Camila Raznovich svela tutte le sorprese di «Il Borgo dei Borghi»

La conduttrice riprende ora il tour per paesi e villaggi d’Italia che da rubrica di «Kilimangiaro» (in onda la domenica pomeriggio su Raitre sempre sotto la guida di Camila) ora diventa un programma autonomo

Camila Raznovich  Credit: © Rai
2 Novembre 2018 alle 10:00

Se c’è una con la valigia sempre pronta quella è Camila Raznovich. Perché viaggiare per lei è una grande passione. E anche il suo lavoro. La conduttrice riprende ora il tour per paesi e villaggi d’Italia con «Il Borgo dei Borghi» che da rubrica di «Kilimangiaro» (in onda la domenica pomeriggio su Raitre sempre sotto la guida di Camila) ora diventa un programma autonomo. E visto il successo di pubblico, conquista la prima serata con quattro appuntamenti su Raitre a partire da sabato 3 novembre. Sessanta località (vedi l’elenco sotto) si contenderanno quindi il titolo di «Borgo più bello dell’anno» che verrà decretato nella serata finale. Ma c’è un’altra sorpresa, che ci svela la stessa Raznovich.

Camila, a lei la parola.
«Farò un lungo tour per le regioni di tutta Italia alla ricerca dei tesori nascosti, estranei alle mete tradizionali, eppure ugualmente ricchi di tradizioni, arte e cultura. Ma non sarò da sola: ad accompagnarmi ci sarà lo storico dell’arte Philippe Daverio». 

Che compagno di viaggio sarà?
«Philippe sarà una sorta di guida che mi affiancherà in un percorso a tappe mostrandomi le bellezze della nostra penisola. L’ho voluto fortemente perché ha una grande capacità di comunicazione: sa essere “il professore” ma anche una persona molto divertente. E con lui è una scoperta continua».

Che cosa sta scoprendo?
«Mi sto accorgendo della mia grande mancanza di conoscenza di realtà che non immaginavo esistessero. Ogni volta mi stupisco di quanto sia meraviglioso il nostro territorio. E spero di trasmettere il mio entusiasmo agli spettatori».

Eppure lei è una viaggiatrice.
«Sì, ma sono anche profondamente cittadina. Conosco e amo le grandi metropoli, ma prima d’ora non avevo considerato il fascino di borghi e villaggi».

In che modo ne subisce il fascino?
«Trovo tranquillizzante lo stile di vita dei borghi, la facilità di relazionarsi con gli altri, la possibilità di respirare un clima più salubre. E chissà, un giorno...».

Un giorno?
«Beh, se fossi ricca (ride) investirei in un palazzo barocco di Ortigia, a Siracusa. Me ne sono innamorata».

Ma quando è in giro per lavoro non le manca nulla?
«Solo le mie due bambine (Viola, 9 anni, e Sole, 6, ndr). Sono sempre un po’ in ansia. Per questo quando torno a casa mi dedico solo a loro».

E andare in onda in prima serata il sabato sera non le crea ansia?
«No. Non mi metto certo in competizione con i grandi show del sabato sera. Del resto quello che mi interessa è portare in video un programma ben confezionato, indipendentemente dalla sua collocazione in palinsesto. Inoltre sono contenta di arricchire l’offerta televisiva. Per il resto... accetto sempre le sfide!».

**I 60 paesi in gara:** **votate anche voi** **il vostro preferito**

Sono in tutto 60, tre per ogni regione, i Borghi che partecipano a questa edizione. Fino al 22 novembre è possibile votare il proprio favorito sul sito www.rai.it/borgodeiborghi.

Abruzzo: Santo Stefano di Sessanio, Guardiagrele, Pacentro.
Basilicata: Guardia Perticara, Irsina, Acerenza.
Calabria: Morano Calabro, Santa Severina, Stilo.
Campania: Vietri sul Mare, Monteverde, Procida.
Emilia-Romagna: Dozza, Gualtieri, Brisighella.
Friuli-Venezia Giulia: Venzone, Palmanova, Polcenigo.
Lazio: Boville Ernica, Greccio, Subiaco.
Liguria: Moneglia, Borgio Verezzi, Varese Ligure.
Lombardia: Gardone Riviera, Morimondo, Lovere.
Marche: Mondavio, Servigliano, Corinaldo nelle Marche.
Molise: Fornelli, Larino, Castelpetroso.
Piemonte: Garessio, Garbagna, Neive.
Puglia: Otranto, San Nicola (Isole Tremiti), Presicce.
Sardegna: Bosa, Pula, Dorgali.
Sicilia: Ferla, Montalbano Elicona, Petralia Soprana.
Toscana: Poppi, Pitigliano, San Casciano dei Bagni.
Trentino-Alto Adige: Castelrotto, Canale di Tenno, Mezzano.
Umbria: Spello, Massa Martana, Acquasparta.
Valle d’Aosta: Saint-Pierre, Avise, Antagnod.
Veneto: Arquà Petrarca, Mel, Follina.

P**arla il sindaco di Gradara: «Quanti** **turisti sono arrivati grazie alla vittoria»**

La sfida non è certo una passeggiata. Ma come si fa a gareggiare contro tanti borghi meravigliosi e conquistare la vittoria? «Eravamo consapevoli che non sarebbe stato facile e ci siamo impegnati al massimo nel mostrare le nostre risorse» dice Filippo Gasperi, sindaco di Gradara (Pesaro-Urbino), vincitore dell’ultima edizione de «Il Borgo dei Borghi». «Il nostro punto di forza sta nel magnifico castello medievale che è stato teatro della storia d’amore di Paolo e Francesca (i due amanti presenti anche nell’«Inferno» di Dante, ndr). Questo, unito al fatto che il borgo si affaccia sul mare, conferisce al luogo un’atmosfera romantica a cui è difficile restare insensibili» dice il sindaco.

E il titolo di «Borgo più bello d’Italia 2018» ha portato risvolti molto positivi. «Abbiamo avuto un grandissimo riscontro, con un incremento di visitatori pari al 20%. Si tratta di turisti stranieri, ma soprattutto italiani provenienti da tutte le altre regioni, che hanno visto la trasmissione». Quali sono i vantaggi di vivere in un piccolo centro? «Possiamo concentrarci maggiormente sulla valorizzazione del territorio, preservare la nostra identità, la storia e le tradizioni. A Gradara abbiamo ben 27 associazioni di volontari che organizzano attività gratuite, come corsi di musica antica, e un calendario di eventi fittissimo». E ora che sta per cedere lo scettro, il sindaco ci svela per chi farà il tifo: «Ovviamente spero vinca un borgo delle Marche. Però, se devo mettere da parte il campanilismo, scelgo una località della Sicilia, una terra tutta da scoprire».

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