I conduttori del varietà domenicale di Antonio Ricci si raccontano
La nuova edizione di "Paperissima sprint", il varietà domenicale di Antonio Ricci, è partita con una grande novità: accanto a Roberta Lanfranchi e al Gabibbo, ha debuttato il mago Antonio Casanova.
Possiamo quindi dire che è un’edizione magica...
Antonio: «Assolutamente sì, perché ho Roberta accanto!».
Roberta: «Uh! Sarà magica dal momento in cui Antonio riuscirà a dire “sì” alle mie richieste di fargli da assistente».
Antonio: «Ci vuole predisposizione fisica e mentale, ma penso non manchino. Tentiamo!».
Roberta: «Io non ho paura di nulla».
Antonio: «Allora considero la candidatura ufficiale, al limite resterò da solo con il Gabibbo (ride). Cercherò di duplicare Roberta, ce ne fossero colleghe come lei. Sono in un ruolo nuovo e devo solo imparare. In questo caso sono io l’assistente e lei la “master magician”».
Roberta: «Io però contesto la moltiplicazione della Lanfranchi: una a mio marito basta e avanza!».
È la prima volta che lavorate assieme?
Roberta: «No, ma mai a così stretto contatto».
Antonio, felice di questa nuova avventura?
Antonio: «Ancora non ci credo. E anche le mie bimbe (Matilde di 7 anni e Nora di 5, ndr) faticavano a crederci quando l’hanno saputo! Tra l’altro, in questi giorni sono arrivate due vere papere per fare dei numeri di illusionismo che le bimbe vorrebbero chiamare Carlotta e Camilla».
Roberta, per lei è il settimo anno. Nessuna crisi?
Roberta: «Figuriamoci, quando Antonio Ricci mi chiama, sono entusiasta! Primo perché è un’attestazione di stima, ricambiata, e poi perché succede sempre qualcosa di nuovo».
Antonio: «Una scoperta al giorno, così deve essere con la magia. Aspettatevi l’inaspettato».
Ma voi, di papere, ne fate tante?
Roberta: «Sono distratta, vado a sbattere di continuo, ho sempre un livido da qualche parte. Sono molto goffa, faccio papere quotidianamente».
Antonio: «Grazie alle papere ho costruito un mondo, perché mi facevano capire dove sbagliavo. Sperimentando si commettono errori».
La più strana?
Roberta: «Il mio primo bacio. Avevo 15 anni, all’oratorio, il ragazzo dei miei sogni finalmente si decide, e io rimango così stordita da quel bacio a stampo che non vedo un tronco dietro di me e faccio una caduta clamorosa nel fango. Ancora oggi ricordo la sua espressione...».
Antonio: «Durante uno spettacolo, inizio a spiegare come funzionava la scatola della predizione, dentro la quale c’era un cilindro con un foglio con la previsione di quello che mi avrebbe raccontato una persona del pubblico. Ma mi accorgo che un assistente si sbraccia dietro le quinte: aveva la capsula di vetro in mano! Ci eravamo scordati di inserirla».
Invece, le papere altrui che vi fanno più ridere?
Roberta: «La gente che cade. So che sono una pessima persona (ride), ma non resisto. In particolare alle facce che si fanno dopo la caduta».
Antonio: «A me fanno impazzire quelle degli animali. Io ho due cocker spaniel, Dante e Beatrice. E lui, che è ancora cucciolo, non ha ancora capito che abbiamo delle vetrate in casa, che a volte centra in pieno, povero».
Qual è secondo voi la magia di questo programma?
Roberta: «Che riunisce tutta la famiglia. Dai bambini fino a bisnonni, sono tutti sul divano davanti alla tv».
Antonio: «La magia di un programma è quando rimane pulito, come il Carosello dei nostri tempi. È lo show della domenica sera».
E il “trucco” per fare ridere il pubblico?
Roberta: «Sorridere noi per primi: fare vedere che sei coinvolto è un buonissimo biglietto da visita».
Antonio: «Vale pure per la magia, se non mi stupissi io per primo di quello che faccio, non comunicherei niente al pubblico. Quando eseguo un’illusione, io mi diverto e ringrazio il cielo di poterlo fare. Citando Pablo Neruda: “Il tuo riso è un’onda d’argento repentina”».