», ha raccontato Cattelan. «È stato un momento molto familiare: loro sono stati molto accoglienti, è stato lui a chiederci i dettagli della messa in onda perché voleva mettere la nostra foto sui social… In qualche modo ci siamo trovati. Io mi sono reso davvero conto di quello che avevamo fatto solo quando l’ho rivisto in tv».
Dal team e dai metodi di lavoro di Jimmy Fallon hanno imparato molto. «Sono meticolosissimi», ha spiegato. «A un certo punto io e Jimmy ci scambiamo di posto, io vado alla sua scrivania e lui si mette sulla sedia. Loro volevano sapere prima addirittura che giro della scrivania volessi fare. Per noi può sembrare un po’ maniacale, ma funziona e ti mette del tutto a tuo agio, perché sai che è tutto sotto controllo».
Sul palco del Series Con è salito anche Niccolò Ammaniti, a cui è stato consegnato il Series Con Award, assegnato dalla giuria di Series Con. Lo scrittore (nonché ideatore e regista della serie tv “Il Miracolo”) ha parlato di scrittura e narrazione.
«Esistono scrittori che sono solo scrittori», ha detto. «Abbiamo avuto Philip Roth, c’è Don DeLillo… ma ormai è difficile vivere di sola scrittura, quindi gli scrittori fanno anche altro. In Italia gli scrittori fanno la fame, quindi devono fare anche altro, magari i giornalisti.».
E lui? Lui ha smesso di fare lo scrittore «perché ero molto solo. Per anni sono stato chiuso in casa da solo a scrivere, avevo un po’ smesso di vivere per scrivere e basta. Invece bisogna fare entrambe le cose».
Poi è arrivata l’opportunità di creare e scrivere una serie tv per Sky, “Il Miracolo”. «Quando mi hanno proposto di fare la serie mi sono detto “Figo, così posso conoscere un po’ di gente”. Io “Il Miracolo” l’ho fatto per questioni terapeutiche», ha scherzato.
Sapevate che nel 2018 l’unica serie comedy prodotta in Italia è stata “Romolo+Giuly”? A dircelo è stato Alessandro Saba, il vice presidente di Fox Network Group Italy, che ha spiegato come invece la Fox voglia puntare proprio sulle comedy. Con lui sul palco c’erano Caterina Guzzanti ovvero l’indimenticabile Arianna di “Boris”, Beatrice Arnera di “Romolo+Giuly” e Lodovica Comello, che sarà la protagonista di “Extravergine”, nuova serie in arrivo su FoxLife in autunno.
«"Extravergine" racconta la storia di Dafne, una ragazza di origini pugliesi trapiantata a Milano che non ha mai fatto l’amore», ha spiegato Comello. «Si occupa della sezione libri di una rivista, finché un giorno non si ritrova a gestire una rubrica di sesso sul giornale, solo che lei di sesso non sa niente».
In autunno arriverà anche la seconda stagione di “Romolo+Giuly”. «Non posso dire niente, ma in questi nuovi episodi la serie cerca di dare maggior risalto ai personaggi femminili», ha anticipato Arnera. «Siamo rimasti alla fine della prima stagione con questa guerra mondiale italiana che scoppia, e nella seconda stagione la guerra è stata vinta da Milano e Napoli, e i romani sono prigionieri. Noi quindi siamo lì che vogliamo salvarci, i ribelli che devono riconquistare Roma. E anche Giuly ha un'evoluzione non indifferente, riesce a diventare un punto di riferimento».
Dalle novità al cult: nel corso dell’incontro c’è stato modo di parlare anche di “Boris”, serie del 2007 che continua a fare proseliti di anno in anno, con sempre più persone che recuperano le tre stagioni e il film. «Non ci aspettavamo il successo e non sapevamo proprio cosa significasse andare in onda su un canale satellitare, perché siamo stati la prima produzione italiana di Sky», ha raccontato Guzzanti.
«Non sapevamo niente, eravamo abbandonati in questa landa deserta vicino a Ciampino e basta, e ogni anno ci sono secchiate di nuovi fan». Fan che ancora oggi la fermano per strada per sapere una cosa: se è vero che la sua Arianna ha votato Berlusconi, come rivela nella terza stagione. «Arianna che vota Berlusconi è come Ned Stark che viene ammazzato. C'è gente che ancora non ci crede dieci anni dopo».
«Girare a Londra è stato molto suggestivo», ha raccontato Ivana Lotito nel corso dell’evento dedicato alla quarta puntata dell’ultima stagione di “Gomorra - La serie”. «Vedere Gennaro Savastano aggirarsi per Piccadilly è stato importante, abbiamo davvero lasciato il segno anche a Londra».
Non è la prima volta che Gomorra va all’estero: nelle passate stagioni ci sono stati episodi ambientati in Spagna, Romania e Sudamerica. «Il nostro è un fenomeno su scala mondiale», ha detto Salvatore Esposito. «E il successo della serie nel mondo è dovuto al fatto che racconta dinamiche familiari, umane e criminali comuni a tutte le parti del mondo, e di come la corruzione e la criminalità si siano insinuate anche nella politica. Ed è questo il vero problema».
L’attrice inglese Louise Brealey ha preso parte solo al quarto episodio della quarta stagione. «Nel Regno Unito è un vero cult», ha spiegato. «Un mio amico molto fan della serie si è messo a gridare per l’entusiasmo quando ha saputo che avrei recitato in un episodio! È davvero un privilegio far parte di qualcosa di così bello».
«Azzurra nelle stagioni precedenti era un po’ più funzionale al racconto di Genny», ha detto Lotito. «In questa nuova stagione ha assunto più autonomia, quindi più potere decisionale e influenza nei suoi confronti. Ma soprattutto è diventata di sostegno, perché comunque è una donna che è in grado anche di far emergere il talento del suo uomo».
Le nuove puntante della serie comedy in onda in prima tv dal 16 settembre su FOX, tra le guest star: Carlo Conti, Luciana Litizzetto, Cristiano Malgioglio ed Enrico Papi
Alessandro Cattelan torna con nuove puntate del suo late show, dall’11 aprile ogni giovedì su Sky Uno. Dall'intervista esclusiva a Jimmy Fallon all'opening omaggio a Ghostbuster, ecco cosa ci attende