La conduttrice ci parla della sua estate, della famiglia, dei quasi 42 anni di carriera e del futuro: «Tornerò in prima serata»
Per realizzare questo servizio, Paola Perego ci ha portato in un posto speciale. Un angolo di paradiso, non distante da Roma, dove il tempo sembra essersi fermato. Siamo infatti nella sua casa di campagna in Sabina (Rieti). «Era una vecchia scuola dell’800, non è enorme ma è molto confortevole. Abbiamo le mucche Highlander, gli asini, le capre. Ti immergi completamente nella natura, c’è anche un orto con le verdure. Qui tiro fuori la mia anima campestre che è emersa soltanto di recente, anche se avevo i nonni contadini e mio padre era falegname».
Cosa la lega a questo posto?
«Degli amici avevano casa in questa zona e ci è piaciuta molto, così abbiamo deciso di prenderne una anche noi. La cosa bella qui è la pace, la gente è accogliente, c’è ancora solidarietà tra vicini. Tutti ci aiutano, ci portano il formaggio, le uova, torni a uno stile di vita semplice e sano».
Trascorre qui le sue vacanze?
«Quando siamo liberi e nei weekend veniamo sempre, e anche adesso, con questo caldo... La sera fa fresco, siamo a 700 metri di altezza. Per ora stiamo qui».
In ferie mantiene sempre un certo stile o “si mette comoda”?
«Sono rigorosamente struccata, con i capelli legati, genere trasandato (ride). L’ultimo dei problemi è vestirmi e quando posso sono scalza, tutto all’insegna del riposo vero».
Quindi la sua vacanza ideale è…
«Formentera venti anni fa! Quando uscivi la mattina con il pareo e il costume, cenavi con i piedi nella sabbia e tornavi a casa alle 11 di sera. Adesso non ci vado più. Cerco posti selvaggi, senza macchine, traffico e l’obbligo di vestirsi in un certo modo. La mia vacanza è molto “easy” (“semplice”, ndr)».
All’insegna del relax totale, o si diletta in qualche attività?
«Smonto casa. Metto mano al guardaroba, sposto quadri, libri. Di uscire con il caldo non se ne parla, quindi sistemo le cose che durante l’anno trascuro o non riesco a fare. E poi leggo tutto quello che non sono riuscita a leggere in inverno».
Le vacanze sono anche l’occasione per ricambiare gli inviti a cena degli amici come Mara Venier?
«Gli inviti li ricambio sempre, ma Mara ama cucinare e non muoversi da casa sua, quindi finisce che si mangia sempre da lei. Mi piace invitare gli amici, ma se cucinano loro oppure ordiniamo da fuori, io non sono brava a cucinare, so fare giusto la pasta al burro».
I bimbi di sua figlia Giulia, Alice di 2 anni e Pietro di 5, vengono a trovarla?
«Sì, certo. A luglio stanno al mare ma appena possono vengono in campagna da noi, in genere all’inizio dell’estate e verso settembre. Mi diverte portarli a vedere gli animali, essendo “di città” non sono abituati. Sono stata con Pietro nel pollaio di un’amica e lui ha provato a dare da mangiare un uovo a una gallina! È bello farli immergere nella natura, andare nell’orto a seminare o a prendere i prodotti».
Un po’ li vizia?
«Sempre! Da quando sono nati. Io sono la nonna e lo devo fare, è il mio compito. Ho già educato, adesso non spetta a me farlo».
In che modo, confessi…
«Qualunque cosa mi chiedano di fare li accontento, come mangiare sul divano guardando i cartoni animati. Sanno però che queste cose si fanno soltanto dalla nonna, mentre a casa loro hanno delle regole da rispettare».
Insomma, ci voleva un po’ di svago dopo un anno difficile dal punto di vista della salute: prima le costole rotte a “Ballando con le stelle”, poi un problema serio al rene...
«Esatto, non è stato un anno semplice. Ho avuto un cancro maligno al rene, ne parlo senza problemi. È stato scoperto in tempo e ho deciso di raccontarlo: è importante ricordare di fare prevenzione, e garantirla gratuitamente a tutti. Mi sono ripresa, non ho dovuto fare terapie e sono sotto controllo».
Guardiamo avanti, allora. Ha progetti per Ferragosto?
«Raggiungerò mia figlia per qualche giorno in Puglia. Lo passerò con i nipotini e la famiglia. Ma subito dopo mi metterò al lavoro perché dal 15 settembre con Simona Ventura torniamo con la quarta edizione di “Citofonare Rai2”».
Direi che fino a questo momento può ritenersi più che soddisfatta della sua creatura...
«Moltissimo. È stata una sfida complicata all’inizio, era una fascia oraria morta da tempo, ci è voluto parecchio per fidelizzare il pubblico. Oggi sono soddisfatta, il programma è diventato un cult, la gente sorride e ce n’è bisogno».
In che cosa le somiglia questo programma, di cui è anche autrice?
«Nella voglia di scherzare e giocare: io adoro travestirmi, cantare. Più mi rendono ridicola e più mi diverto. È il primo programma in cui posso tirare fuori questo aspetto del mio carattere».
Ci saranno novità?
«Le esibizioni avranno una evoluzione, i costumi saranno ancora più folli e ci saranno i duetti impossibili. Il cast invece è tutto confermato».
Tornerà anche a Rai Radio2 con “Touché”. Cosa le dà di diverso la radio rispetto alla televisione?
«La radio ti dà un senso di libertà, pensi di poter dire tutto quello che vuoi, di essere tra amici a chiacchierare, sei più libera nel linguaggio e nell’improvvisazione. È una magia».
Ai palinsesti Rai è stata annunciata anche una sua prima serata, sempre su Rai2. Di che cosa si tratta?
«Sto valutando con i miei autori una serie di format che mi stanno proponendo per il 2025, ci sono cose molto interessanti. Tornare alla prima serata è una soddisfazione, manco da un po’ e mi piacciono le nuove sfide».
In quasi 42 anni di carriera, quali programmi le hanno dato più soddisfazione? E quali non rifarebbe?
«Quelli in cui sono stata conduttrice e autrice li rifarei tutti, anche quando sono andati meno bene, perché in quel momento ci credevo. Ho spaziato tra così tanti generi che ora ho un bagaglio di esperienza importante, da usare nei progetti nuovi».
Per un po’ abbiamo sperato che Mediaset la chiamasse per condurre per la quarta volta “La talpa”...
«“La talpa” è sempre nel mio cuore, ma essendo io un personaggio Rai era scontato che prendessero qualcun altro. La guarderò come spettatrice».
Ci andrebbe come concorrente?
«Non potrei mai, ci sono prove dove bisogna confrontarsi con le proprie paure e superare i propri limiti, e non me la sento. Soffro di vertigini e non vado sui ponti. Per partecipare devi essere una persona molto più coraggiosa di me».
C’è una trasmissione a cui le piacerebbe partecipare?
«In questo momento no, non ci ho pensato, anche perché l’anno prossimo sono piena di impegni. Non ho mai amato la sovraesposizione, credo si sia notato in questi anni. La gente si stanca di vederti sempre in tv».
Sente di chiedere altro alla vita?
«No, sono una miracolata! Partendo da Brugherio (MB) con un papà falegname, lavoro in tv da oltre 41 anni. Un mestiere meraviglioso, che farei anche gratis... e invece mi pagano pure! Ho una famiglia stupenda e questo mi basta. Non bisogna forzare la fortuna».