Sul Nove l’inquietante storia di Marco Mariolini

Per il ciclo “Nove Racconta”, sabato 29 gennaio, andrà in onda, in prima serata “Il cacciatore di anoressiche”

25 Gennaio 2022 alle 18:54

La sua storia ha ispirato il film “Primo amore” di Matteo Garrone, il regista che predilige la narrazione dei fatti di cronaca anche quelli particolarmente inquietanti. Quello che ha per protagonista Marco Mariolini è uno dei casi giudiziari senza precedenti nella letteratura criminale.

Per il ciclo “Nove Racconta”, sabato 29 gennaio, andrà in onda, in prima serata “Il cacciatore di anoressiche” che prende il nome da un’espressione coniata dallo stesso Mariolini per autodefinirsi e utilizzata nel titolo del libro  autobiografico pubblicato nel 1997. Il docu-crime, ripercorre, attraverso materiali inediti ed esclusivi, l’indagine nella mente perversa dell’ex antiquario, con il pallino delle donne scheletriche e disposte a dimagrire sotto i suoi occhi: dalla sua prima vittima, sua moglie, che con i suoi trentatré chili a un passo dalla morte per denutrizione, riesce a salvarsi con il divorzio, fino a Monica Calò, studentessa ventinovenne che prima si sottomette alle perversioni dell’uomo e poi, dopo mesi di violenze fisiche e psicologiche, decide di lasciarlo e denunciarlo.

Nessuno però si muove per fermare Mariolini e nell'estate del 1998 l’uomo uccide Monica con ventidue coltellate. Dopo aver scontato ventitré anni di detenzione, Mariolini è attualmente in cura presso una clinica psichiatrica. Il documentario (produzione Videa Next Station) è diretto da Ram Pace e scritto da Marina Loi e Flavia Triggiani (“Lady Gucci -La vera storia di Patrizia Reggiani”). «Quella di Mariolini è una storia più unica che rara. In primis per la sua parafilia, che lo portava a desiderare donne scheletriche, e poi perché ha annunciato il delitto che più tardi avrebbe commesso nelle pagine di un libro dal titolo "Il cacciatore di anoressiche".

In realtà Mariolini, più che le anoressiche, desiderava donne normali che fossero disposte a diventare pelle e ossa per soddisfarlo sessualmente» spiegano le autrici per poi aggiungere: «Questa è la storia di un amore malato, che si è trasformata in tragedia, e che ha portato alla morte della sua ex   compagna, Monica Calò. Ma è anche una storia importante per far capire alle donne che non bisogna mai andare all'ultimo appuntamento con l'uomo che le ha stalkerizzate. Purtroppo le cronache ci insegnano che non bisogna mai cedere di fronte a uomini violenti. La donna infatti, nonostante avesse usato delle   precauzioni, come accettare di incontrarlo solo in pubblico, è andata incontro alla morte, quella morte che Mariolini preconizzò, nero su bianco, sul libro. Quasi in cerca di qualcuno che lo fermasse…». 

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