«Con una serie di sondaggi mostreremo le abitudini del nostro Paese. Alcune sono davvero strane, sa?» dice a Sorrisi il conduttore che debutta su Tv8 con un nuovo programma
Entra a far parte della famiglia di Tv8 con il nuovo game show “100% Italia”, al via il 12 settembre alle 20.30: l’ingresso di Nicola Savino è la novità più clamorosa nel palinsesto del canale free di Sky. Ne parliamo con il conduttore, che è al lavoro sul programma per gli ultimi dettagli e volentieri li anticipa a Sorrisi in questa intervista.
Savino, per iniziare tre domande a raffica. La sua decisione epocale di lasciare Mediaset per una nuova avventura è stata dura da prendere? Hanno dovuto corteggiarla? Come si è convinto che fosse la scelta giusta?
«Da quando ho iniziato a fare tv, sogno di accompagnare il pubblico all’ora di cena, perché tradizionalmente è un momento intimo e felice, quando tutta la famiglia è unita. Questa è stata la leva, il motore della mia decisione. Giocando con il nome del canale, Tv8, ho detto che ho deciso in otto secondi. In realtà è stato un travaglio lungo ben otto mesi, con vari abboccamenti e un corteggiamento serrato. Gli ultimi cinque anni a Mediaset, che considero una famiglia, sono stati meravigliosi e ho lasciato mantenendo buoni rapporti in vista di questa nuova sfida alle porte».
Che cosa dobbiamo aspettarci da “100% Italia”? Racconti.
«Gli ingredienti del gioco sono leggerezza e divertimento, ma si imparerà anche qualcosa sugli italiani. Conosceremo meglio noi stessi e le nostre abitudini, i nostri gusti, ciò che pensiamo. Io, venendo dalla radio, amo le classifiche. Stavolta mi affido al meccanismo dei sondaggi. In studio ci sarà un panel di 100 persone, sedute come in un’aula magna dell’università, che si esprimeranno sulle cose più disparate e curiose. E due coppie di concorrenti giocheranno a indovinare preferenze e percentuali, in varie manche. Li abbiamo scelti attraverso una serie di “appelli” su Instagram. Sono molto preparati e molto simpatici, vedrete».
Ci sarà un notaio che controllerà i risultati?
«Non un notaio, ma un esperto statistico, che vidimerà la veridicità dei sondaggi e spiegherà meglio come funzionano. Io interagirò molto con lui, soprattutto quando qualcosa non mi torna perché è incredibile. Per esempio, che lo sport considerato più noioso sia... il calcio!».
Possibile mai?
«Appunto, me lo sono detto pure io! L’esperto spiegherà che dipende dal campione: dato che è rappresentativo della popolazione italiana, contiene la maggioranza di donne, che sono circa il 52%. E nel 48% di uomini, di ogni età, non tutti seguono il calcio. Ecco, non bisogna credere che “il mondo” la pensi come la pensiamo noi».
Ma lei come se la cava? Azzecca le risposte?
«Nelle prime simulazioni che stiamo facendo, mi pare di sì: sono un osso duro».
Quindi non le dispiacerà, se la mettiamo un po’ alla prova...
«Certo che no».
Ok. La parola italiana più conosciuta al mondo è “spaghetti” o “pizza”?
«Pizza».
Giusto. La sua pizza preferita?
«La Margherita».
Questa era troppo facile, vediamo come se la cava con le percentuali. Si sa che gli italiani in vacanza preferiscono il mare. Ma quanti scelgono la montagna: il 30 o il 20 o il 10%?
«Il 19%?».
Meno. Secondo Federalberghi, quest’anno, va al mare il 74,6% dei vacanzieri, in montagna l’11,6% e nelle città d’arte il 5,8%. Lei invece che destinazione ha scelto per le sue ferie?
«Il mare, rientro nel 75% (ride). Ho scelto la Grecia, perché mi piace il cibo, l’accoglienza...».
E com’è andata? Che cosa ha fatto di bello per rilassarsi e divertirsi?
«Niente! Sveglia presto, corsetta mattutina e poi solo spiaggia, sole, un libro o un podcast».
Grande caldo e siccità a parte, che cosa ricorderà per sempre di questa estate 2022?
«La ricorderò come quella del Campionato iniziato prima di Ferragosto. Da ora in poi non si potrà più dire “calcio d’agosto” in senso vagamente dispregiativo».
Da piccolo, in spiaggia, giocava con paletta e secchiello per costruire castelli di sabbia o preferiva stare sempre in “ammollo” con le pinne e la maschera?
«Le buche, le buche! Scavavo fino a trovare l’acqua, a oltranza. E sono andato avanti così fino a un’età avanzata, ho lambito i 13 anni (ride). Nei miei scavi nella sabbia ero mosso dalla curiosità, dal bisogno di sapere, sempre».
Che cosa c’è nel Savino di oggi di quel Nicola bambino?
«Moltissimo. Anche se da adulto sono più equilibrato, ho ancora dei tratti infantili. Per esempio il piacere degli scherzi idioti. Come far prendere gli spaventi urlando di soprassalto: “Buh!”».
Sua moglie Emanuela e sua figlia Matilda amano il suo lato più giocoso oppure ogni tanto la vorrebbero più “serio”?
«Un po’ questo mio lato viene osteggiato in famiglia, ma alla fine mi tengono così come sono perché comunque ridere è la cosa più bella che c’è, no?».
La sua “bambina” ha compiuto 17 anni il 2 agosto. Ci dica: che fase sta attraversando?
«Tosta. Per alcuni versi mia figlia è più matura di me. È una ragazza molto consapevole e sono fiero del fatto che sia una brava persona».
Lei è un papà geloso?
«Più ansioso che geloso, direi. Che abbia un fidanzato me lo auguro, ma ancora non ci sono dentro fino al collo. Magari la gelosia mi verrà tutta insieme, chissà».
Ma sua figlia si confida con lei se c’è qualche batticuore all’orizzonte?
«Di queste cose parla più con la madre, credo che sia normale. Ma abbiamo un rapporto di apertura totale, può dirci tutto».
A casa che cosa dicono del suo passaggio a Tv8?
«Sono contente. Io mi consulto sempre con il mio “gineceo” prima di prendere decisioni importanti. Con mia moglie e con Graziella (Lopedota, ndr), la mia agente».
Approva anche Luce, femmina pure lei, la sua cagnolina?
«Approva eccome, dato che finalmente non tornerò a casa alle due di notte, come dopo “L’isola dei famosi” e la porterò prima a fare l’ultima passeggiata fuori».
Ilary Blasi le ha detto in bocca al lupo per il nuovo inizio?
«Sì, ci sentiamo spesso al telefono. Ma anche con Davide Parenti e il gruppo di “Le iene”. È un po’ come quando lasci la famiglia per fare il periodo di scuola all’estero».
Anche la sua amica Alessia Marcuzzi ha cambiato rete: la vedremo su Rai2 con un programma che si chiama “Boomerissima”. Scherzate mai sulla vostra “anzianità”?
«Lo facciamo sempre: io le do della vecchia e lei dà del vecchissimo a me. Ma la nostra fortuna è che abbiamo sempre le antenne drizzate per le novità. Lei, grazie alla figlia Mia, che ha 10 anni, sa tutto dei “teen idol”, quelli che piacciono agli adolescenti. E anch’io, cosa che mi serve per il mio lavoro a Radio Deejay, grazie a Matilda sono aggiornato sui gusti dei ragazzi più grandi».
Fabio Volo dice che è troppo “vecchio” per i balletti di TikTok.
«Ha ragione, anch’io lo sono. Ho fatto un solo balletto su TikTok, sul profilo di mia figlia. E poi basta».
Eppure a “Le iene” si è mosso in più di una coreografia...
«Mi sono mosso male. Tutto si impara, ci si può allenare con l’intonazione, per esempio, ma se sei scoordinato come me c’è poco da fare...».
In tutta sincerità, non teme di rischiare tanto nel passaggio dai programmi di prima serata con grandi share a un canale che ha una platea più contenuta?
«È come passare dall’esercito a un piccolo commando: c’è un po’ più di agilità e la rete per il suo profilo di freschezza mi somiglia. Il rischio c’è, ma sono pronto!».
È un grande tifoso dell’Inter: farà anche il commentatore nei programmi sul calcio di Sky?
«L’Inter è il mio “bonus”: se c’è lei, non ci sono per nessuno. La uso come scusa: “Stasera usciamo?”, e io rispondo: “No, gioca l’Inter”. Appena si è diffusa la notizia del mio passaggio a Tv8, i giornalisti di Sky Sport hanno iniziato a mandarmi messaggi di complimenti. Non mi precludo nulla, se mi inviteranno a commentare il calcio lo farò con gioia».
In attesa di vederla a “100% Italia” ci dica un vizio e una virtù che sono “100% Savino”?
«Il vizio è leggere il giornale a mezzanotte e guardare le notizie sul telefonino prima di dormire, lo dicono tutti i medici che fa male. La virtù è fare sport tre volte alla settimana: bicicletta, corsa o palestra».
E se dovesse aggiungere uno 0,1% di qualcosa per arrivare alla completa felicità?
«Vorrei un sonno più tranquillo. Ma forse la felicità non dovrebbe essere completa».
Perché?
«Mi viene in mente la canzone di Carmen Consoli e Mario Venuti “Mai come ieri”: “Perché essere felici per una vita intera sarebbe quasi insopportabile”».