Fra un tuffo al mare e un viaggio in Normandia si prepara a un autunno da star del sabato sera su Raiuno. «In vacanza sto leggendo libri su Enzo Tortora e con mia figlia guardo le vecchie puntate del programma» racconta la conduttrice
«Sto facendo una full immersion», un’immersione totale in un classico della storia della tv: «Portobello». Antonella Clerici raccoglie con gioia la nuova sfida che la vedrà impegnata nella prima serata del sabato di Raiuno dal 27 ottobre: «Dedicherò tutta l’estate a questo progetto» spiega. La conduttrice ha accettato l’incarico dopo 18 anni passati al timone di «La prova del cuoco». E mentre pare ormai certo l’ingresso nel cast della vedova di Fabrizio Frizzi, Carlotta Mantovan, nel ruolo che fu dell’indossatrice Renée Longarini a fianco di Enzo Tortora come coordinatrice delle telefoniste e assistente di studio, Antonella continua a studiare, studiare, studiare...
Antonella, come si sta preparando?
«Sto leggendo tutti i libri usciti su Tortora, sto guardando con mia figlia Maelle le videocassette disponibili con le puntate di “Portobello”. Non tutte sono reperibili, a parte quelle che Raiplay ha messo online tempo fa. Ma io ho chiesto aiuto a un autore, Francesco Valitutti, un grande storico della tv che firma anche “Techetechete’”. Lui sa tutto e colleziona persino i cimeli, i giocattoli...».
I riflettori sono puntati sulla sua versione di «Portobello» che affronterà la concorrenza di Maria De Filippi. Come sarà?
«Sarà molto fedele all’originale, nei limiti del possibile. Vorrei ripercorrerne la storia, le rubriche, la sigla, la scene... Del resto, se si va a toccare un mostro sacro si deve fare così: all’epoca “Portobello” raggiunse 28 milioni di spettatori. Per chi se lo ricorda, bisogna lasciarlo com’era; per chi non se lo ricorda, invece, occorre trovare la chiave più moderna per adattarlo all’era dei telefonini e dei social».
La Rai di una volta era diversa?
«Beh, una volta c’era sicuramente molta più libertà. Il venerdì sera, nel mercatino di “Portobello” chi cercava qualcosa poteva lasciare addirittura il numero di telefono di casa sua in diretta. Oggi sarebbe impensabile».
C’era anche chi trovava l’amore, in diretta.
«Con la mitica rubrica “Fiori d’arancio”, certo. Anche quella naturalmente sarà mantenuta assieme alle altre (“A.A.A. Vendesi-Cercasi”, “Dove sei?”, “Offresi talenti”, ndr)».
Il «Centralone» che ha lanciato tante stelle della tv, da Federica Panicucci a Paola Ferrari, sarà rinnovato totalmente?
«Magari non si vedranno le cornette dei telefoni come una volta, le telefoniste metteranno gli auricolari».
Nel promo dello show indossa colori sgargianti. Ha pensato al look?
«Sì, ma è una sorpresa. Ho tutta l’estate per ragionare sui dettagli e per prepararmi. Fisicamente, ma soprattutto mentalmente. La testa è importante: era dai tempi del Festival di Sanremo che non mi concentravo tanto su un unico progetto, oltretutto così impegnativo».
Pratica qualche forma di meditazione per «svuotare la mente»?
«No, quelle robe lì mi irritano. Io ho bisogno di buttar fuori energie, perché ne ho tante. La corsa è il miglior modo per scaricarmi. Anche leggera, sul tapis roulant. Ma in passato sono stata una mezzofondista, ho fatto le gare fino ai campionati regionali. Sono una che “arriva alla lunga”, io» (ride).
Se non sbaglio nella prossima stagione televisiva si farà in quattro...
«Sì, oltre a “Portobello” condurrò “Sanremo young”, il Telethon e un nuovo progetto che è ancora in fase di valutazione: quattro puntate tra aprile e maggio, in prime time. Uno show sulla falsariga di “Tutti pazzi per la tele”, ecco. Ma per il momento diamo la precedenza a “Portobello”».
Il pappagallo prima di tutto: avete già trovato il nuovo Portobello?
«Stiamo ancora facendo i casting. Per me finora il pappagallo era un animale sconosciuto. Invece con i provini ho scoperto un sacco di cose interessanti».
Per esempio?
«Che i pappagalli vivono tantissimo e si affezionano molto al padrone, e arrivano persino a spennarsi e a lasciarsi morire quando il padrone non c’è più. E poi sono gelosi degli altri animali, insomma sono davvero egocentrici».
Chissà se il pennuto scelto come protagonista andrà d’accordo con Argo, il suo cucciolone.
«Ah... il nostro cagnone! In realtà è di Vittorio (Garrone, ndr), il mio compagno. Quando c’è lui, si accuccia e diventa uno schiavo ai suoi piedi. Quando lui non c’è, si accontenta di me e Maelle».
Di recente avete preso casa in Piemonte, ma «Portobello» andrà in onda da Milano.
«Sì, come nell’edizione originale. Trasmetteremo dagli studi Rai di via Mecenate (gli stessi del programma di Fabio Fazio “Che tempo che fa”, ndr)».
Che effetto le fa tornare nella città che ha lasciato negli Anni 90?
«Per me è un ritorno a casa. A Milano ero tornata anche per condurre il gala di Expo, nel 2015, e l’avevo trovata trasformata, con tutta quella zona nuova, bellissima, intorno a piazza Gae Aulenti. La trovo una città moderna, mi piace. Ma a Roma sarò eternamente grata non solo perché è la città eterna, ma anche perché la mia carriera ha preso il volo lì e lì è nata mia figlia. Sarà sempre nel mio cuore».
Invece in vacanza dove andrà?
«Passerò qualche giorno al mare e dopo andrò in Normandia, perché amo il freddo e amo circondarmi di silenzio: quello è il posto ideale».
A Elisa Isoardi, che raccoglie la sua eredità a «La prova del cuoco», che cosa augura?
«Tutto il bene possibile, lo dico sinceramente. Sono felice che ci sia un ricambio generazionale».
E che cosa le consiglia?
«Di non voltarsi indietro, ma di guardare avanti e fare la sua, di trasmissione. Solo così vincerà. Le ho detto anche che la trovo dimagrita e che dovrebbe mangiare un po’ di più perché a “La prova del cuoco” la vogliono più in carne. Ma gliel’ho fatto notare da “mamma”: sono grande ormai e posso permettermelo. C’è chi, invecchiando, nei confronti delle colleghe più giovani peggiora. Io invece sono migliorata, come carattere e come tutto. E riconosco che anch’io alla sua età ero affamata e assetata di fare bene il mio lavoro».
Volete partecipare e provare a far parlare il pappagallo? I casting sono aperti
Antonella Clerici ha pubblicato su Instagram il promo che annuncia il ritorno in tv di «Portobello», dal 27 ottobre il sabato sera su Raiuno, nel trentennale dalla scomparsa del grande Enzo Tortora. La conduttrice si presenta circondata da pappagalli su asticelle di legno e in sottofondo si sentono le note della storica sigla di apertura del programma, scritta e suonata da Lino Patruno. Intanto, mentre è partita la caccia al pennuto che sarà scelto come il nuovo Portobello, si aprono i casting per i concorrenti: «State cercando la vostra anima gemella? Avete un’invenzione davvero geniale? Volete ritrovare una persona che non vedete da tanto tempo? Cercate o vendete qualcosa di unico? Avete un talento che può essere utile agli altri?». Se volete candidarvi (e provare a far parlare il pappagallo), chiamate il numero di telefono 02.36.56.56.21 o compilate il modulo sul sito della casa di produzione: www.magnoliatv.it/cas/portobello-casting.