“Buonasera Presidente”, i ritratti dei Capi di Stato

Come vivevano il loro ruolo i Presidenti della Repubblica del passato? Cosa pensavano? Quali erano i loro lati meno conosciuti? Lo scopriamo nel programma in onda da martedì 30 aprile su Rai Storia

Sandro Pertini, Presidente della Repubblica Italiana dal 1978 al 1985
30 Aprile 2019 alle 09:00

Come vivevano il loro ruolo i Presidenti della Repubblica del passato? Cosa pensavano? Quali erano i loro lati meno conosciuti? Lo scopriamo in "Buonasera Presidente", una co-produzione Rai Cultura e Anele, in onda su Rai Storia da martedì 30 aprile in prima serata. Nelle sette puntate del programma il giornalista politico Filippo Ceccarelli realizza una serie di interviste “impossibili” a 11 capi dello Stato (tralasciando quelli ancora in vita) interpretati da altrettanti attori. Si parte quindi da Alcide De Gasperi, che ha il volto di Paolo Ricca, per chiudere con Carlo Azeglio Ciampi, impersonato da Giorgio Colangeli.

Ceccarelli, com’ è strutturato il programma?
«Io intervisto gli attori che interpretano i Presidenti e le loro risposte non sono di fantasia bensì reali perché sono rigorosamente tratte da scritti, discorsi pubblici, colloqui con i giornalisti e altri materiali di repertorio. All’interno delle conversazioni si inseriscono filmati storici e le testimonianze di familiari, amici e personaggi del mondo delle istituzioni che hanno conosciuto da vicino i Presidenti».

Come avete scelto gli attori?
«Abbiamo cercato artisti che fossero in gradi di rendere al meglio la personalità del Capo dello Stato che interpretavano. E per tutti è stato un duro lavoro, hanno dovuto studiare molto, soprattutto chi veste il ruolo dei primi Presidenti».

Perché?
«Innanzitutto perché il materiale a disposizione era poco. E poi 50 anni fa il modo di porsi e il linguaggio era ingessato e aulico».

Da quale Presidente è rimasto più colpito?
«Tutti hanno una storia interessante. Ma dietro l’immagine ufficiale ognuno di loro ha un tratto umano che abbiamo cercato di far emergere. Tra le figure più carismatiche c’è comunque Sandro Pertini (Thomas Trabacchi), un mattatore, un uomo capace di rompere tutti i protocolli, che viene infatti ricordato come il Presidente più amato dagli italiani».

Parlerete anche dei loro lati più curiosi?
«Sì. Gronchi, per esempio, aveva attrezzato una stanza del Quirinale per i suoi trenini elettrici. Cossiga aveva la mania di disegnare bandiere... Il resto lo scoprirete!».

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