“Uh la la la, Uh la la la, Uh la la la la”, “Cento! Cento!”, “Gira la ruota! Gira la ruota!”. Basta accennare a queste sigle o claim che subito balzano alla mente programmi rimasti nella storia. Quiz che in qualche modo fanno parte del nostro dna catodico, sfondo dei nostri pomeriggi o delle nostre serate.
A farla da padroni sono l’indimenticato Mike Bongiorno che di quiz ne ha condotti davvero tantissimi, restando l’icona de “La ruota della fortuna", Gerry Scotti con “Passaparola”, Carlo Conti, lanciato da “In bocca al lupo” ed Enrico Papi che, oltre a “Sarabanda”, ha macinato game show.
A suon di ruote girate, caselle con vocali, lune nere e prezzi giusti ci siamo appassionati ai giochi del piccolo schermo che ci divertivano e coinvolgevano, condotti da personaggi come Pippo Baudo, Milly Carlucci, Mara Venier, Paolo Bonolis, Alessandro Cecchi Paone, Gigi Sabani, Fabrizio Frizzi, Amadeus, Iva Zanicchi, Raimondo Vianello e Rosanna Lambertucci, giusto per citarne alcuni.
Abbiamo deciso di stilare una lista delle dieci trasmissioni che ci piacerebbe rivedere, magari aggiornate, sotto forma di reboot o di remake. Forse qualche titolo dovrebbe fare un restyling massiccio, ma altri sarebbero perfetti anche oggi.
Ok, il prezzo è giusto
Questo game show Mediaset (andato in onda dal 21 dicembre 1983 al 13 aprile 2001) è la versione nostrana di “The Price is Right” ed è legato indissolubilmente a Iva Zanicchi, conduttrice dal 1987 al 2000. Prima di lei, dal 1983 al 1986, era Gigi Sabani a tenere le redini del gioco a premi che, nel corso degli anni, è passato su tutte e tre le reti del Biscione: su Italia 1 (dal 1987 al 1988), su Rete 4 (fino al 1996), su Canale 5 e poi nuovamente su Rete 4. Oltre all’aquila di Ligonchio il programma è stato condotto anche da Emanuela Folliero e Maria Teresa Ruta. Tra i tanti segmenti della trasmissione, gli elementi più iconici erano la voce inconfondibile che chiamava i concorrenti e descriveva i premi. E il momento della ruota, accompagnato dalle (famosissime) urla del pubblico che si sgolava dicendo “Cento! Cento!”.
La ruota della fortuna
La versione italica del quiz a stelle e strisce “Wheel of Fortune”, (ancora on air sul canale NBC) ha debuttato su Odeon TV nel lontano 19 ottobre 1987. Al timone c’era Augusto Mondella aka Casti. Due anni più tardi, il 5 marzo 1989 arriva su Mediaset con Mike Bongiorno, pronto a fare il padrone di casa per 14 anni prima su Canale5 e, dal 1996 al 2003, su Rete4. Dal 10 dicembre 2007 al 19 giugno 2009, passa a Italia 1 sotto la guida di Enrico Papi e Victoria Silvstedt, valletta anche dell’edizione francese. Molte delle ragazze che giravano le caselle con le vocali e le consonanti hanno avuto una bella carriera nello showbiz: da Ylenia Carrisi, primogenita di Al Bano e Romina Power (che tutti – ahimè – ricordiamo perché misteriosamente scomparsa a New Orleans) a Paola Barale (diventata conduttrice di “Buona Domenica” con Maurizio Costanzo), fino ad Antonella Elia e Miriana Trevisan (protagoniste di diversi reality show).
Passaparola
Dopo il flop del “Superboll” di Fiorello, dall’11 gennaio 1999 arrivò il preserale in onda su Canale 5 condotto da Gerry Scotti (e per un periodo anche da Claudio Lippi) con Alessia Mancini. Nato anche per contrastare la corazzata “In bocca al lupo!” di Carlo Conti, in breve tempo è diventato un cult della tv. La ruota finale, poi, appassionava tantissimi telespettatori che cercavano di indovinare le parole misteriose. Una versione spagnola del format tratto dal britannico “The Alphabet Game”, in onda su BBC One, è stata trasmessa su Antena 3 e, successivamente, su Telecinco. Vallette del programma le celeberrime Letterine, alcune delle quali diventate star di oggi come Silvia Toffanin e Ilary Blasi, Michela Coppa che ha accompagnato Davide Mengacci in “Ricette all’Italiana”. E Caterina Murino, tra i più bei volti italiani del cinema (anche d’Oltralpe).
Il gioco dei nove
Dal 1988 arriva sul piccolo schermo uno dei quiz più divertenti di Canale 5, ispirato al format americano “Hollywood Squares”. Il programma è stato lanciato dall’ironia e la verve di Raimondo Vianello, per poi passare alla simpatia famigliare di Gerry Scotti. Qualche tempo dopo, nel 2004, è stato affidato a Enrico Papi come show preserale di Italia 1. Il game è il semplicissimo tris, ma in ogni casella del tabellone (chiamato “condominio”) ci sono vip che pongono domande ai concorrenti. Vince chi, appunto, fa prima tris in orizzontale, verticale o diagonale. Nelle prime edizioni alcune ospiti fissi: Francesco Salvi, Roberto Gervaso, Andrea Giordana e Amanda Lear. Con l’arrivo di Gerry Scotti i loro posti sono stati occupati, invece, da Teo Teocoli, Gene Gnocchi, Sergio Vastano, Maria Amelia Monti e Luca Laurenti.
Bigodini
Conosciuto per il sottotitolo “Il gioco che non fa una piega“, “Bigodini” è stato uno spassoso quiz sul gossip condotto da Max Novaresi (ora autore di successo) con la partecipazione di Francesca Zanni e Michela Andreozzi. La scenografia, ispirata al salone di un parrucchiere, ospitava una sfida a suon di domande pettegole. Partito nell’aprile del 2000 nella fascia oraria del pranzo (dalle 13:00 alle 13:45) il game show ha traslocato, nel periodo estivo, dalle 20:00 alle 20:40, al posto di “Sarabanda”.
Doppio slalom
In principio fu “Blockbusters” e andava in onda sulla NBC. Poi arrivò anche da noi col titolo “Doppio slalom”. Cos’era? Un quiz dedicato ai ragazzi dai 14 ai 18 anni, in onda su Canale 5 dal 1985 al 1990. Presentato da Corrado Tedeschi e, per un breve periodo, anche da Paolo Bonolis. Il gioco pomeridiano era basato sulla velocità. E vedeva due squadre, una composta da un singolo e una da una coppia, sfidarsi con un tabellone ad alveare che non permetteva il pareggio.
Luna Park
«Io son la Zingara che fa le carte, e dalle carte dipende la sorte. Tu con me ribaltarla potrai ma con la Luna Nera sono guai». Chi non ricorda il motivetto della zingara all’interno del celeberrimo “Luna Park”? Questo game show aveva la particolarità di essere condotto da un presentatore o una presentatrice diversi ogni giorno. I volti Rai più famosi dell’epoca sono (quasi) tutti passati per quel preserale: da Pippo Baudo a Fabrizio Frizzi, da Milly Carlucci a Mara Venier, da Giancarlo Magalli a Carlo Conti fino a Paolo Bonolis, Rosanna Lambertucci e Anna Falchi. Da quell’idea, partorita quando Super Pippo era direttore artistico della tv pubblica, arrivarono prime serate e lo spin off “La Zingara” con Cloris Brosca e i vari conduttori che si alternavano nell’access prime time dell’ammiraglia Rai. Il gioco con la Luna Nera divenne itinerante e vedeva, al fianco della Brosca, il presentatore bolognese Giorgio Comaschi. La Brosca è presenza fissa di “Citofonare Rai2” condotto da Paola Perego e Simona Ventura.
Genius
Il campionato dei piccoli geni, dagli 11 ai 13 anni, è stato “arbitrato” da Alessandro Cecchi Paone (su Italia 1) prima e da Mike Bongiorno su Rete 4 poi. Ispirato dallo statunitense “Who Is the Smartest Kid in America?”, regalava borse di studio e partì come programma di prime time. Visto il successo, fu riproposto nel daytime al posto della “Ruota della fortuna”.
Azzardo
Idea totalmente italiana esportata anche in Francia con il titolo “Tout vu tout lu” su France2. Fu uno dei due format testati da Rai1 per sostituire “Quiz show”. Le domande vertevano su news curiose e d'attualità. Il vincitore doveva leggere e ricordare le notizie uscite nelle ultime 48 ore su giornali e tg. Andò in onda d’estate con Amadeus come timoniere e poi, l’anno successivo, con Carlo Conti a fare da padrone di casa. L’altro quiz sperimentale provato dalla Rai era “L’eredità” diventato un must dell’ammiraglia. “Azzardo” non è, comunque, scomparso, ma è passato a Mediaset prima con una versione presentata da Alessandro Cecchi Paone. E poi con una affidata a Daniele Bossari su Italia 1.
In bocca al lupo!
Jocelyn e Carlo Conti? Accoppiata vincente. Il game show consacra il conduttore toscano, già subentrato ad Alessandro Greco in “Colorado”, quando riuscì a salvare in extremis il preserale. Fu quindi promosso come presentatore di “In bocca al lupo!” contro Fiorello e il suo “Superboll” (che tra l’altro aveva scelto lo stesso titolo del programma concorrente). Miscelava sapientemente personaggi, giochi e momenti di intrattenimento: anche qui c'era la zingara Cloris Brosca, il corpo di ballo, le cantanti, ma anche il seguitissimo gioco dello Zodiaco che lanciò l’astrologo Paolo Fox. Risultato? Un successo pazzesco da oltre il 35% di share.
L'intitolazione dello storico “Studio 7” del centro produttivo di Cologno Monzese e una programmazione speciale, in programma il 6 e il 7 settembre, interamente dedicata al re del quiz