Abbiamo una notizia per voi: il Tg5 è donna!

Le «ragazze terribili» di Canale 5 entrano ogni giorno nelle nostre case con un sorriso, ma sono tostissime

In posa solo per Sorrisi la squadra delle conduttrici nello studio del Tg5  Credit: © Iwan
2 Aprile 2018 alle 09:30

La redazione del Tg5 è un enorme spazio aperto dai soffitti altissimi negli studi del Palatino a Roma. Se si passa tra le scrivanie si sentono le voci dei giornalisti che, davanti al computer, «doppiano» con cuffia e microfono il servizio che stanno preparando.

Economia e rossetti

Ma tra un’intervista a un politico, un approfondimento di economia e un aggiornamento di cronaca, si sente: «Come è andato il compito di latino?». O ancora: «Prendi le mie gocce drenanti» e «Posso rubarti il rossetto?». Già, perché la redazione del Tg5 è quasi tutta al femminile. E noi abbiamo curiosato dietro le quinte del telegiornale diretto da Clemente J. Mimun.

Il primo turno è alle 6

C’è chi stamattina si è svegliata alle 4 perché ha fatto il «turno alba», quello che comincia alle 6. Chi invece fa il «turno C», quello centrale, che termina con il tg delle 20, e chi invece deve coprire l’edizione della notte (che a seconda delle sere va in onda tra l’1 e le 2). C’è chi colleziona rossetti rigorosamente rossi e chi non resiste al richiamo della mozzarella di bufala. C’è una campionessa di paddle (una sorta di «mini tennis»: è la numero 15 della classifica italiana), chi ogni mattina, dopo aver accompagnato il figlio a scuola, fa un’ora di boxe e di corsa e chi prima di andare in onda fa yoga o ripete un mantra.

«Quel look non è nuovo»

Quanto al look, c’è chi preferisce usare i propri abiti, chi invece si affida alle costumiste. Le giacche vanno per la maggiore, ma anche gli abitini semplici e le camicie sono gettonati. La maggior parte di loro vestirebbe solo di bianco e di nero ma si fa convincere a «osare» con il colore. Sono bandite le fantasie, il verde e il marrone, colori non «telegenici». «Non c’è una regola su quanto tempo debba passare per riproporre in onda un capo già indossato» spiega Francesca Cantini. «Ma una volta ho messo la stessa giacca a distanza di due settimane e i telespettatori hanno scritto per farlo notare...». In borsa quasi tutte hanno una spazzola e una trousse con i trucchi base. Sono donne, prima di tutto!

Regola n° 1: niente gobbi

La parola d’ordine è semplicità: lo stile è naturale, mai ingessato, e il linguaggio è diretto. Il «gobbo», ovvero il monitor da cui leggere i testi, non si è mai usato: la regola la mise Enrico Mentana, fondatore del Tg5 nel 1992: «Siamo giornalisti, non lettori» ripeteva.

Le giornaliste del Tg5 (da sinistra a destra nella foto in alto)

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