Il giornalista di Sky è tornato in onda con “Calciomercato - L’originale” in una versione “casalinga”
Sono passate sei settimane da quel 9 marzo, data del posticipo della 26a giornata di Serie A. In campo Sassuolo e Brescia, con gli emiliani che vinsero 3 a 0. Da quel momento si è chiuso il sipario sul campionato e ancora oggi il futuro del pallone è incerto. Si giocherà in estate? Tutto sarà annullato? Verrà congelata la classifica? Tante domande, nessuna risposta… Ma in assenza del calcio giocato, c’è quello parlato. Infatti su Sky Sport 24, Alessandro Bonan, assieme a Gianluca Di Marzio e Marco Bucciantini, è tornato con il suo programma “Calciomercato - L’originale”.
Alessandro, tutto però, rigorosamente, in versione casalinga…
«È strano lavorare così, ma credo fosse importante che oggi Sky riportasse in tv un marchio riconosciuto come quello di “Calciomercato”. È comunque un modo per sperimentare un linguaggio diverso dal solito».
Anche perché, siamo sinceri, di notizie di calciomercato in questo periodo, ce ne sono poche.
«Noi non abbiamo mai raccontato storielle e neanche ora lo facciamo. Per questo, più che sull’attualità puntiamo sui personaggi. Parliamo, sì, di calcio, ma anche di musica, libri, ricordi. Un po’ di tutto insomma».
Come realizzate la trasmissione?
«Registriamo a mezzogiorno del lunedì, del mercoledì e del venerdì, che poi sono gli stessi giorni della messa in onda. Il programma lo facciamo in sei persone. In video ci siamo io, Gianluca e Marco, ma abbiamo il supporto del collega Guido Barucco, del montatore Giovanni Cintoli e del regista Roberto Montoli. Usiamo i telefonini come fossero macchine da presa: vengono gestiti dagli studi di Sky attraverso un’applicazione».
Lei va in onda dal soggiorno di casa. Come si trova?
«Tutto sommato bene. Il telefonino è montato su una piantana, con una luce di fianco per illuminarmi meglio. Sono praticamente attaccato alla finestra, perché è il punto dove il segnale wi-fi è più potente. Ed è fondamentale avere una buona connessione Internet».
Sua moglie Federica e sua figlia Martina come hanno preso questa novità?
«Inizialmente erano confinate in un’altra ala della casa. Poi ci siamo organizzati: chiudono una porta e, se serve, riescono a passare senza farsi vedere».
Tornando al calcio, secondo lei ricomincerà la Serie A?
«So che posso sembrare banale, ma dobbiamo attenerci a quello che diranno gli esperti. Non bisogna avventurarsi in scelte azzardate. Spero si possa tornare in campo a giugno e luglio».
Si sta studiando la possibilità di avere un calciomercato aperto dall’estate fino a dicembre…
«Significherebbe che siamo tornati alla normalità. Però, è anche vero che per noi arriverebbe un superlavoro (ride)».
Il 10 aprile è stato il suo compleanno, come ha festeggiato con la famiglia?
«Un po’ di videochiamate con mio padre e i miei fratelli: mi manca il loro abbraccio. E poi Davide, un amico che ha un ristorante di pesce, ci ha preparato un menu speciale».
E nel tempo libero cosa fa?
«Sto lavorando a una nuova sigla di “Calciomercato”. Mi piacerebbe coinvolgere anche quattro o cinque cantanti famosi e poi devolvere gli incassi in beneficenza per le persone che ci stanno aiutando in questi giorni».