Alessia Marcuzzi: «Vi racconto l’importanza di essere “Boomerissima”»

La conduttrice torna su Rai2 con la gara-show tra generazioni. Peccato che lei sia un arbitro tutt’altro che imparziale…

30 Ottobre 2023 alle 08:36

Chi non ha mai sbuffato sentendo quel commento che generalmente parte con le parole «Ai miei tempi, però…»? Dalla scorsa stagione televisiva, però, l’elogio dei bei tempi andati ha trovato un’energia nuova e positiva. La pura nostalgia è stata spazzata via da un sano spirito di competizione tra più giovani e meno giovani. Merito di “Boomerissima”, il varietà che mette contro i vip della generazione dei Boomer (nati negli anni del boom economico, tra il 1946 e il 1964) e quelli della Generazione Y (termine coniato dalla rivista americana “Ad Age”), ovvero i Millennial. La sfida di “Boomerissima” si riapre martedì 31 ottobre, ancora su Rai2, e naturalmente ancora con Alessia Marcuzzi alla guida dello show. «Ma lo studio sarà nuovo e bellissimo, ancora più ricco di riferimenti agli Anni 80 e 90» spiega Alessia. «Per esempio, ho voluto farci costruire una copia dell’appartamento di “Friends”: sarà un po’ più piccolo di quello che si vedeva nella serie, ma è davvero identico, e ci servirà per accogliere gli ospiti e per momenti di gioco e scenette».

Alessia, lei è nata nel 1972, quindi appartiene alla Generazione X (dal titolo di un romanzo di Douglas Coupland), quella tra i Boomer e i Millennial: cosa invidia a quelle generazioni?
«In realtà io mi sento una Boomer. Lo capisco da tante cose, a partire, per esempio, dal mio rapporto con la tecnologia. Ho dei social che funzionano bene e che gestisco completamente da sola, ma uso il telefonino con un dito solo… I computer, poi, si rompono appena mi vedono: non ho ancora capito se sono le cose elettroniche che hanno un problema con me, o io con loro…».

Cosa invidia ai Millennial?
«L’energia e l’apertura mentale: non si fanno problemi con niente, possono fare e sperimentare di tutto».

Immagino che questa libertà sia ciò che regalerebbe alle generazioni dopo i Millennial, quelle dei suoi figli Tommaso (nato nella Generazione Z, quella dopo la Y) e Mia, che oggi hanno 22 e 12 anni…
«Devo ammettere, invece, che il comportamento della mia generazione con i figli è incredibile: li controlliamo costantemente. Io verifico sempre dove sono grazie al telefonino e infatti ogni tanto me lo fanno notare: “Mamma, i nonni non sapevano mai dov’eri, eppure sei sopravvissuta!”. Hanno ragione: noi avevamo meno libertà, meno possibilità, eppure nessuno ci controllava. Pensi che per non svegliarsi, mia madre a un certo punto aveva costruito un marchingegno per farmi bere il latte di notte!».

I Boomer hanno vissuto in diretta gli “anni d’oro” della nostra televisione. Tra i loro spettacoli di culto, lei quale vorrebbe poter rifare?
«“Milleluci” con Mina e Raffaella Carrà: il solo fatto che nel 1974 ci fossero due donne a condurre uno show di prima serata era già singolare. Raffa e Mina erano avanti!».

In “Boomerissima”, del resto, l’abbiamo scoperta non solo conduttrice, ma anche ballerina…
«Anche questo l’ho voluto io. Ho chiamato Luca Tommassini e gli ho detto: “Voglio fare questo programma con te, perché mi devi far ballare”. È stato felicissimo di accettare la sfida. A modo suo, però: alzando sempre l’asticella. Sono arrivata a piangere in sala prove… Però c’era lì Luca che mi diceva: “Non m’interessa se piangi: tu ce la devi fare!”. Lui fa così».

Che cos’è che l’ha fatta piangere?
«Mi è capitato con alcune coreografie ispirate a Michael Jackson: mi mettono in difficoltà totale. Però quando mi sono rivista in trasmissione, ho capito che sono stati dei numeri che mi sono riusciti molto bene, e il pianto è diventato di gioia».

Ballerina, ma non cantante…
«La mia voce non mi consente di arrivare ad alcun tipo di nota che possa essere interessante. Andate a rivedervi Cameron Diaz che fa il karaoke nel film “Il matrimonio del mio migliore amico”: io sono su quella strada lì».

Insomma, nel suo “Milleluci”, lei sarebbe Raffaella, non certo Mina. Chi vorrebbe al suo fianco?
«Scelta difficile, ho troppe amiche… In questo momento, però, direi Antonella Clerici. Non è una cantante, è vero, ma sarà la super ospite della prima puntata di “Boomerissima” e ci vedrete fare un bel po’ di cose insieme».

Torniamo alla sfida tra generazioni e capovolgiamo la prospettiva: secondo lei, chi o che cosa c’è in Italia che mette d’accordo tutti?
«Come personaggio direi Fiorello. Come evento, il Festival di Sanremo: dai, non c’è persona che non si piazzi sul divano per seguirlo. E poi sarò banale, ma come oggetto direi il cellulare. Oh, ce l’ha anche la mia nonna Carmelina, detta Mela, e tra pochi giorni fa 100 anni!».

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