Paolo Bonolis: «Luca Laurenti e io facciamo di tutto per regalarvi qualche ora di distrazione. Se la tv riesce in questo, vince»

Il presentatore, con l’inseparabile "maestro" è tornato al timone di Avanti un altro! anche la domenica sera

Paolo Bonolis e Luca Laurenti  Credit: © Iwan Palombi
20 Gennaio 2022 alle 08:00

Paolo Bonolis ha appena ricominciato il suo storico show “Avanti un altro!”, tutti i giorni su Canale 5 e anche la domenica nella versione di prima serata: “Avanti un altro! Pure di sera”. E fa il pieno di ascolti grazie alla «arrogante leggerezza», parole sue, del programma.

«Arrogante leggerezza» sembra una contraddizione. Invece lei e tutta la sua squadra, in primis il maestro Luca Laurenti, ci puntate su. Vincendo la scommessa.
«Che devo dire più di così? Grazie».

Ha giocato molto, nelle prime puntate del programma, sull’assenza di novità: «No news is good news», come dicono gli inglesi?
«Nessuna nuova, buona nuova, dice? Più che altro è una questione di sincerità: è lo stesso programma da 11 anni, piace così com’è. Lo affrontiamo con lo stesso spirito di sempre, con l’entusiasmo degli amici che si ritrovano e hanno il gusto di prendersi un po’ per i fondelli, ma sempre nel rispetto reciproco: io non mi sognerei mai di mancare di rispetto né al pubblico a casa, né ai concorrenti in studio, con cui gioco con la consueta ironia, a tratti volutamente esasperata».

Scusi, ma noi poveri giornalisti, che sulle novità ci campiamo, siamo un po’ in crisi. Ci dica almeno qualcosa sui nuovi ingressi nel Salottino...
«Dunque, qualcosina c’è... È arrivato un attore californiano molto simpatico, il primo Thorne di “Beautiful”, e poi c’è Marco Giusti, il critico cinematografico: è un mio caro amico e mi diverto a farmi beffe di lui. Siccome è andato in pensione, gli ho detto: “Perché non vieni da noi, nella raccolta di umido della tv, a guadagnare qualche soldino?”».

Le consiglierà quali film vedere?
«No, lui guarda solo i film zozzi degli Anni 70 (ride): farà domande pungenti su pellicole improbabili dai titoli lunghissimi».

Invece, sulle ultime vicende di “Beautiful” è ferrato?
«Mai vista neanche una puntata! Quando mi hanno detto: “Arriva Clayton Norcross!” pensavo fosse un tennista».

Bonolis, la trovo molto in forma. Le andrebbe di continuare l’intervista seguendo le fasi di “Avanti un altro!”?
«Se proprio devo...».

Se fosse lei il concorrente, come si presenterebbe per dribblare il sarcasmo del conduttore? Ometterebbe certi particolari della sua biografia?
«Direi solo cose non vere, che poi è quello che faccio sempre. E mi inventerei qualche sciocchezza lì per lì, per alleggerire e ridere».

Sarebbe più ferrato nelle domande zoologiche, culinarie, storiche o geografiche?
«Io so tutto! Tutto tranne che di gossip e di tecnologie: con quel tipo di domande cascherei malissimo».

Quale personaggio del Salottino sceglierebbe per sé?
«Non so: la Bomber e il Maestro di rebus mi divertono. oppure la signorina Brasile, in tutto il suo splendore. Ma il mio preferito è Horror, il Dracula nero».

Perché le piace così tanto?
«Perché mi fa impazzire che quando entra in scena e zompetta come un satanasso parte una colonna sonora agghiacciante, “Soul Dracula”, brano Anni 70 degli Hot Blood. Che fa “Nananananà, nananananà, nananananà”. E io vorrei prendere una mazza chiodata per fermare i violini... Una cosa totalmente senza senso, di quelle che piacciono a noi. Noi amiamo dare un senso a ciò che un senso non ce l’ha».

E se invece Miss Claudia dovesse arruolarla nel suo mondo, che appellativo dovrebbe appiopparle?
«Non si deve azzardare: Miss Claudia deve restare al suo posto di arrogante regalità dove l’abbiamo messa, a fare la bella signora che dirige la legione di masnadieri. Che non si permetta (ride)!».

C’è un istante irrinunciabile nella liturgia di “Avanti un altro!”...?
«Quando mi toccano il...?».

Sì: quando i concorrenti “attingono” al suo fondoschiena per attrarre a sé la fortuna. E, se funziona, lei fa un balletto in cui mostra le terga al pubblico. Un gesto da rockstar?
«Certo! La cosa bella è che funziona quasi sempre. Ha una copertura del 90 per cento, come il vaccino Pfizer».

Lei è un uomo fortunato?
«Molto. Nella vita sono stato fortunato. E anche quando lo sono stato meno, ho affrontato la cosa con il sorriso. Sdrammatizzare depotenzia e disattiva i problemi».

Fra le sue grandi fortune c’è stato l’incontro con Luca Laurenti. Trent’anni e passa insieme, un sodalizio professionale più unico che raro. Laurenti è stato definito il suo “fido scudiero”, “l’inseparabile paggio”, il “compagno d’avventura”. Ma per lei Luca chi è?
«Luca è per me come la droga per un tossicodipendente. La scimmia che ho sulla spalla (ride). Scherzo, su. Io non ho un fratello in famiglia, Luca è diventato un fratello per me, gli voglio un mondo di bene, è una persona bellissima, meravigliosa».

Una piccola novità, a ben vedere, su Laurenti c’è: il maestro ha i capelli più lunghi del solito.
«Lui ha il dovere di piacersi, coltiva il suo aspetto nel modo che ritiene opportuno. Talora, però, rabbrividisco».

Qual è il momento più bello dietro le quinte prima o dopo lo show?
«Quando saluto tutti e vado in camerino a leggere “La Gazzetta dello Sport”».

Cosa si augura per questo 2022, appena partito e già con alcune difficoltà dovute alla pandemia?
«Che la gente riscopra la serenità e la fiducia negli altri, che abbiamo perso. Cosa ben più grave della pandemia».

Nel 2022 festeggia il 20° anniversario di matrimonio con Sonia Bruganelli. Sono le “nozze di porcellana”: come le celebrerete?
«Facendo i porcellani, ovvio. Occhio alla vocale, mi raccomando».

Rinnoverà le sue promesse?
«Ma che le devo dire, ancora? La vedo tutti i giorni tra casa e lavoro...».

La guarda anche al “GF Vip”?
«Registro le puntate e poi guardo i momenti in cui parla Sonia, vado avanti con il tasto veloce».

La aspetta sveglio il lunedì e il venerdì, quando torna da Cinecittà?
«Sì, perché si dimentica sempre le chiavi di casa e quindi mi devo alzare di notte per aprirle. Chiacchieriamo cinque minuti e poi ci addormentiamo: uno russa da una parte e una dall’altra».

I vostri figli hanno gusti televisivi simili ai suoi ultimamente?
«Con Davide guardiamo insieme lo sport, con Adele i film con i supereroi. Con Silvia invece nulla: a lei piacciono i programmi dove si litiga».

Nei suoi pensieri c’è un nuovo programma da proporre all’editore in futuro?
«Nei miei pensieri, sì».

Dopo aver pubblicato il libro autobiografico “Perché parlavo da solo” (Rizzoli), le piacerebbe scrivere un romanzo? Magari di fantascienza, un genere che ama.
«Mi piacerebbe farlo con mia figlia Adele, che ha talento: sto leggendo un racconto a puntate che ha scritto per il giornalino della scuola, molto bello».

Chiudiamo con l’attualità: il Parlamento sta per eleggere il nuovo inquilino del Quirinale.
«Si candida di nuovo Giancarlo Magalli o tocca ad Adriana Volpe?».

Se avesse i poteri del Presidente della Repubblica per un giorno, chi nominerebbe senatore a vita?
«Pescherei dal calcio e dalla musica e per meriti nominerei due miei miti: Gigi Riva e Vasco Rossi».

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