Antonino Cannavacciuolo torna con le sue “Cucine da Incubo”

Da domenica 2 aprile su Sky e su Now

31 Marzo 2023 alle 15:16

Sta tornando… per fare tappa nelle cucine dei ristoranti italiani e trovarne le pecche. Da domenica 2 aprile ripartono su Sky e in streaming su Now le missioni impossibili di Antonino Cannavacciuolo con “Cucine da incubo”. Per sei settimane, alle 21,15 Cannavacciuolo, acclamato chef da 7 Stelle Michelin (di cui tre per il suo ristorante Villa Crespi) e dalle grandi capacità imprenditoriali, ma anche personaggio tv molto apprezzato dal pubblico, riparte per questa nuova avventura mettendo a disposizione tutta la sua esperienza da cuoco e da ristoratore nelle cucine e nelle sale dei locali dove regnano liti, improvvisazione e cattiva gestione. Ristoranti che altrimenti rischierebbero la chiusura.

Il programma, infatti, si divide in varie fasi, con lo chef che inizialmente analizza la situazione per poi iniziare ad intervenire. Dapprima Cannavacciuolo ispeziona il ristorante nel suo aspetto estetico (arredamento e insegne) ed igienico (sala e cucina) e focalizzandosi sulla qualità delle portate proposte dopodiché osserva il comportamento dello staff durante il servizio per individuare i problemi di organizzazione presenti. Ed è proprio in  quel momento che lo chef comincia a dire la sua suggerendo il restyling del locale e in alcuni casi della cucina, compresa la scelta dei piatti. Dopo questi interventi, lo staff sarà poi pronto a ricominciare: con la passione per la ripartenza e la forza dei consigli ricevuti da Cannavacciuolo, ma anche con la fondamentale consapevolezza degli errori passati, tutte le persone al lavoro in sala e cucina potranno tornare al lavoro, riaprendo le porte alla clientela.

«Grazie ai programmi tv come questo e in generale sulla cucina, il livello di qualità di tutto quello che viene servito a tavola si è notevolmente elevato. Oggi il cliente è diventato più esigente. Ormai non gli sfugge più niente» spiega Chef Cannavacciuolo nel corso della presentazione alla stampa di “Cucine da Incubo” (show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy). «Io sono fortunato perché quando vado a mangiare nei ristoranti, la maggior parte dei quali gestiti da amici e colleghi, mi trattano benissimo. Sono “raccomandato”» scherza il padrone di casa di “Cucine da Incubo” che “visiterà” i ristoranti di Casalbeltrame (Novara), Grottaferrata (Roma), Misilmeri   (Palermo), Cologno Monzese (Milano), Colle Val d’Elsa (Siena), Bogliasco (Genova) e Porto Cesareo (Lecce). Il programma è l’adattamento italiano del famosissimo format internazionale “Kitchen Nightmares”, format creato da Optomen Television Ltd e licenziato da All3Media International Limited.

LA “CUCINA DA INCUBO” DELL’EPISODIO 1

‘L CIVEL – Casalbeltrame (Novara)

A Casalbeltrame, comune di meno di mille abitanti in provincia di Novara, c’è il ristorante a conduzione  familiare ‘L Civel che rischia di chiudere  per una diatriba iniziata tra i fornelli e sconfinata tra le mura di casa. ‘L Civel viene rilevato da Giovanna e Paolo nel 2007 con l’idea di essere un progetto di famiglia e un investimento per il futuro delle loro tre figlie Melissa, Stefania e Micaela. Tutte e tre iniziano a lavorare nel ristorante, ma le cose non vanno come sperato: Stefania, diplomata all’alberghiero, comincia a lavorare nella cucina col compagno chef ma lui, dopo un po’, abbandona il ristorante, così lei decide di non lavorarci più a tempo pieno; anche Melissa e Micaela hanno presto cercato un altro impiego per avere un po’ di respiro dalla famiglia. Il problema maggiore, infatti, sembra essere il rapporto con la madre Giovanna, che ritiene di essere l’unica a mandare avanti il ristorante. Giovanna però è stanca, ha perso le speranze, non accetta consigli e sfoga la sua frustrazione sui suoi familiari. Così le figlie e la nipote Rossella, che aiuta in sala, fanno​ fronte comune, convinte che, se avessero più spazio nella gestione e nella cucina, potrebbero far svoltare ‘L Civel . In tutto questo, il papà Paolo sembra non voler prendere posizione, preferendo invece   subire passivamente la situazione. Per motivazioni diverse, ecco che tutti richiedono l’intervento dello Chef Antonino Cannavacciuolo. E tutti sono anche d’accordo su una cosa: nella famiglia de ‘L Civel  le cose non possono andare avanti così.

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