Prix Italia: tutti i premiati dell’edizione 2023

Tre premi all’Italia, due per la Germania, uno, rispettivamente, per Francia, Australia, Spagna, Polonia, Regno Unito, Giappone, Danimarca

"Esterno notte" di Marco Bellocchio  Credit: © Rai
7 Ottobre 2023 alle 12:25

Con ben tre riconoscimenti alla Rai, è l’Italia il Paese più premiato alla 75ᵃ edizione del Prix Italia, la manifestazione che metteva a confronto 80 broadcaster in rappresentanza di 52 Paesi dei cinque continenti, conclusasi ieri, venerdì 6 ottobre, a Bari. A seguire la Germania, con due premi, mentre uno a testa sono andati a Francia, Australia, Spagna, Polonia, Regno Unito, Giappone e Danimarca.

 La Rai ha infatti ottenuto il maggior numero di riconoscimenti, tra cui anche il “premio dei premi” – ovvero il Premio Speciale in Onore del Presidente della Repubblica – che è andato all’unanimità alla fiction “Esterno notte” di Marco Bellocchio, perché, afferma la Giuria, «rappresenta l'apice dell'eccellenza nella narrazione audiovisiva di oggi, con scrittura e recitazione impeccabili e una regia sublime».

Inoltre nella categoria Digital Fiction è stato premiato “Mare Fuori”, il più grande successo di RaiPlay, «per la sua capacità nell'accorciare le distanze tra i giovani e i media di servizio pubblico, grazie alla sua estrema qualità, proporzionale all'impatto che ha avuto».

Mentre il Premio Speciale Prix Italia-Ifad-Copeam - che completa il palmarès Rai di questa 75ᵃ edizione - è stato assegnato a “Plastica Connection”, di Teresa Paoli, giornalista e film-maker, inviata di “PresaDiretta”. Nella categoria, una menzione speciale va alla Svizzera (SRG-SSR) con “Cuore di Reef” e alla Corea del Sud (KBS) con “L’invasione di Gokseong”.

Inquinamento e sostenibilità sono stati al centro anche di altri lavori. In questo contesto si inserisce il premio YLAB che andato a: “The Rose of the Winds”- per la categoria “Best Media Communication Project. Il YLAB - Best Engineering Project è andato invece a “Sustainable Energy Within the Reach of the Park” sull’utilizzo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. Menzione speciale al lavoro “A New Wind for Sustainability and Safeguarding Agriculture” un progetto che, sia nella concezione che nello sviluppo, unisce la nuova generazione di giovani ingegneri a quella degli agricoltori tradizionali.

Il mondo degli istituti penitenziari, oltre a “Mare Fuori”, è stato raccontato dalla Danimarca (DR) con “Huset - Prigioniero” di Frederik Louis Hviid e Michael Noer, nella categoria Tv-Fiction. E tra i prodotti che riguardano le problematiche giovanili, si è distinta la Spagna (RTVE), categoria Digital Interactive, con “Cómo el machismo marcó nuestra adolescencia - In che modo il sessismo ha plasmato la nostra adolescenza?” di Juan Manuel Cuéllar Bermejo, che affronta un tema importante e ancora attuale utilizzando anche le tecnologie interattive. E dal Giappone (NHK) viene, invece, il racconto delicato sul difficile tema degli stati d’animo di chi pensa al suicidio, con il progetto “The Papageno Project. Stories of Life with Suicidal Feelings -Il Progetto Papageno. Storie di vita con sentimenti suicidi” premiato nella categoria Digital Factual.

Due i lavori che raccontano il coraggio delle donne in lotta contro la violenza, la criminalità organizzata e per il riconoscimento dei propri diritti, entrambi nella sezione “Radio&Podcast”. Si tratta di “Campo” di Friederike Wigger, dalla Germania (ARD), per la categoria Drama,  con protagoniste le “Rastreadoras” un gruppo di donne che cercano i loro cari scomparsi per mano del cartello della droga in Messico; dalla Francia (RADIO FRANCE) viene “Inside Kabul- Dentro Kabul” di Caroline Gillet, un progetto podcast che racconta la condizione delle donne afghane da quando Kabul è caduta in mano ai talebani, per la categoria Documentari e Reportage.

Un lavoro sulla musica e su uno strumento che ha rappresentato una rivoluzione come il sintetizzatore è stato premiato nella categoria Radio&Podcast Musica: si tratta di “Fairlight CMI: il suono che non avete mai sentito” di James Vyver, presentato dall’Australia (ABC). Per restare in tema di arti, nella categoria TV Performing Arts è ancora la Germania (ARD) a ricevere un premio con “Cunningham” di Alla Kovgan, che riporta in vita le leggendarie coreografie di Merce Cunningham con il supporto della tecnologia 3D. 

Dalla Polonia (TVP), per un ritratto speciale dell’infanzia, nella categoria Tv Documentario, il riconoscimento a “Pisklaki- Gli scriccioli” di Lidia Duda. Un film in bianco e nero che è un viaggio nel mondo della compassione, del senso dell’umorismo e della forza di carattere dei bambini. Sul tema infanzia un riconoscimento anche al Regno Unito (CH4), con “Children of the Taliban” che riceve il Premio Speciale Signis.

Infine, il Premio Signis assegna una menzione speciale all’ungherese (MTVA) “Te ugrasz, én elkaplak! -Se salti ti prendo” che affronta il dramma dei rifugiati in Ungheria dalla guerra in Ucraina.

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