Claudio Lippi affianca Elisa Isoardi ai fornelli de “La prova del cuoco”

Una battuta, un commento, un’occhiata curiosa o stupita al frenetico lavorare dei cuochi impegnati nella quotidiana disfida tra il Pomodoro Rosso e il Peperone Verde

Claudio Lippi con Elisa Isoardi sul set di "La prova del cuoco"
31 Ottobre 2019 alle 09:00

Una battuta, un commento, un’occhiata curiosa o stupita al frenetico lavorare dei cuochi impegnati nella quotidiana disfida tra il Pomodoro Rosso e il Peperone Verde. Ogni giorno a "La prova del cuoco" Claudio Lippi contrappunta la conduzione di Elisa Isoardi.

Del resto non solo è un rodatissimo uomo di televisione, ma conosce davvero a menadito il meccanismo dell’ormai storica trasmissione di cucina del mezzogiorno di Raiuno, perché vi partecipa dal 2010: è stato ospite, ospite fisso, co-conduttore, conduttore... Questa settimana, però, abbiamo deciso di allontanarlo dai fornelli e “invitarlo” a mangiare con noi.

Claudio, preferisce andare al ristorante o rimanere a casa?
«Sa come mi accorgo del peso dell’anagrafe? Non certo perché ho perso entusiasmo o energia nelle cose che faccio. Sento l’età proprio quando penso ai tantissimi anni che ho passato mangiando in giro dappertutto. Oggi più mangio a casa e meglio è. Ovviamente affronto tutte le colazioni di lavoro, ma non ho ancora capito se sono momenti di pausa o di sacrificio. E poi da qualche anno mi sono anche imposto di mangiare bene. Si vede, no, che alla "Prova del cuoco" io non assaggio praticamente nulla, anche se i piatti sono davvero preparati bene e appetitosi… Grazie a mia moglie Kerima ho perso 18 chili senza sacrifici. Ho dovuto farlo: più crescono gli anni, più si deve calare. Era come se avessi un marsupio con un bambino di 10 anni dentro!».

Quanti saremo: pochi amici o un’allegra tavolata?
«In questo tempo di social ormai tutti vantano centinaia di “amici”, ma l’amicizia vera è una cosa sacra, che va coltivata e ha una “chimica” che supera perfino quella dell’amore. Io ho pochissimi amici. Uno di questi era Fabrizio Frizzi, ci tengo sempre a dirlo, perché mi manca da morire. L’ultima promessa che ci siamo fatti è stata proprio di mangiare insieme. Purtroppo non abbiamo potuto mantenerla».

Che cosa le dà fastidio a tavola?
«Il cellulare! I telefonini di chi è al tuo tavolo e quelli di chi è in sala al ristorante. Quando sono con la mia famiglia il problema non c’è: quando stiamo insieme ci interessa solo parlare tra noi».

È ora di ordinare…
«Se siamo a pranzo prendo spaghetti con le vongole. Sgusciate, però! Non voglio lasciarli raffreddare mentre le apro. A cena, invece, una sogliola. E comunque porzioni molto piccole!».

Ma il suo piatto preferito qual è?
«Sono milanese e dico la cotoletta, anzi la “costoletta”: con l’osso, alta due centimetri e cotta nel burro!».

Ricorda un pranzo o una cena che hanno segnato la sua vita?
«Ricordo i pranzi della domenica con la mia famiglia, al ristorante. Ricordo mia madre che mangiava tutto, dagli antipasti al dolce, e all’uscita diceva sempre: “Mai più!”. Più che pranzi erano fatiche terribili: in quattro mangiavamo per 18!».

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