Nino Frassica è il direttore di «Novella bella», intervista esclusiva

In questa delirante intervista, Frassica ci presenta un assaggio del suo nuovo libro... "settimanale"

Nino Frassica  Credit: © Pigi Cipelli
17 Maggio 2018 alle 17:02

Noi, che siamo cresciuti con i «nanetti» di Nino Frassica e che oggi lo seguiamo qualsiasi cosa faccia in tv, amiamo la sua comicità surreale e siamo abituati a rotolarci dalle risate per le irresistibili battute a «Che fuori tempo che fa», quando declama le notizie di «Novella Bella». E adesso scoop! Il 22 maggio esce «Novella Bella» (Mondadori), il libro che raccoglie il meglio della testata, frutto della fantasia dell’attore. Un’esilarante antologia di articoli di gossip, biografie inventate, annunci folli, ma anche tanta tv.

Sbirciando in anteprima la copertina, ci siamo accorti che «Novella Bella» non è un settimanale.
«No: ora in tv da Fabio Fazio è un settimanale, perché esce la domenica sera. Ma “Novella Bella” nasce come novennale. All’inizio non c’erano i mezzi, le prime copie erano fotocopie. Piano piano, piano piano, piano piano, è diventato settimanale».

Lei è direttore e vicedirettore.
«Sì, perché quando non ci sono mi sostituisco. Anche psicologicamente, se sono distratto e non ci sono con la testa. È metaforica, la cosa».

Come affronta il doppio incarico?
«Bisogna spaziare a 360 giri».

In redazione quanti siete?
«Praticamente ci sono io, poi io e io».

Voi non fate pettegolezzi, ma gossip. Che differenza c’è?
«Il pettegolezzo è quando si parla male di qualcuno. A volte offende, è negativo. Il gossip è nobile, è informazione su quello che sta succedendo a un vip: con chi sta, con chi non sta. È elegante».

Stupisce la vostra distribuzione incredibile, non solo nelle edicole...
«Ma anche nei supermercati, nelle farmacie, nelle macellerie, nelle distillerie».

C’è pubblicità tra le vostre pagine?
«C’è quello che passa il convento (ride). C’è Santino: salumi, formaggi e impianti a gas. C’è Mimmo: giocattoli, pietre preziose e riparazioni auto».

Imprese familiari, insomma.
«Sì, abbiamo pure due fratelli: Attilio e Paolo Nacchi».

Chi sono?
«Picchiatori su commissione. Hanno pagato e li abbiamo messi».

A questo libro su «Novella Bella» ne seguiranno altri?
«Seicento. Al prossimo turno ci sarà il secondo, fino ad arrivare a 600 libri».

Questo racconta i primi 48 numeri del giornale. Perché?
«Perché finiva il libro. A un certo punto sono finite le pagine».

Qual è il suo numero preferito?
«Il 13».

Come mai?
«Mah, ci sono i 13 apostroli. È il numero perfetto».

Una volta avete allegato al giornale il giallo «Assassinio sull’Orient Express» di Agatha Christie.
«Ma senza le ultime quattro pagine, perché nei gialli, se sai come va a finire, non c’è gusto. Le abbiamo messe nel numero successivo. Strategie di mercato».

Piani per le prossime uscite?
«Daremo nuovi gadget, come l’ammazza-zanzare in 3D: Di lato, Di destra e Di sinistra. Così, con tre pezzi, da qualunque lato scappa la zanzara la acchiappi».

Ogni tanto lanciate dei concorsi?
«Sì, e ne prevediamo altri. Faremo il “Lacrimone d’oro”: partecipano tanti personaggi e i lettori poi scelgono il migliore con il televoto: quello che fa piangere di più vince».

Parliamo delle vostre grandi esclusive. Matrimoni famosi in vista?
«Ogni settimana ne mettiamo uno. Abbiamo avuto Pippo Baudo e Katia Ricciarelli, Maurizio Costanzo e Maria De Filippi. La prossima settimana ci sono Al Bano e Romina».

Fate concorrenza anche a Sorrisi?
«Certo. Tutti i settimanali hanno paura di noi e noi di loro».

Gossip sui personaggi televisivi?
«Tanti. Roberto Giacobbo farà “Detto fatto” e Loredana Lecciso andrà al Tg2».

Chi è il vip più spesso nel mirino?
«Barbara d’Urso, ma perché ha successo, è brava, è la regina del talk show, della tv del dolore. Infatti appoggiamo il suo dolore. Fa «Pomeriggio Cinque», «Domenica Live» e il «Grande Fratello»: si è lamentata perché la mattina non ha nulla. E ha ragione. Non la prendiamo in giro, siamo suoi ammiratori».

Che tipo di lettori avete?
«Il nostro giornale piace alle masse, alle massaie. A Massa Carrara se ne vendono molti, anche nel Massachusetts. Cerchiamo di acchiappare quelli che vanno dal parrucchiere e ci leggono lì. Da giugno usciremo di lunedì: così i parrucchieri sono chiusi e ci possono andare a comprare più comodamente».

Vi apprezzano anche i giovani?
«Sì, bisogna abituarli a questa cultura».

Avete pubblicato i poster di Frate Antonino da Scasazza di «Quelli della notte» e del bravo presentatore di «Indietro tutta»?
«No, per modestia ho sempre cercato di evitare l’autoincensamento».

La sovraesposizione.
«Esatto. Infatti dopo il maresciallo Nino Cecchini di “Don Matteo”, Fra’ Giacinto di “La mafia uccide solo d’estate”, il doppiaggio dei cani nel film “Show dogs”, l’altro film “Uno di famiglia” di Alessio Maria Federici con Neri Marcorè, Lucia Ocone e Pietro Sermonti, il “Programmone” su Rai Radio2, “Che tempo che fa” e ora il libro,  mi fermo. Mi fermo per 18 anni e poi torno».

Il maresciallo Cecchini attualmente è in vacanza. Sotto l’ombrellone leggerà «Novella Bella»?
«Certo, lui lo compra sempre».

Invece Fra’ Giacinto è abbonato?
«No, lui lo ruba. Ma non è un crimine: ha sentito dire che va a ruba e quindi lo fa pure lui. Un equivoco linguistico».

Ma quante copie diffondete?
«Festeggiamo il milione di copie. Invendute».

Cosa organizzerete?
«Un bel falò».

Dica la verità, qual è l’intervista più bella che ha fatto nella vita?
«Quella con Gigi Marzullo (vedi a destra, ndr). È il sogno di ogni attore:  anche quando Robert De Niro è venuto in Italia per girare “Manuale d’amore 3” con il regista Giovanni Veronesi ha detto: “Voglio essere intervistato da Marzullo”».

Anche «Novella Bella» però può vantare tante interviste.
«L’ultima dovevamo farla a Vasco Rossi, ma lui ha perso l’autobus mentre il giornale andava in stampa e quindi non è uscita. Ma le pubblichiamo pure doppie. A Pif & Raf, per esempio. Non sono parenti, solo Pif è parente di Raf».

Quindi «Novella Bella» esiste davvero?
«Sì, esiste. Come il “Cacao Meravigliao” di una volta».

C’è spazio per nuovi giornalisti?
«Logico, cerchiamo collaboratori a 3.000 euro al mese. Ci pagano loro».

E la sede della redazione dov’è?
«In via Federica Panicucci, 29, 30 e 31.

A Galatieri, che un tempo era in provincia di Messina e ora si trova in provincia di Savona, una città di 2.000 abitanti. Dobbiamo essere sempre 2.000. Se c’è qualcuno in più, lo ammazziamo. Il giornale infatti doveva chiamarsi “Novella 2.000”, ma il nome era già occupato e quindi ne abbiamo scelto un altro».

In esclusiva per i nostri lettori un piccolo assaggio del libro

Il libro «Novella bella» esce il 22 maggio nella collana Biblioteca Umoristica di Mondadori (17 euro). Riportiamo un estratto del volume: una carrellata dei contenuti del numero 19 del suo folle settimanale.

«Nel paginone centrale c’è un servizio sulla brava e bella e valida soubrette Flavia Vento che in foto è molto bella e dimostra 10 anni in meno, dal vivo ne dimostra 20 in meno, da vicino 30 in meno e a dieci chilometri di distanza dimostra 18 anni» scrive Nino Frassica.

L’intervista
«Nel 19° numero di “Novella Bella” debuttò Gigi Marzullo, giornalista e intervistatore notturno Rai. Che, non trovando nessun personaggio da intervistare, intervistò me» ricorda Frassica. Ecco qualche stralcio:

MARZULLO: «Nome?».
NINO: «Nino Frassica».
MARZULLO: «Segno zodiacale?».
NINO: «Tamarindo».
MARZULLO: «Hobby preferito?».
NINO: «Grattugiare il formaggio».
MARZULLO: «Sport preferito?».
NINO: «Nascondino».
MARZULLO: «Il suo compagno di banco preferito?».
NINO: «Non era italiano, era di Bangkok. Era il mio compagno di Bangkok preferito».
MARZULLO: «La sua favola preferita?».
NINO: «Ali Babà e i 44 gatti».
MARZULLO: «Cosa potrebbe migliorare la sua vita?».
NINO: «Dammi 5.000 euro».
MARZULLO: «Cinque per cinque?».
NINO: «Novantuno».
MARZULLO: «Can che abbaia?».
NINO: «Non dorme».
MARZULLO: «Chi va con lo zoppo impara…?».
NINO: «A zappare».

I suoi 35 anni di carriera tra show e fiction

Scoperto nel 1983 da Renzo Arbore, che poi lo ha voluto al suo fianco a «Quelli della notte» e «Indietro tutta», Nino Frassica alterna ruoli da inviato e conduttore a quelli da attore. Ora è in tv nelle repliche di «Don Matteo», nei panni di Fra’ Giacinto in «La mafia uccide solo d’estate» e a «Che tempo che fa».

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