Chiara Maci parla del programma “L’Italia a morsi”

Torna dal 18 dicembre il programma che ci fa conoscere le Cesarine. Le custodi delle tradizioni gastronomiche regionali sono la più antica rete di cuoche casalinghe, amanti delle specialità locali che propongono agli ospiti nelle loro case

Chiara Maci
18 Dicembre 2019 alle 17:42

Custodi delle tradizioni gastronomiche regionali, le cosiddette Cesarine sono la più antica rete di cuoche casalinghe, amanti delle specialità locali che propongono agli ospiti nelle loro case. A farcele conoscere e a scoprirne i segreti che si tramandano da generazioni è Chiara Maci nel programma di Food Network "L’Italia a morsi", giunto alla seconda edizione.

Chiara, si avvicina Natale. Quale piatto delle Cesarine porterebbe sulla tavola delle Feste?
«In Romagna ho assaggiato i garganelli fatti secondo la ricetta tradizionale, con un uovo ogni etto di farina, e cotti nel brodo di manzo e cappone. Una delizia».

Il suo menu di Natale come sarà?
«Sono una tradizionalista. Festeggio sempre a Bologna, da mia mamma, con tutta la famiglia. La sera della Vigilia cuciniamo io e mia sorella e prepariamo un menu a base di pesce, per esempio spaghetti alle vongole, risotto alla pescatora e baccalà fritto».

E il pranzo del 25?
«Lascio la cucina a mia mamma e mia nonna, che sono già alle prese con la preparazione dei tortellini. E poi cucinano il bollito misto servito con il purè di patate».

Suo marito (lo chef Filippo La Mantia, ndr) non si mette ai fornelli?
«Lui lavora e ci raggiunge solo la sera di Natale. Ma ci porta sempre qualcosa dal ristorante. Soprattutto la caponata... ne andiamo tutti matti!».

Oggi sono sempre più in auge i regali gastronomici. Li fa anche lei?
«Mi piace donare cesti con prodotti o un corso di cucina o un buono per una cena al ristorante. E se ho tempo, preparo io biscotti, trecce (sotto trovate la ricetta), ciambelle o cioccolatini da regalare».

Ricetta: la treccia natalizia

In una ciotola fate sciogliere un cubetto di lievito di birra in 175 ml di latte tiepido e un cucchiaio di farina. In un’altra ciotola mettete 350 g di farina manitoba, 200 g di farina 00 e un pizzico di sale. Aggiungete 100 g di zucchero, 100 g di burro e 2 uova. Unite il latte col lievito e formate l’impasto. Lasciatelo lievitare finché non raddoppia. Tagliatelo in tre parti e stendete ognuna con il mattarello. Inserite nelle strisce ottenute uvetta ammollata a piacere, sigillate i bordi e arrotolate gli impasti formando una treccia. Ponetela su una teglia coperta di carta da forno e fate piccoli tagli in superficie. Spennellate con latte e fate lievitare per un’ora nel forno spento. Sbattete un tuorlo d’uovo con latte e spennellate. Coprite con zucchero a granella e infornate a 200 gradi per 30 minuti circa.

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