Sky, parte la seconda stagione della docu-serie “Cronache di Frontiera”

Dal 29 gennaio, per quattro domeniche, su Sky Tg24 e Sky Atlantic HD verranno raccontate le periferie italiane. La prima puntata è dedicata a Milano

Cronache di Frontiera  Credit: © Ufficio stampa Sky
29 Gennaio 2017 alle 12:45

Un racconto in presa diretta: nessuna intermediazione giornalistica o documentaristica, solo montaggio, musiche e la voce dei residenti. Anche per la seconda stagione, al via domenica 29 gennaio alle 21 su Sky Tg24 e Sky Atlantic HD,  la docu-serie di Roberto Burchielli "Cronache di Frontiera" porterà sullo schermo la fotografia di come si vive là dove esplodono le tensioni sociali, facendo crescere paura e diffidenza. 

Prodotta per Sky da FremantleMedia Italia, la docu-serie comincerà il suo viaggio partendo da Milano: all'interno de "Il racconto del reale" – ciclo di film dedicato ai grandi temi di attualità – si mostrerà il disagio e lo scontro tra culture nella capitale della finanza italiana. Mentre a Roma, nella prima stagione, si è presentata una periferia degradata, contrapposta alla "grande bellezza" del centro, come una polveriera pronta ad esplodere, a Milano si racconterà una città divisa tra ricchi e poveri, italiani e stranieri, ma anche immigrati di prima e seconda generazione. A pochi passi dal quadrilatero della Moda, infatti, ci sono i quartieri ad alto tasso di microcriminalità con case occupate abusivamente, spaccio di droga, immigrati clandestini.

In ogni episodio si vivrà la quotidianità dei protagonisti del racconto provenienti da aree diverse di Milano: via Padova, il quartiere più multietnico della città, con un terzo degli abitanti stranieri, appartenenti a 50 diverse etnie. O Corvetto, un quartiere assediato da spaccio, violenza tra gang e scippi. E ancora via Gola, a ridosso dei celebri Navigli, che su un lato della strada ha palazzi signorili e sull’altro case di edilizia popolare occupate all’80% da abusivi.

"Cronache di frontiera" racconterà anche come la polizia opera per rendere questi quartieri di frontiera più sicuri e vivibili, seguendo le volanti sulle strade e accompagnando gli agenti in borghese della Uocd (Unità Operativa Criminalità Diffusa) nelle loro azioni di contrasto agli scippi, ai borseggi e soprattutto allo spaccio.

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