La redazione del Tg5 è un enorme spazio aperto dai soffitti altissimi negli studi del Palatino a Roma. Se si passa tra le scrivanie si sentono le voci dei giornalisti che, davanti al computer, «doppiano» con cuffia e microfono il servizio che stanno preparando.
Economia e rossetti
Ma tra un’intervista a un politico, un approfondimento di economia e un aggiornamento di cronaca, si sente: «Come è andato il compito di latino?». O ancora: «Prendi le mie gocce drenanti» e «Posso rubarti il rossetto?». Già, perché la redazione del Tg5 è quasi tutta al femminile. E noi abbiamo curiosato dietro le quinte del telegiornale diretto da Clemente J. Mimun.
Il primo turno è alle 6
C’è chi stamattina si è svegliata alle 4 perché ha fatto il «turno alba», quello che comincia alle 6. Chi invece fa il «turno C», quello centrale, che termina con il tg delle 20, e chi invece deve coprire l’edizione della notte (che a seconda delle sere va in onda tra l’1 e le 2). C’è chi colleziona rossetti rigorosamente rossi e chi non resiste al richiamo della mozzarella di bufala. C’è una campionessa di paddle (una sorta di «mini tennis»: è la numero 15 della classifica italiana), chi ogni mattina, dopo aver accompagnato il figlio a scuola, fa un’ora di boxe e di corsa e chi prima di andare in onda fa yoga o ripete un mantra.
«Quel look non è nuovo»
Quanto al look, c’è chi preferisce usare i propri abiti, chi invece si affida alle costumiste. Le giacche vanno per la maggiore, ma anche gli abitini semplici e le camicie sono gettonati. La maggior parte di loro vestirebbe solo di bianco e di nero ma si fa convincere a «osare» con il colore. Sono bandite le fantasie, il verde e il marrone, colori non «telegenici». «Non c’è una regola su quanto tempo debba passare per riproporre in onda un capo già indossato» spiega Francesca Cantini. «Ma una volta ho messo la stessa giacca a distanza di due settimane e i telespettatori hanno scritto per farlo notare...». In borsa quasi tutte hanno una spazzola e una trousse con i trucchi base. Sono donne, prima di tutto!
Regola n° 1: niente gobbi
La parola d’ordine è semplicità: lo stile è naturale, mai ingessato, e il linguaggio è diretto. Il «gobbo», ovvero il monitor da cui leggere i testi, non si è mai usato: la regola la mise Enrico Mentana, fondatore del Tg5 nel 1992: «Siamo giornalisti, non lettori» ripeteva.
Le giornaliste del Tg5 (da sinistra a destra nella foto in alto)
costanza calabrese
Nata in Belgio, ha 38 anni e una bimba di 2. Non va mai in onda senza avere con sé la penna di suo padre Pietro Calabrese, compianto direttore di «Panorama» e «La Gazzetta dello sport». «Io sono un maschiaccio: non mi trucco e lo shopping non mi appassiona. Il mio stile è... “casuale”».
francesca cenci
«Sono l’ultima arrivata al Tg5» dice Francesca, 41 anni, nella squadra dal novembre 2016. Ha due figli, Francesco di 9 anni e Filippo di 20 mesi, e di sé dice: «Sembro perfettina, invece so essere autoironica». Nella sua borsa non mancano mai spazzola, rossetto e fard.
cristina bianchino
Si occupa di spettacoli, ha 49 anni ed è nata a Roma. «Prima di andare in onda mangio una caramella balsamica» racconta. La sua passione è il trekking e in borsa tiene un rosario che le ha regalato un amico regista. Ha il terrore degli insetti e non sa resistere alla pizza margherita.
elena guarnieri
Nata a Milano, ha 50 anni e da dieci è al Tg5. «Prima di andare in onda scuoto i capelli a testa in giù come Raffaella Carrà» dice ridendo. Tutte le mattine porta il figlio a scuola e poi fa un’ora di boxe, corsa e pesi. «Amo cucinare e la mia specialità è il risotto con la salamella mantovana» spiega.
paola rivetta
È a Mediaset dal 1989, ha 55 anni, è stata a lungo vaticanista e oggi, oltre a condurre, fa parte del coordinamento centrale del Tg5. Ha un figlio di 15 anni, battezzato da papa Giovanni Paolo II nella Cappella Sistina: «Un’emozione unica» dice. L’estate scorsa ha fatto il Cammino di Santiago.
cesara buonamici
Cesara, 61 anni, di Fiesole (FI), è tra i pionieri: il Tg5 è nato con lei, Enrico Mentana, Clemente J. Mimun, Lamberto Sposini, Emilio Carelli e Cristina Parodi. «Che galoppata fin qui!» commenta. Il suo vezzo? Il rossetto rosso. «Colleziono stoffe, tappeti e scialli da tutto il mondo».
simona branchetti
Nata a Meldola, in provincia di Forlì, Simona ha 41 anni e da 10 è al Tg5. In onda ha sempre una penna blu in mano: «Se non è blu non va bene» ride. «Sono “malata” di dolci siciliani e fosse per me vestirei sempre solo di bianco e di nero. Gli abiti colorati mi mettono a disagio».
barbara pedri
Caporedattore esteri, Barbara ha 56 anni ed è al Tg5 dalla fondazione. Ha due gemelli di 18 anni e ama sciare: «Sono arrivata 3a in Gigante Ai Campionati italiani giornalisti sciatori». Nella sua borsa c’è tutto: trucchi, quattro paia di occhiali, acqua, una mela, bollette, una sciarpa e uno smanicato...
Susanna galeazzi
Ha 40 anni, è figlia del telecronista Giampiero Galeazzi e mamma di Greta, 10 mesi. Definisce il suo stile alla conduzione «swing», molto dinamico: «Proprio non riesco a stare ferma» spiega. Colleziona quaderni d’epoca, dipinge e prima di andare in onda recita un mantra.
francesca cantini
Fiorentina, 39 anni, è al Tg5 da otto. Va in onda sempre con la penna che le hanno regalato i suoi due figli. Francesca è una sportiva: «Dedico un’ora e mezza al giorno al paddle, uno sport che ho scoperto facendo un servizio per il tg». Al momento è la n° 15 in Italia.
«In vacanza mangio tardi e me la prendo comoda» spiega la conduttrice, vera stacanovista, per più di 700 ore in onda nella passata stagione tra “Forum”, “Stasera Italia” e “Lo sportello di Forum”
La giornalista dell’edizione delle 20 si racconta in esclusiva a Sorrisi. «In questo periodo cerco di comunicare le notizie al pubblico con più calore» spiega la conduttrice