Doppia sorpresa iniziale con Stefano De Martino e Gerry Scotti e gran finale con Alessandra Amoroso: ecco i momenti più belli del programma di Maria De Filippi

È ripartito alla grande, sabato 18 febbraio, dopo la pausa dovuta alla partecipazione di Maria De Filippi al Festival di Sanremo, il people-show di Canale 5, C’è Posta per Te, con una puntata ricca di emozioni e di ospiti, ben tre questa volta: Stefano De Martino, Gerry Scotti e Alessandra Amoroso. Come sempre tante lacrime, ma anche tanto amore nel programma condotto con abilità da Maria De Filippi, che con calma, ma anche con fermezza, mettendosi spesso in gioco in prima persona, ha tentato di ripianare, spesso riuscendoci - una sola busta non è stata aperta nella puntata – situazioni delicate e difficili di incomprensioni e chiusura. Ecco le storie della sesta puntata di C’è Posta per Te:

Doppio regalo per un compleanno dimenticato
“Questa è la storia di un regalo…” attacca subito Maria De Filippi. Tante lacrime per la prima storia che vede protagonisti Lillo e le sue figlie Antonella e Nicoletta. Lillo vuole chiedere scusa per “non essere stato un buon padre”, in grado di sorreggerle quando ce n’era bisogno. Ovvero da quando è scomparsa all’improvviso sua moglie. Un padre deve essere forte, dare sicurezza e protezione e lui non ci riesce. Ma è in studio proprio per promettere che cambierà e sarà il padre che loro meritano. Quindi ha chiamato in studio Gerry Scotti perché era il personaggio televisivo preferito di sua moglie che avrebbe voluto conoscerlo, e Stefano De Martino per fare una sorpresa alle figlie delle quali ha persino trascurato il compleanno.
Le ragazze vengono bendate e portate in studio dove le attende la torta e De Martino. “Dico sempre di voler raggiungere prima possibile la mamma, ma non è possibile: il mio posto è accanto a voi… Grazie a voi sono resuscitato e voglio tornare a vivere” dice il padre. De Martino è visibilmente commosso: “Ci avete colorato il cuore” dice ai tre. Poi Gerry Scotti inizia il suo show con una fascia tricolore da “Promettitore” ufficiale e fa fare una serie di promesse al padre, commuovendosi parlando di chi non c’è più. Alla fine tanti abbracci, tante lacrime e tre biglietti per un viaggio in America per Lillo, Antonella e Nicoletta.

Alla ricerca del padre
Di tenore diverso, ma altrettanto drammatica la seconda storia. È quella di Cristina, delle sue due sorelle e di suo fratello, vengono da Marsala e non vedono loro padre da 18 anni. Se n'è andato quando loro erano piccoli, nel 1997, perché ha litigato con la loro madre. Si è poi rifatto una famiglia in Calabria dove ha un’altra donna e altri due figli. Cristina e le sue sorelle allora smisero di studiare per mettersi a lavorare e hanno avuto una vita dura. Solo una volta il padre si è fatto vivo con il figlio maschio per chiedergli di andare a vivere con lui, ma poi non si è fatto più sentire, non è andato ai matrimoni delle figlie, non ha mai conosciuto i suoi nipoti.
“Non è stato facile” dice Cristina, “vivere senza un padre, se oggi sono qui è per le mie sorelle non certo per te e se vorrai conoscere i tuoi nipoti la porta di casa mia è aperta ma solo per loro. Se aprirai questa busta le mie sorelle saranno qui ad aspettare ma io non ci sarò: non voglio più piangere per te…” e lascia lo studio. Gli altri figli, pur addolorati, sono invece disposti a perdonarlo: “Nonostante tutto sono qua perché vorrei riabbracciarti e iniziare ad essere una nuova famiglia…” dice la figlia più piccola.
Il padre Salvatore però sembra proprio non capire: si giustifica, dice che non è colpa sua, ma dello loro madre e che loro che non sono voluti andare a vivere con lui anche se lui li aveva invitati… Maria De Filippi cerca di mediare alla spiegazione “agghiacciante” e di evitare che le due parti si accusino a vicenda. Ma è rigorosa quando ricorda a Salvatore i suoi doveri di padre anche dal punto di vista economico. “Non avrete mai una spiegazione che metterà pace ai vostri cuori” dice ai figli. A questo punto le parti sono invertite e la De Filippi chiede ai figli se vogliono aprire la busta visto che il padre è disposto. I ragazzi si accontentano di riabbracciare il padre e il finale è comunque inaspettatamente a lieto fine…

Una questione di affidabilità
La terza storia vede protagonisti Antonio e Sara e i genitori di lei, Salvatore e Orsola, che non vogliono che i due si frequentino. Hanno le loro ragioni: durante il loro fidanzamento Antonio ha raccontato un sacco di bugie (“perché mi sentivo in difficoltà per quello che non avevo” si giustifica lui) e la tradisce anche. Poi sentendosi in colpa perché la famiglia di lei lo ha accolto come un figlio confessa tutto. I due si lasciano, ma poi lei lo cerca e gli dà un’altra possibilità, ma Sara non vuole che la famiglia lo sappia, perché i genitori delusi dal comportamento di Antonio non approvano la loro relazione. Lui si sente rifiutato e lascia Sara.
Poi per affrontare la situazione con i genitori ha scritto a C’è Posta per Te e chiede scusa alla ragazza e ai suoi genitori. I quali pur confermando di provare dell’affetto per il ragazzo, ribadiscono di non fidarsi più di lui: “Pper mia figlia vorrei una persona più affidabile” dice il padre e ha ragione da vendere. Lui ha un brutta reazione e rinfaccia persino i regali che ha fatto loro a Natale. Quindi i genitori abbandono lo studio, ma lasciano la ragazza libera di decidere. Maria le tenta tutte e racconta anche un episodio di ribellione della sua gioventù, ma sembra che non ci sia niente da fare: la ragazza non vuole aprire la busta. Dopo l’ennesima mediazione di Maria sembra volerla aprire, poi ci ripensa ancora, poi alla fine, usciti i suoi genitori, apre finalmente la busta e decide di dare una nuova opportunità al ragazzo.

Una mamma lontana
Sabina è una mamma disperata: sua figlia Ilaria non vuole vederla da un anno e mezzo. Lei ha fatto di tutto, persino mettere uno striscione per lei davanti alla sua scuola, ma senza risultato. Sposata a 21 anni, a 23 anni mamma e a 27 separata perché tradita, Sabina con sua figlia non ha avuto una vita facile. Dopo la separazione ha dovuto mettersi a lavorare di sera e la figlia dopo un po’ ha deciso di vivere con il padre e la zia che un po’ le ha fatto da madre. Poi la ragazza si è forse sentita abbandonata quando la madre si è trasferita a Cremona con il nuovo compagno, lasciandola a Lecce dalla zia.
Ilaria dopo un lungo attimo di silenzio decide di ascoltare la mamma, che le ricorda il passato e le chiede scusa: “Ho sbagliato, scusami. Dovevo fare di più…”. Ma non sembra sortire alcun effetto nella ragazza, che ha trovato un suo equilibrio ed è decisa ad andare avanti senza sua madre. La De Filippi inizia l’opera di “rammendo” e tira fuori dalla ragazza un po’ di ammissioni sui suoi rapporti con la mamma e le sue mancanze, portandola a riflettere sulle sue reazioni. La madre è sempre più disperata, ma la ragazza è irremovibile. Maria De Filippi non si arrende neanche con la busta che rimane chiusa e cerca comunque di piantare un seme di riconciliazione esortando la figlia a rispondere qualche volta ai tentativi della madre di riallacciare i rapporti e la madre a continuare a cercare la figlia…

Zia Pupetta
La storia finale è un altro regalo. Da parte di quattro nipoti - Salvatore, Saverio, Imma e Fabiana - per la zia Pupetta, sorella della loro mamma morta nel 2016, per un tumore. Una delle figlie racconta la malattia della madre e il ruolo decisivo di zia Pupetta, il suo supporto prezioso e puntuale e ricco di amore. E ogni volta che pensa a come andare avanti pensa sempre a zia Pupetta, “l’unica madre che ci è rimasta…”.
La signora viene accolta da una bimba, Giulia, che fa benissimo le veci di Maria De Filippi che invece prende posto dietro la busta. Bella anche la reazione sorpresa della signora. Allora Maria fa l’appello delle persone che l’hanno chiamata e la zia scoppia in lacrime. “Ora ti posso chiamare Pupetta?” le chiede la De Filippi e lei l’abbraccia con forza. I nipoti poi le manifestano il loro amore tra le lacrime e i baci lanciati dalla zia: “Il buio di questo momento sarebbe stato più scuro senza di te che ti preoccupi per noi... sei la mamma che non abbiamo più…”. Poi arriva la sua sorpresa: Alessandra Amoroso che l’abbraccia e la ringrazia perché “grazie a lei ha capito ancora di più il senso e l’importanza della famiglia… Posso essere tua nipote anche io?” le dice la cantante. “Possiamo considerarti la nostra mamma?” le chiedono i nipoti. “Apri di corsa” risponde Pupetta che va abbracciare i nipoti mentre Alessandra Amoroso canta per lei e alla fine si commuove pure…
I saluti di Saki
I saluti come sempre sono appannaggio di Saki…