“Chi l’ha visto?”, ecco il nuovo inviato Pablo Trincia

È rimasta colpita dal suo modo di lavorare. Per questo motivo Federica Sciarelli ha voluto l'ex Iena nella squadra, presentandolo ufficialmente nel corso della prima puntata della nuova stagione

Pablo Trincia
25 Settembre 2019 alle 17:38

È rimasta colpita dal suo modo di lavorare. Per questo motivo Federica Sciarelli ha voluto Pablo Trincia nella grande squadra di "Chi l’ha visto?", presentandolo ufficialmente nel corso della prima puntata della nuova stagione. L’ex Iena, che si è fatto conoscere e apprezzare negli anni per le inchieste su droghe, bullismo e violenza sui minori, è diventato così il nuovo inviato del programma.

Come è avvenuto questo passaggio?
«Ho sempre detto che qualora avessi lasciato "Le iene" sarei andato in un programma come "Chi l’ha visto?", perché è una trasmissione solida e con una missione sociale molto forte. E poi sono sempre stato affascinato professionalmente dalle storie degli scomparsi. Federica mi aveva contattato dopo che ero stato ospite nel programma di Massimo Giletti per presentare "Veleno" (un’audio-inchiesta a puntate sul caso di presunto satanismo e pedofilia detto “i diavoli della bassa modenese”, ndr) perché stava trattando il caso Bibbiano (il presunto traffico di affidi illegali di minori strappati alle loro famiglie a scopo di lucro, ndr). Ora mi tuffo in questa nuova avventura con l’atteggiamento da studente. Ho sempre voglia di imparare e questo è il posto giusto».

Negli ultimi anni si è occupato molto di minori conducendo inchieste forti su bullismo e abusi. Lei, che è anche papà, come vive questi casi?
«Cerco in generale di non farmi coinvolgere molto dalle situazioni angoscianti anche se è difficile restarne completamente fuori. Quando la sera torno a casa e incrocio lo sguardo dei miei bambini, penso con malinconia ai casi che ho trattato…».

Per lavoro affronta situazioni difficili con grande determinazione e sicurezza. Ce l’ha qualche paura?
«Sì. Ho il terrore delle mosche e delle api (sorride)».

Cosa fa per disintossicarsi dalle storie inquietanti che tratta?
«Gesti semplici. Sto con i miei figli Yasmine e Sebastian, vado a prenderli a scuola e dedico loro tutto il tempo che posso. E poi vado in palestra dove mi “spacco” con il CrossFit (un mix di esercizi di potenza e velocità, ndr)».

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