Paolo Bonolis: «Qui bisogna che qualcuno scherzi un po’: io ci provo»

Il conduttore di "Avanti un altro!" spiega il successo di un programma spensierato mentre la realtà è cupa e angosciosa

5 Maggio 2022 alle 08:00

Siete preoccupati per la pandemia, la guerra, la crisi economica e gli inesauribili problemi della vita quotidiana? Provate a distrarvi un po’ con una puntata di “Avanti un altro!”, a detta del suo inventore e conduttore potrebbe funzionare. E di sicuro funziona per lui: «Abbiamo tutti bisogno di alleggerire un po’ le nostre vite» dice Paolo Bonolis «e questo show è un “alleggeritore dell’esistenza”. Soprattutto in tempi difficili come questi. Pure io, quando scherzo con i concorrenti, mi sento più sereno».

Così Paolo Bonolis spiega il successo del programma che continua a divertire il pubblico tutti i giorni. In questa stagione il preserale di Canale 5 ha toccato punte di quasi 5 milioni di spettatori, con il 24 per cento di share. E questa stagione ha anche “raddoppiato” con le puntate speciali di “Avanti un altro! Pure di sera”, che torneranno presto con nuovi appuntamenti e nuovi ospiti. E tutto ciò nonostante il game-show abbia già felicemente superato il decennio di vita, rivelandosi un vero “sempreverde”, come sottolinea il suo conduttore...

Bonolis, tra i suoi tanti programmi che ruolo ricopre per lei “Avanti un altro!”?
«Direi la preadolescenza. Cioè, è preadolescente lui, visto che è nato 11 anni fa. Io sono un po’ più maturo, ma amo il suo stile spensierato. Mi rende sereno. E poi ha una caratteristica precisa: è dolcemente irriverente, infrange tutte le regole di comportamento della tv».

A proposito di irriverenza: come è nata la tradizione della “toccatina sul fondoschiena” che molti concorrenti vogliono darle prima di giocare? E soprattutto, è politicamente corretta?
«Quello è un gesto di generosità! Si è sparsa la voce che funziona e io voglio vederli vincere. Per cui non posso sottrarmi».

Mi dice dove trova certi concorrenti così bizzarri?
«Ci pensa SDL2005, la società di mia moglie Sonia Bruganelli. Io non li voglio conoscere prima, me li voglio godere così, freschi, al primo impatto. Ma guardi che sono un fedele campione della popolazione. Noi siamo la Lampedusa dei concorrenti, accogliamo chiunque, non facciamo favoritismi. E nel gruppo trovi quello tutto ordinato e quello bizzarro».

Qualche volta però i concorrenti la fanno anche arrabbiare, vero?
«Mi arrabbio perché vorrei che vincessero. Sono inca...ture di generosità. Tipo quando, nel gioco finale, uno mi dice tre volte “lettere” anziché “poesie”, sbagliando tre volte. E poi dobbiamo ripetere tutte le domande da capo».

È quello il momento più provante?
«Per me è faticosissimo. Quindi anche per il concorrente. Ogni secondo sono soldi persi».

Lì si apprezza anche la sua leggendaria velocità nel parlare.
«Non sono veloce sempre, o mia moglie si lamenterebbe. Sono veloce quando serve. In uno show è importante variare il ritmo».

Parliamo del fido Laurenti: l’abbiamo visto calarsi con la pertica, fare balli tirolesi appeso a testa in giù... ha un programma di allenamento personalizzato?
«Luca ha una flessuosità da supereroe. Me lo hanno chiesto in prestito quelli della Marvel, ma io non glielo do. Certo l’immensa fisicità è compensata da altre carenze. Come con la voce: meraviglioso quando canta, un po’ deprimente quando parla...».

Vi abbiamo anche visti divisi da un separè trasparente e chiudibile all’occasione. Perché?
«Uno dei tanti effetti collaterali della pandemia: serviva a bloccare le infamità virali. Nelle puntate registrate durante il periodo più duro abbiamo dovuto superare mille difficoltà. E così abbiamo trasformato le regole sul distanziamento in una gag. Perché se scherzi sui problemi, è più facile affrontarli».

Nell’edizione serale abbiamo visto tanti ospiti famosi. Con chi si è divertito di più?
«Cristiano Malgioglio, Flavia Vento, Francesco Pannofino, la contessa De Blanck... come faccio a sceglierne uno? Sono tutti amici che vengono con lo spirito giusto: la voglia di giocare e divertirsi. La stessa che abbiamo io e Laurenti. Mi è dispiaciuto solo per Alessandro Cecchi Paone: era il più preparato di tutti ma è stato eliminato subito. Perché anche la fortuna conta. E lui ha rosicato, oh, come ha rosicato...».

Ma allora come deve prepararsi, un suo concorrente?
«Più che sapere devi intuire. Noi diamo diverse risposte possibili e di solito una è così fuori luogo che sbagliare è singolare. Eppure sbagliano lo stesso. Eppoi bisogna avere la gioia di divertirsi e affidarsi alla fortuna. Perché non sempre va bene. Come dicono a Roma: “Quann’a tordi e quann’a grilli”».

E qui apro una parentesi personale. Notata la mia difficoltà nel comprendere il detto e intuite le mie origini lombarde, Bonolis mi spiega il significato relativo alla caccia: “A volte prendi i tordi e a volte prendi i grilli”, e anche come scriverlo lettera per lettera. E si raccomanda: «Non mi faccia fare figure col romanesco, bauscia!». Quindi se ci sono errori si sappia che sono dello scrivente. E ora riprendo l’intervista.

Questo preadolescente che è “Avanti un altro!” continuerà a crescere?
«Un’altra stagione sicuramente ci sarà. Saremo di nuovo in studio a settembre, per tornare in onda a gennaio».

Un’ultima curiosità: quest’anno sua moglie Sonia Bruganelli ha fatto l’opinionista per il “GF Vip” di Alfonso Signorini. L’ha vissuta come concorrenza? Un piccolo tradimento?
«Ma ci mancherebbe altro, Sonia mica deve lavorare solo con me. È una brava produttrice e il “GF” l’ha sempre affascinata. Mia moglie ha per la tv lo stesso amore che prova l’entomologo per il bagarozzo. E pure io!».

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