«Alessandro Borghese - 4 Ristoranti», torna con 8 nuove puntate estive della sua trasmissione di successo. La formula è sempre la stessa: 4 ristoranti di una determinata zona geografica si mettono in gara per poter stabilire quale sia il migliore dopo una sfida a colpi di location, menu, servizio e conto.
Ma, guardando la trasmissione, quante volte vi siete chiesti come vengano scelti i ristoranti, se i concorrenti litighino tra loro o chi paghi il conto? Abbiamo raccolto le domande più ricorrenti sulla trasmissione e Alessandro ha risposto a ognuna di esse.
1. Come vengono scelti i 4 ristoranti?
«Prima una squadra di autori esce a fare un sopralluogo: oltre al posto giusto e all’ambiente, viene preso in considerazione anche il padrone di casa, deve avere carattere o qualcosa da raccontare, avere voglia di mettersi in gioco. Anche io, essendo uno degli autori, dico la mia nella scelta dei ristoranti».
2. In quanto tempo si svolgono le 4 cene?
«Filmiamo 4 cene in 4 giorni consecutivi. Fra arrivo e partenza nel luogo prescelto i giorni salgono a 5-6. Poi ci vuole 1 mese per montare ogni puntata. Per fortuna una segretaria di edizione fa la scaletta con i punti salienti di ogni giornata di riprese».
3. Il conto chi lo paga?
«La produzione. Quando abbiamo inventato il format, abbiamo messo dei paletti, tipo scegliere sempre dei vini “accessibili” (dai 12 ai 35 euro) e alla fine dire qual è il vino scelto dato che influisce sul conto. In questo modo anche il telespettatore si fa un’idea di cosa può bere (e spendere)».
4. Chi controlla il conto?
«Verifichiamo sempre l’esattezza delle voci, se qualcuno ha voluto fare il furbetto o se ha fatto uno sconto, se il coperto c’è o se è stato tolto. Spesso lo faccio controllare ai quattro commensali e loro spulciano il conto dall’inizio alla fine».
5. La cosa peggiore trovata in un’ispezione in cucina?
«Ne ho trovate veramente tante... Dalla coltivazione di muffa su degli affettati in una pizzeria alle vaschette di olio di recupero con sopra i funghi. La maggior parte delle volte le griglie non vengono pulite da secoli e le cappe sono un disastro».
6. Si è mai rifiutato di mangiare qualcosa?
«Io non commento il cibo, non è il mio ruolo in questo programma. Assaggio sempre tutto, anche quando non voglio e anche quando non ho fame. Ma... è uno sporco mestiere e qualcuno lo deve fare!».
7. Che cosa avviene dentro il pulmino che trasporta i ristoratori?
«Si sentono parolacce e discussioni animate e io devo riportare l’ordine dicendo che comunque vada è sempre un gioco che porterà beneficio a tutti. Solo alla fine, al “tavolo del confronto”, si scoprono le carte. Lì c’è chi non accetta i voti degli altri: se le danno di santa ragione... verbalmente».
8. Agli altri tavoli chi si siede?
«Gli altri commensali sono avventori che chiediamo al ristoratore di invitare. Di solito giriamo durante il giorno di chiusura del ristorante».
«Vogliamo diventare l’alternativa ad altre guide gastronomiche. Per questo dall’inizio della stagione abbiamo inviato il nostro “bollino“ a tutti i ristoranti che hanno partecipato al programma. Il vincitore si merita un bollino più grosso. Stiamo pensando di realizzare in futuro un libro-guida».