Benedetta Parodi ci anticipa le novità della prossima stagione di «Bake off»

Si trova a Forte dei Marmi per registrare un’esterna del programma che vedremo dal 7 settembre su Real Time e mentre si rilassa in spiaggia, ci anticipa qualche dettaglio

Benedetta Parodi nella nuova cornice del programma di Real Time, l’incantevole Villa Bagatti Valsecchi, una magione ottocentesca non lontana da Monza  Credit: © Daniele Cruciani @Cromoagency
7 Giugno 2018 alle 12:41

Benedetta Parodi si trova a Forte dei Marmi per registrare un’esterna di «Bake off» che vedremo dal 7 settembre su Real Time, e mentre si rilassa in spiaggia e ci anticipa qualche dettaglio del programma, inizia a piovere. Un po’ di riposo se lo meriterebbe: «Sono in giro da marzo e finiremo le riprese a fine giugno. E allora sì che mi prenderò una vacanza: è stato un anno intenso, ho sofferto tanto a stare lontana da casa».

Però a settembre la rivedremo tra gli aspiranti pasticcieri di «Bake off».
«Intanto avremo una nuova “casa”: saremo a Villa Bagatti Valsecchi a Varedo, vicino a Monza. Ogni anno troviamo un tema. Quest’anno è il gusto della tradizione, il ritorno al “vecchio stile”. Dopo aver girato il mondo e sperimentato, chiederemo ai concorrenti di fare preparazioni tradizionali e dolci italiani».

È vero che ci sarà anche una striscia quotidiana?
«Sono anni che ci speravo. È un programma bello e amato che meritava un “rimando” giornaliero. Anche perché i contenuti si prestano. Accompagneremo i telespettatori con i tutorial dei giudici e i racconti di quello che è successo nella puntata. Io sarò il filo conduttore, farò i lanci e le presentazioni».

A proposito di giudici, se volesse paragonarli a dei dolci quali sarebbero?
«Knam è la Foresta nera, un dolce impegnativo, di impatto, anche un po’ severo quando lo vedi con tutto quel Pan di Spagna al cioccolato, ma poi si rivela dolcissimo, proprio come Ernst, che è generoso e ironico. Damiano Carrara lo paragono invece a una torta americana: colorata ma con una base molto solida. Lui è  un gran lavoratore, non delude mai. Clelia d’Onofrio è una Charlotte: raffinata, piena di sfaccettature dal gusto unico».

Lei, invece?
«Una torta di mele! Facile, buona ma anche elegante, se la si cucina bene».

Nel numero scorso abbiamo intervistato sua mamma, che ci ha detto di averle trasmesso il senso della cucina pratica e veloce.
«Mamma è schietta e quello che ha raccontato della nostra famiglia è tutto vero. È una donna che lavora, pratica e indipendente, anche in cucina. In famiglia non amavamo i dolci e lei preferiva un’alimentazione salata, sana e leggera».

Visto che è uno dei volti di punta dei canali  Discovery Italia, giochiamo con gli altri programmi del palinsesto. Le propongono di affiancare Chef Rubio in «Camionisti in trattoria»…
«Sono una grande amante delle trattorie. Spesso preferisco andare lì per gustare piatti caratteristici piuttosto che cucina gourmet in posti raffinati».

Mangia mai con le mani come Rubio in «Unti e bisunti»?
«Adoro farlo, trovo sia una cosa che dà grande gusto. E faccio anche la scarpetta, non ci rinuncerei mai!».

Pensando a «Vite al limite», che affronta i casi di persone con drammatici problemi di peso: lei ce l’ha ha qualche abitudine che nuoce alla salute?
«Ogni tanto quando sono in giro fumo una sigaretta, ma non mi definirei una vera fumatrice. In realtà uno dei miei pregi è saper stare nel mezzo, non eccedo mai. Anche a tavola mangio poco ma di tutto. Gli estremisti, come i vegani, sono schiavi di se stessi. In questo io sono molto libera».

Passiamo a «Hello Goodbye»: è girato negli aeroporti e racconta addii e ritorni. Lei si commuove?
«Sono un tipo molto casalingo, non amo viaggiare lontano dalla famiglia, siamo molto uniti. Le lacrime sono un mezzo per stemperare le tensioni, sono terapeutiche, non c’è da vergognarsi. Piango davanti a un film, in certe situazioni o quando sono arrabbiata. Ma dopo mi sento subito meglio».

«Airport security» racconta della vita degli agenti che fanno i controlli negli aeroporti: lei cosa mette in valigia?
«Sono previdente, la preparo in anticipo. A differenza di Fabio (Caressa, telecronista di Sky, suo marito, ndr) che la fa il giorno della partenza, io sono più lenta, meditativa: ci metto un sacco di libri. Però odio disfarla e a volte rimane lì settimane».

Dunque non potrebbe essere un caso per il reality «Malati di pulito».
«Se fossi fissata con l’igiene con una famiglia come la mia sarei in manicomio!  La casa la rassetto, certo, ma non è impeccabile: a volte lascio la polvere sui cassettoni e se la tovaglia ha una macchia ci metto sopra un vaso di fiori o sposto la forchetta!».

Chiederebbe aiuto a Enzo Miccio e Carla Gozzi di «Ma come ti vesti?!»?
«Quando li incontro li subisso di domande. Vesto sportivo e non sono eccentrica, mi affido alle amiche per fare shopping. E sì, sono spendacciona».

«Da qui a un anno»: quale sarebbe la sua sfida?
«Scrivere un romanzo. Come vi ha raccontato mia madre, da piccola amavo scrivere. Devo solo trovare la storia giusta».

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