Professione opinionista: quelli che hanno un parere su ogni cosa

Oggi i talk show ospitano esperti “tuttologi” che parlano di gossip, ecologia, diete...

Tina Cipollari, Cristiano Malgioglio e Roberta Bruzzone
24 Maggio 2019 alle 15:57

Siamo un Paese di santi, poeti, navigatori e... opinionisti. C’è quello che analizza l’attualità politica, quello che dice la sua sui vegani, quello che discute di crimini e misfatti, quello che ne sa di Tav come di Var, quello che fa di necessità un gossip. Il fenomeno si è ingigantito a tal punto che tutti gli “opinionisti” parlano di tutto, talora autocitandosi e passando di talk show in talk show, sempre con una...opinione bella pronta.

Ma è mai possibile esprimere pareri su qualsiasi cosa? O ciò equivale a non averne nessuno?

Per toglierci questo dubbio abbiamo interpellato Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia, docente di Analisi della pubblica opinione all’Università Cattolica di Milano, sondaggista di riferimento di molti giornali e della trasmissione “Di Martedì” in onda su La7. Inoltre ha coordinato per 18 edizioni le giurie e le votazioni del Festival di Sanremo, e ora ha pubblicato un nuovo libro, “La Penisola che non c’è”.

Nel quale Pagnoncelli spiega innanzitutto cosa è un’opinione secondo la definizione dell’enciclopedia Treccani: «È la convinzione che le persone si formano su specifici fatti, fenomeni o manifestazioni, quando, in assenza di precisi elementi di certezza, si propone una propria interpretazione che si ritiene esatta». In pratica, specifica Pagnoncelli, «l’opinione è una versione personale delle cose, cui ci si affida come se fosse realtà. Peccato che la percezione comune di un fenomeno e la sua reale portata non coincidano quasi mai alla prova dei fatti». Per esempio, molti pensano che incidenti d’auto, furti e sbarchi di emigranti siano in aumento, ma dati alla mano la verità è che diminuiscono. Il punto è che le opinioni si formano anche grazie ai media, tv in testa.

«Oggi, più che del tema di cui si tratta, si entra nel merito di simpatie e antipatie» fa notare Pagnoncelli. «Il meccanismo è aggravato dall’affermarsi dei social network e si chiama “omofilia”: ci fidiamo di chi ci somiglia, di chi ha le nostre stesse opinioni. Aderiamo al pensiero di qualcuno se ci piace, non lo ascoltiamo se non ci troviamo in sintonia. Gli opinionisti hanno capito come funziona e non smussano i toni, anzi li esasperano per crearsi un personaggio e dividere il pubblico in fazioni di “tifosi”. Ma il consenso non è proporzionale agli ascolti televisivi: alcuni picchi dell’Auditel nel momento in cui nei programmi intervengono opinionisti “provocatori” possono essere causati dalla curiosità, non dall’essere d’accordo con loro».

Una volta c’erano gli “opinion leader”: «Erano più influenti, ma su meno argomenti: quelli su cui avevano una competenza riconosciuta» osserva Pagnoncelli. «Ora si ha meno voglia di ascoltare pareri tecnici, espressi magari con un linguaggio didattico che appare superbo. A volte, addirittura, si boicottano esperti universalmente riconosciuti, come il dottor Roberto Burioni in tema di vaccini. Certi opinionisti si vantano persino di sbagliare i congiuntivi! E si spiattella in tv anche ciò che potrebbe rimanere privato. Parlando senza ritegno di cose su cui una volta si taceva per pudore e su cui noi ricercatori avevamo difficoltà a fare sondaggi, come per esempio la procreazione assistita».
Per fortuna, conclude Pagnoncelli, le opinioni sono cicliche e quindi: «Arriverà il momento in cui dopo tanta esibizione tornerà la discrezione».

C’è anche chi ha il “posto fisso” per esprimere giudizi

Tina Cipollari
Cosa sarebbe “Uomini e donne”, senza gli interventi burrascosi di Tina? L’opinionista bionda non le manda a dire a nessuno: tronisti, corteggiatori e pubblico. Il suo motto: «No, Maria: io esco» è un classico, una frase cult della tv.

Cristiano Malgioglio
Autore di canzoni indimenticabili, ha inciso da poco “Dolceamaro”, in cui duetta con Barbara d’Urso, che l’ha voluto come opinionista-star al “Grande Fratello”. A chi non gli piace dice: «Tesoro, fatti aiutare!».

Roberta Bruzzone
Dice che «Al male non ci si abitua mai». Psicologa forense, è diventata famosa con il ruolo di consulente della difesa di Michele Misseri nelle indagini sul delitto di Avetrana. E come commentatrice fissa a “Ballando con le stelle” mantiene il piglio da criminologa.

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