Andrea Offredi, il postino di C’è posta per te che ha stregato tutti

Tra i più importanti segreti del programma c’è la bravura dei postini, il primo ponte di collegamento tra chi invia e chi riceve l’invito di Maria De Filippi. Di loro sappiamo e vediamo pochissimo, ma la loro presenza è fondamentale

Andrea Offredi è postino di “C'è posta per te” da marzo 2018
25 Gennaio 2019 alle 09:15

Il segreto del successo di “C’è posta per te” non è uno: sono tanti, così tanti che nessuno è mai riuscito a scoprirli.

Tra i più importanti c’è la bravura dei postini, il primo ponte di collegamento tra chi invia e chi riceve l’invito di Maria De Filippi. Di loro sappiamo e vediamo pochissimo, ma la loro presenza è fondamentale.

L’ultimo arrivato nel programma in ordine di tempo è Andrea Offredi, volto noto non solo ai fan di “Uomini e donne” come tronista ma anche a chi apprezza il calcio, visto che è stato fino al 2011 un bravo portiere arrivato anche in Serie B. «Bravo ero bravo, peccato mi facessero giocare pochissimo!» dice. Per questo motivo, ha poi deciso di abbandonare il pallone.

Figlio dei proprietari di una storica discoteca in provincia di Bergamo, il “Club 994” di Cologno al Serio, Andrea non ha voluto seguire le loro orme: quando ha smesso di parare rigori, ha iniziato quasi per caso a lavorare nella moda. «Ero così arrabbiato per quella delusione calcistica che avrei fatto qualsiasi cosa» dice «ma il destino, come in molte occasioni della mia vita, è stato generoso con me».

Forte della preparazione atletica, della sua altezza (tocca il metro e 90) e di un bel sorriso, negli anni ha lavorato per grandi marchi di abbigliamento, tra sfilate e pubblicità. In coda all’ultima edizione del 2018 è arrivata la sua grande occasione in tv: lavorare al fianco di Maria De Filippi.

Andrea, mi dica, com’è diventato postino?
«È stato un bellissimo fulmine a ciel sereno. Ho fatto un provino con la produzione nel quale facevo finta di consegnare la posta e pochi giorni dopo ero in viaggio con la mia bicicletta. Sto imparando strada facendo, letteralmente».

Qual è la cosa più difficile del suo ruolo?
«Arrivare al momento giusto, con l’atteggiamento e il sorriso giusto. Non possiamo sbagliare, non ci possono essere secondi tentativi. Dobbiamo catturare con le telecamere la sorpresa di chi riceve la nostra visita e non c’è niente di preparato. Devo dire che mi è andata sempre bene».

Davvero?
«A parte una volta che ho fatto una consegna pedalando sotto la grandine, non ho avuto altri problemi finora. “C’è posta per te” è il programma più popolare della tv italiana, tutti oggi sanno chi siamo e perché suoniamo al loro citofono».

Cosa succede poi in studio?
«C’è una cosa che non si vede in tv, quando Maria racconta la storia. Lì è la prima volta che noi postini scopriamo il motivo per cui coloro che siamo andati a cercare sono in trasmissione. Rimango dietro le quinte, con uno schermo davanti, immerso nel buio».

Aspetta il momento giusto per entrare?
«Più che altro non riesco a trattenere le lacrime».

Riesce poi a parlare con loro?
«Mai prima. Ma dopo la fine della storia alcune volte è capitato. In fondo è quello che vorrebbe fare ogni spettatore. Siamo così catturati dal loro vissuto da sentirci vicinissimi alle loro emozioni».

A chi farebbe una sorpresa in studio?
«Alla mia nonna Franca, che di fatto mi ha cresciuto. Pedalando penso a quando mi portava da scuola a casa sul telaio della sua bici».

Sua nonna è felice di vederla “pedalare” in tv?
«Purtroppo non sta bene da parecchio tempo, avrei voluto gioisse per questo mio traguardo, ma non è più in grado di capirci».

Mi dispiace tanto.
«Lei è da sempre affezionatissima ai programmi di Maria. In qualche modo, so che è orgogliosa di me e questo mi basta».

Quali sono i personaggi famosi che le piacerebbe incontrare in studio?
«Ho un’altra passione, oltre alla moda e al calcio: vedere film. Potrei impazzire di gioia se incontrassi il mio idolo Gianluigi Buffon e l’attore Bradley Cooper».

Sogna di fare cinema?
«Le dico la verità, no. Quello che faccio oggi è bellissimo e mi basta, tra l’altro non sono mai stato un uomo alla ricerca della popolarità a tutti i costi. Mi faccio conquistare dalle esperienze adrenaliniche che comportano una sfida».

Essere postino per Maria De Filippi lo è?
«Assolutamente sì. Non ho mai fatto niente nella vita che mi mettesse così tanto alla prova fisicamente e mentalmente, soprattutto a livello emotivo. Quando una storia finisce con un lieto fine, sento di aver dato il mio piccolo contributo per qualcosa che cambia davvero la vita delle persone».

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