Gerry Scotti, Carlo Cracco e Antonio Cannavacciuolo nell'undicesimo appuntamento con il people show di Canale 5, sabato 31 marzo


Un Figlio Speciale
“Tu mi hai donato la vita e io te la restituisco…”. Gerry Scotti, commosso e partecipe come sempre, ha aperto l’ultima puntata di C’è Posta per Te, come “testimonial” per una madre, Nunzia, che arriva dalla Sicilia per ringraziare suo figlio Francesco e far sapere al mondo quanto sia “speciale”. Perché Nunzia ha combattuto un linfoma di Hodgkin e racconta di come una malattia può stravolgere la vita, anche di chi ti è vicino. E di come sia viva grazie al figlio che le ha donato senza esitare il midollo per un trapianto al San Matteo di Pavia. Figlio sempre presente, che ha dovuto rinunciare al sogno di navigare e che ora con il suo lavoro mantiene anche la famiglia: madre, compagno della madre e fratello. E “Sei pure bello!” esordisce Gerry Scotti che sottolinea “una bellissima storia d’amore e di speranza”, si commuove pensando ai genitori “scomparsi in una notte” e fa persino un appello agli “ammiragli” d’Italia per imbarcare il ragazzo. Prima dei consueti regali, degli auguri - “Tu la tempesta perfetta l’ha già affrontata” - e di un appello: “Donatevi almeno una volta!”.
Una famiglia riunita
Una famiglia al completo siede sul divano, dietro la busta, per la seconda storia. Sono Michele e Stefania, insieme ormai da 28 anni, con i figli Floriano, Alessio e Stefano. I genitori di Stefania, non la vogliono vedere da 27 anni: non le perdonano il suo rapporto con Michele, la differenza d’età (17 anni) e il fatto che lui era divorziato. La loro è una storia contrastata, terminata con denunce e una fuga da casa. In studio Stefania chiama la madre Giorgina, il padre Paolo e la sorelle Beatrice e Paola. “Ti sei dimenticato di me?” chiede al padre. “Come hai potuto?” dice alla madre che, si capisce subito, è lo scoglio da superare. Si tiene per mano con il marito e non vogliono “passare per i cattivi”. Nega gli avvenimenti raccontati dalla figlia e accusa il genero: “Lui ha fatto tutto per distruggere la famiglia”, ha mandato la Polizia. La De Filippi non demorde, le fa vedere il piccolo ricordo che la figlia ha conservato per anni, le fa ammettere che non l’hai mai dimenticata, spiega il vero significato di una lettera spedita da anni. Poi il nipote Florian dice la cosa fondamentale: “Sono passati 27 anni, che senso ha ricordare storie del passato? Ora siamo qui…”. “Potevano dirlo prima!” sbotta la nonna. Ma alla fine l’amore e Maria De Filippi la spuntano e tutti si abbracciano in lacrime. Si può aggiungere un’altra tacca…
Giacomo e le sette Lucrezie
È un intermezzo di alleggerimento, la terza storia. Quella di Giacomo che a Bari nel 1965, in una salumeria conosce la sottile Lucrezia, con la quale, dice, si fidanza. Poi litigano per una banalità e lui è sparito e oggi, solo da 30 anni, ha ripensato a lei e vuole chiederle scusa. Il postino della trasmissione invita in studio ben diciassette “signora Lucrezia”, poi scremate a sette. Lui attacca con ognuna una tiritera di cose da dire, che comprende anche un test (Bevi alcolici? Hai il tuo pin sul cellulare? Il tuo rapporto con i soldi? Hai mai tradito?). La Lucrezia che cercava è l’ultima, naturalmente, che all’inizio non se lo ricorda, ma poi lo collega a “quel rappresentante di formaggini Mio” di tanti anni fa. È però sposata felicemente da 47 anni. In ogni caso la busta si alza, ma lui fa in tempo a farla arrabbiare di nuovo subito, e dopo 53 anni le va via da sola.
La famiglia prima di tutto, ma quale?
Due fratelli torinesi che non si parlano da tre anni sono invece i protagonisti della quarta storia. In studio c’è Alessio e la mamma Carmela. Racconta di come, a seguito della tragica morte del padre, investito da un tram, abbia litigato con il fratello Christian per colpa della cognata Donatella che, dice, si è intromessa in vicende familiari che non la riguardavano. Di mezzo c’è anche un’officina di famiglia e persino una causa. Ma anche il suo carattere aggressivo e irascibile che l’ha portato ad offendere tutti e tutto, soprattutto la cognata. Era “un momento di dolore”, lo giustifica la madre. Mentre parla di rabbia e spara banalità come: “La famiglia viene prima perché è quella che non ti abbandonerà mai nella vita, la compagna oggi c’è e domani può non esserci”. Il fratello messo nell’angolo si dimostra però magnanimo, apre la busta, ma gli ricorda che “deve cambiare, rimanere calmo…”.

“Lacreme napulitane” con Cracco e Cannavacciuolo
Lacrime a pioggia anche nella quinta storia, con un “regalo”, impersonato dai due chef stellati Carlo Cracco e Antonino Cannavacciuolo. Il regalo è da parte di Mario, venditore ambulante di Caivano (Napoli) di “pane cafone” provole e mozzarelle, per sua mamma Anna alla quale vuole dare la prova d’amore definitiva. Sta per diventare papà e sua madre si sente un peso per lui, da quando il padre è morto per un tumore tre anni fa. Vorrebbe semplicemente farle tornare a sorridere. Da qui in poi è Cannavacciuolo show, con lo chef che porta anche la pastiera e strappa più di un sorriso. Il duo con Cracco è orami rodato, anche nel presentare il “piccolo pensiero” e i regali, come un’attrezzatura completa da cucina. “Con due figli così non ti manca niente”, filosofeggia il barbuto chef, che promette al ragazzo che sarà “il primo cliente” della sua futura attività.
Quando sbaglia una madre
Chissà perché, ma quando sbaglia una madre, ottenere un perdono e una riconciliazione è sempre più difficile. Lo ha imparato anche Concetta da Ostuni in provincia di Brindisi, una madre che ha “tradito” i figli, anteponendo sempre il suo compagno, e per questo motivo sua figlia Rossella l’ha cancellata dalla propria esistenza da anni. Tutto inizia quando nel 2012, dopo una separazione, Concetta chattando conosce un uomo più giovane di dodici anni, Mirco, che viene a vivere con lei. Rossella litiga con l’uomo e lei non la difende. Poi la ragazza riamane incinta e lei non le sta vicino. Non va al battesimo del nipote e sbaglia tutto il possibile. Ma “sono cambiata, perdonami” dice in studio alla ragazza, arrivata accompagnata dal marito Angelo e che chiede come tutti: “Cosa ha raccontato?”. “Quando si lascia con un compagno fa così, questa è la terza volta”, spiega Angelo. “È brutto da dire, ma da quando lei non fa più parte della mia vita sto meglio”, spiega Rossella. Con il tempo forse perdonerà, ma per ora la busta rimane chiusa. Si passa ai saluti finali con tutta la squadra del programma al centro dello studio e un filmato che alternava i momenti migliori dello show con i resoconti delle storie terminate con un lieto fine, anche dopo la trasmissione.