“In arte Mina”, la storia di un mito

Pino Strabioli conduce lo speciale sulla cantante. In onda lunedì 22 aprile su Raitre alle ore 21.20

Mina nello show "Ieri e oggi" del 1969
18 Aprile 2019 alle 09:05

Sono passati più di 40 anni dal suo ultimo concerto alla Bussola di Marina di Pietrasanta (Lucca), ma il suo mito non è stato scalfito dal tempo. E a lei, la più grande voce della canzone italiana, Raitre dedica lo speciale "In arte Mina", in onda lunedì 22 alle 21.20 e condotto da Pino Strabioli.

Pino, ci racconti come si svolgerà la serata.
«Dopo il successo dello speciale su Patty Pravo trasmesso lo scorso anno ci tenevo a raccontare la vita e la carriera di questa regina della musica. Ho sottoposto l’idea a Massimiliano Pani, il figlio di Mina, che l’ha subito appoggiata. Durante la serata avremo il contributo di immagini di repertorio della Rai e di numerosi ospiti».

Ci anticipi qualche nome.
«Interverrà Mauro Belletti, il fotografo storico di Mina, assieme ad alcuni artisti che hanno collaborato con lei, come Fiorello, Giorgia, Giuliano Sangiorgi e Mondo Marcio. E con Barbara Alberti parleremo di come questa straordinaria artista abbia anche influito sulle mode e i costumi».

In che modo lo ha fatto?
«Nell’immaginario, soprattutto femminile, ha anticipato i tempi. Oltre a essere stata la prima a indossare la minigonna, ha difeso il suo amore con un uomo sposato, Corrado Pani. Senza contare i contenuti delle sue canzoni. Brani come Grande grande grande erano estremamente forti. E sono ancora attualissimi».

Secondo lei perché ha abbandonato le scene?
«Probabilmente per la sua voglia di normalità e anonimato. E poi Mina era la stella dei grandi show di Antonello Falqui, da Milleluci a Studio Uno, che già nel 1978, quando si è ritirata, non esistevano più. Lei, invece, seppur nell’ombra continua a esserci. Incide dischi, collabora con i giovani, è conosciuta ovunque, è stata una voce amata da artisti come Liza Minnelli e Frank Sinatra. Insomma, da ferma fa il giro del mondo».

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