A “Le Iene” si abbattono i pregiudizi usando le parole

Il programma chiude la stagione il 25 maggio dopo aver ospitato alcuni toccanti monologhi su tanti e diversi temi

Teo Mammucari e Belen Rodriguez
25 Maggio 2022 alle 14:16

Davide Parenti, l’inventore delle “Iene”, è il supervisore di tutto quello che va in onda. Approva servizi, inviati, conduttori e anche i monologhi. Sì, i monologhi. Hanno cominciato a recitarli le conduttrici che in autunno hanno affiancato, una a puntata, Nicola Savino in studio. Quindi da febbraio al 25 maggio, ultima puntata della stagione condotta da Teo Mammucari e Belen Rodriguez, i monologhi sono ripresi con alcuni ospiti che di sera in sera raccontano qualcosa che li riguarda. Per esempio: lo scrittore Jonathan Bazzi ha parlato della sua balbuzie mentre il cantante Fabri Fibra si è rivolto agli “hater”, gli odiatori sui social.

Com’è nata l’idea? Spiega Parenti: «All’inizio avevamo la necessità di presentare le nostre conduttrici a rotazione, e quale occasione migliore che chiedere loro di farci un brevissimo discorso». Poi i “discorsi” si sono moltiplicati. «Perché sono belli, brevi e intensi come un colpo di fulmine, e portano nel programma temi e persone che lo arricchiscono». Sulla scelta di ospiti e temi «non c’è una regola: a volte guida il tema, e allora cerchiamo chi possa essere illuminante e autorevole, a volte troviamo persone che magari vengono per cantare un pezzo e hanno anche l’urgenza di dire qualcosa. È sempre un piacere occuparsi di una breve comunicazione verbale, ma è sempre difficile far stare un discorso complesso in meno di due minuti». Tant’è che a volte si “sfora”. Il cantautore Michele Bravi, che aveva un monologo sulla necessità dell’ascolto («Per questo ci hanno fatto due orecchie e una bocca sola»), ha ampiamente superato il tempo limite. «Avevamo il dubbio che potesse essere lungo, ma ci siamo presi il rischio e il suo monologo ha avuto un grande successo».

E se Davide Parenti dovesse “monologare” che tema sceglierebbe? Nessun dubbio: «Racconterei come siamo riusciti a tenere in piedi la baracca delle “Iene” per 25 anni, e quanto è stato bello farlo». Qui sotto vi proponiamo alcuni estratti dei monologhi che abbiamo ascoltato a “Le iene”.

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