La conduttrice e giornalista torna su Canale 5 con il suo talk show, che in questa edizione festeggia un traguardo speciale
Per questo servizio Silvia Toffanin si presenta con un sorriso smagliante, a piedi scalzi e con un bellissimo abito con un vago tono di... viola ? Un colore che nel mondo dello spettacolo non è ben visto. Ma la conduttrice di «Verissimo», che riparte il 17 settembre su Canale 5, tiene a precisare: «È amaranto! Non scherziamo, che Max (Novaresi, il capo progetto, ndr) odia il viola e non mi ha mai fatto andare in onda con un vestito di quel colore» (ride).
Il programma festeggia 20 anni, 10 dei quali li hai condotti tu. Cosa rappresenta per te?
«Ricordo che da ragazzina lo guardavo mentre facevo i compiti e pensavo di fare l’interprete. Chi avrebbe mai detto che invece, un giorno, sarei stata qui a fare questa intervista. Negli ultimi 10 anni, che sono volati, “Verissimo” mi ha accompagnato nel mio percorso di crescita: da ragazza a donna, da donna a madre. Sono stati anni molto intensi. Ormai “Verissimo” rappresenta una parte della mia vita. Ci lavoro costantemente, insieme con la mia giovane squadra di autori. È un luogo dove mi sento a casa, dove sto bene».
Ti somiglia?
«Sì, rispecchia i miei gusti e i miei interessi, ma avendo sempre presente cosa ci chiede il nostro pubblico. Se all’inizio si occupava di tutti i colori della cronaca, adesso rappresenta tutti i miei colori. C’è l’intervista divertente, quella più profonda che suscita emozioni intense, quella riflessiva e quella più pungente. Ci sono registri diversi, ma tutto ruota attorno all’attualità. Ci è capitato di andare in onda in periodi felici e in momenti tristi e difficili come questo, a causa del terremoto. Quello che cerchiamo di fare noi è regalare qualche ora di evasione, di far sorridere, emozionare e, magari, riflettere».
Ci saranno novità?
«Per prima cosa lo studio sarà tutto nuovo. In questi anni abbiamo ricevuto tantissime richieste da parte dei telespettatori che ci chiedevano di venire ad assistere a una puntata di “Verissimo”. Per cui, per questa ventesima edizione, avremo uno studio molto più grande, in grado di ospitare circa 300 persone».
Sarà come essere in piazza...
«Quando abbiamo fatto lo speciale nello studio di “Amici”, con tutto quel pubblico, per i primi 30 secondi ho pensato a come avrei fatto a parlare e a farmi sentire. Faceva un certo effetto, per una che si emoziona come me. Comunque spero di abituarmi».
Vuoi dire che soffri ancora di timidezza?
«Non si tratta più di timidezza ma di agitazione. Prima di andare in onda ho le farfalle nello stomaco. Ho paura di avere un black out».
Ma non è mai accaduto.
«Diciamo che finora è andata bene, anche se qualche gaffe mi è scappata. Però mi preparo molto. È l’unico modo per tenere a bada l’emotività».
Anche Maria De Filippi, quando l’hai intervistata ad «Amici», ha ammesso di avere paura.
«È vero, è un bel segnale, in fondo è una sensazione positiva. Ma io ero così anche quando andavo all’università. Se dovevo dare un esame, la sera prima non dormivo ed ero convinta di non sapere niente. Poi, anche se iniziavo un po’ impacciata, alla fine andavo come un treno».
Com’è stato intervistare Maria nel suo studio?
«È stato un bellissimo incontro. Maria è stata molto generosa nel raccontarsi e piena di attenzioni nei miei confronti. Pensa che mi ha dato una delle sue caramelle che tiene apposta nei casi in cui le si azzeri la salivazione, ma io mi sono detta: come faccio a parlare? E se mi va di traverso e soffoco dopo che da mesi aspetto di intervistarla? Quindi non l’ho mangiata. Non è facile parlare con una caramella in bocca...».
Anche tu, come lei, hai qualche rituale?
«No, nessuno in particolare. Però, prima di entrare in studio, bevo molta acqua e mi preparo una borsa con diverse cose da mangiare, come liquirizia e cracker. È il mio paracadute contro i cali di zucchero».
Quest’anno non ci sarà più Alvin, che dopo essere stato inviato all’Isola per due edizioni condurrà «Bring the noise», il nuovo gioco musicale di Italia 1.
«Alvin vola da solo, ormai. Ha lasciato il nido. È cresciuto. Magari ci verrà a trovare per parlare del programma. Sono felice per lui, se lo merita. All’Isola ha dimostrato a tutti di essere bravo. Non sono certo una talent scout come Pippo Baudo, ma io lo avevo capito subito che aveva talento».
Ti resta però Jonathan. Quale sarà il suo ruolo?
«Sarà il nostro occhio sul mondo. Visiterà i più importanti set dei film e delle fiction di maggior successo e incontrerà grandi star come Jennifer Aniston».
Ci puoi svelare il nome di qualche personaggio che ospiterai?
«Non posso anticiparvi troppo, ma posso dirvi che nelle prime puntate avremo Ilary Blasi: questa volta sarà lei a rispondere alle mie domande, visto che l’ultima volta è stata proprio lei a farmi dire che ero incinta. Oltre a parlare di sé, verrà a presentare il “Grande Fratello Vip”. Daremo grande spazio al nostro cinema. Ospiteremo il regista Gabriele Muccino e le attrici Micaela Ramazzotti e Paola Cortellesi. Poi avremo, sempre in esclusiva, i protagonisti di “Il segreto” e ci occuperemo della nuova soap che sta riscuotendo grande successo su Canale 5: “Cherry Season”. Avremo per la prima volta da noi in studio due dei protagonisti: Ozge Gurel (interpreta Oyku Acar, ndr) e Serkan Cayoglu (Ayaz Dincer)».
Come per «Il segreto» intervisterai più il personaggio che l’attore?
«Sì, perché me lo chiedono proprio i telespettatori. I fan vogliono sapere la trama e le anticipazioni di queste storie così avvincenti. E poi c’è un’altra grande sorpresa: in occasione dell’anteprima mondiale del film “Inferno”, tratto dall’omonimo romanzo di Dan Brown, intervisterò Tom Hanks».
Chissà che ansia...
«Ancora non ci penso. Per me è un mito. Ma sono sicura che, come tutti gli attori americani che mi è capitato di intervistare, sarà alla mano e gentile».
Quest’anno avrai la concorrenza di Paola Perego. Ti spaventa?
«Avere un programma concorrente è sempre uno stimolo a far meglio, ma non la vivo come una gara. Noi cerchiamo principalmente di realizzare un buon prodotto. A Paola Perego faccio il mio in bocca al lupo!».
Guardiamo avanti. Tra 10 anni come ti vedi?
«Caspita, non lo so. Fammi pensare. Mio figlio sarà in piena adolescenza. Mia figlia avrà 11 anni e sarà ancora una bambina. Saremo alle prese con le superiori e le medie».
Hai ancora un sogno nel cassetto?
«Non smetto mai di sognare, mi piace viaggiare con la fantasia. Ma sono tutti sogni legati alla sfera familiare».
E nel lavoro?
«Mi basta “Verissimo”. Poi, se dovesse esserci un’occasione, volentieri. Ma la mia priorità è la famiglia, non certo essere sempre presente in tv. Va benissimo così perché ho il tempo di dedicarmi ai miei figli. Porto Lorenzo a scuola, vado a prenderlo, lo aiuto con i compiti. E poi c’è Sofia, che è ancora piccolissima. Tutto questo mi fa sentire realizzata e felice». ■