“Che tempo che fa” non ha più segreti!

Dalla scenografia che cambia alla vasca con i pesci, dal braccialetto di Fabio Fazio ai fiori, ecco le curiosità del talk show

28 Novembre 2021 alle 08:23

Siete curiosi di scoprire cosa c’è dietro una puntata di “Che tempo che fa”? Ecco cosa ci hanno svelato gli autori e la produzione.

Chi prepara le domande per gli ospiti?
«Sono frutto di un lavoro di squadra: ogni autore si concentra su un’intervista, studia tutto dell’ospite (biografia, progetti, curiosità...) e lavora con Fabio Fazio per definire le domande. Può capitare che lui le cambi all’ultimo minuto, oltre ovviamente a quelle nate spontaneamente nel corso dell’intervista».

Come riuscite ad avere tante star internazionali?
«Il programma ha uno sguardo internazionale sin dalla nascita. Fazio ha creato, come per altri suoi programmi, un “marchio di eccellenza e credibilità”: la partecipazione degli ospiti più famosi nel mondo è costruita nel tempo. A volte servono anni, grazie a un lavoro certosino di ricerca e di relazioni».

A proposito, com’è stato accogliere Lady Gaga nella puntata del 14 novembre che ha registrato ottimi ascolti, con oltre 3,6 milioni di spettatori e uno share del 14,5 percento?
«Abbiamo cercato di farla sentire a suo agio curando anche l’arredamento del suo camerino e ci siamo impegnati a scoprire il più possibile su di lei per trovare interessanti spunti di conversazione. E Lady Gaga è stata molto gentile e disponibile, oltre che professionale».

Le interviste hanno una durata minima e massima?
«Variano dai 5 ai 30 minuti, a seconda della rilevanza legata all’attualità e della densità dei temi da raccontare. Si segue una scaletta che durante la diretta può cambiare per diversi motivi: la durata della pubblicità, gli ospiti che si intrattengono a chiacchierare in studio con Fabio, le ultime notizie che a volte incombono».

Chi fa parte del pubblico in studio?
«È tutta gente comune. Tra loro c’è chi per passione non manca una puntata da 19 anni, ovviamente a titolo gratuito».

Chi è la persona che si sente sempre ridere fortissimo?
«La risata più forte che sentite anche da casa è quella di Marco, ed è una risata sempre spontanea! Durante il Covid, per dare un po’ di calore ai comici, che senza pubblico soffrivano molto, sono state coinvolte su richiesta di Luciana Littizzetto tre fra le persone del pubblico che partecipano a ogni puntata del programma da 19 anni».

Cosa bisogna fare per assistere a una puntata?
«Si deve mandare una mail a mail.chetempochefa@gmail.com».

Fabio e Luciana usano vestiti loro o c’è una sartoria che glieli procura?
«Sia Fabio che Luciana si affidano a una costumista di fiducia, Ester Marcovecchio: lei segue Fabio da molti anni. Tra i due c’è sempre molta ilarità per la scelta degli abiti da indossare. Ogni domenica Fabio chiede: “Ester, questa sera cosa abbiamo di nuovo? Un abito blu?” e lei ogni volta risponde specificando le importanti differenze tra una sfumatura di blu e l’altra!».

Quante magliette a strisce ha Gigi Marzullo? Le tiene in camerino?
«Se le porta da casa perché ne è gelosissimo, tra una cosa e l’altra sta arrivando al fatidico numero 100. Non sono tutte proprio uguali, sono uguali ma... diverse».

Chi si occupa dei pesci durante la settimana e dove finisce l’acquario quando arriva il Tavolo finale?
«C’è un addetto alla vasca che ogni giorno dà da mangiare ai pesci e li accudisce. L’idea è un omaggio a un vecchio programma di Maurizio Costanzo. L’acquario, costantemente illuminato, scende di un metro e mezzo circa quando arriva il Tavolo finale».

Il Tavolo ha dei “cassetti” dove gli invitati possono riporre qualcosa?
«No, non esistono cassetti segreti. C’è solo uno scompartimento sotto la scrivania dove Fabio ripone il gel igienizzante. Tutto il resto è sparpagliato in vista».

Che significato ha il braccialetto giallo indossato da Fabio e Luciana?
«Sono i braccialetti gialli “Verità per Giulio Regeni” (lo studente italiano torturato e ucciso in Egitto, ndr), una delle tante cause che sono state sposate fin da subito da Fabio e dal programma».

Perché Fazio si è fatto crescere la barba?
«Come ha dichiarato lui stesso: “Fanno tutti i finti giovani, io voglio fare il vero vecchio. Il mio modello è il nonno di Heidi!”».

Perché Luciana si arrampica sulla scrivania e non sta seduta in poltrona o in piedi?
«È una forma di simpatica irriverenza di Luciana nei confronti di Fabio e del suo amore per l’ordine, ma anche perché vuole avere con lui una fastidiosa vicinanza».

Sullo sfondo dello studio ci sono sempre immagini bellissime. Di chi sono?
«Abbiamo l’onore di essere accompagnati dall’opera di Lucio Fontana che disegna la nostra trasmissione dall’inizio alla fine, grazie alla collaborazione con la Fondazione Fontana. Per il Tavolo usiamo invece le fotografie dei bellissimi interni immortalati da Massimo Listri».

Quanto tempo prima della diretta arriva Fazio negli studi di via Mecenate a Milano?
«Arriva per le prove molto tempo prima della diretta».

Ha un rituale o un gesto scaramantico prima che si accendano le telecamere?
«Fabio percorre sempre la stessa strada dal camerino allo studio, in scena fa entrare prima le donne e non nomina i colori innominabili! Inoltre, porta sempre con sé la sua penna, anche se poi non la usa: è un omaggio alla televisione di una volta».

Fazio si prepara per i duetti finali con Nino Frassica o improvvisa?
«Si scambiano giusto due parole all’inizio, ma Nino non mostra mai in anteprima il numero di “Novella Bella” a Fabio».

Cosa accade in studio durante la pubblicità?
«Si fa il punto sulla scaletta, si verificano le ultime notizie, si scambia qualche battuta con gli ospiti da congedare e con quelli da accogliere, oltre a salutare e interagire con il pubblico. Infine, se necessario, si fanno i cambi di scena».

Da dove vengono i fiori per le ospiti e chi decide la composizione?
«Un bravissimo fioraio, da sempre fornitore e convenzionato con la Rai, prepara i fiori e le composizioni».

Nei titoli finali è citato un suggeritore: cosa fa?
«È una persona che in occasione di alcuni monologhi può inserire delle parole chiave sul monitor».

La sigla di chi è?
«“Twistin’ the night away” è di Sam Cooke, del 1962».

“Che tempo che fa” è il programma più social della tv italiana secondo il dato annuale di Sensemakers. Quante persone lavorano sui social?
«Vi si dedica una persona sola, 7 giorni su 7 e praticamente 24 ore su 24».

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