Cristiano Malgioglio debutta alla conduzione con “Mi casa es tu casa”, in onda su Rai2

Dal 7 dicembre cinque appuntamenti durante i quali aprirà le porte di casa ad alcuni grandi artisti

5 Dicembre 2022 alle 08:46

Cristiano Malgioglio è in fibrillazione. “Mi casa es tu casa”, che segna il suo debutto alla conduzione, andrà in onda dal 7 dicembre su Rai2, due mesi prima del previsto. Saranno cinque appuntamenti durante i quali Cristiano aprirà le porte di casa ad alcuni grandi artisti, anche internazionali, in un’atmosfera divertente, emozionante e irresistibilmente “almodovariana”.

Cristiano, è pronto al grande debutto?
«Parto prima un po’ a sorpresa, ma sono contento. A febbraio avrei avuto più tempo per fare promozione, ma una volta che si decide di cominciare, meglio che l’attesa sia breve».

Non solo. È stato anche promosso da Rai3 a Rai2. Per lei cambia qualcosa?
«Non cambia niente, perché penso di avere fatto un programma meraviglioso, dove si ride e ci si diverte. L’unico rammarico è che doveva esserci Anastacia, ma non era stata bene e aveva sospeso tutti gli impegni. Magari ci sarà un suo video, speriamo».

Il programma si svolgerà davvero a casa sua?
«No, il mio appartamento a Milano non si prestava. Si tratta di una casa presa in affitto vicino Roma, immensa, stupenda, ma avrei paura a vivere da solo in un posto così grande. Ci sono molte foto di me con vari personaggi che amo, come Lady Gaga, Barbra Streisand, Sophia Loren e Cher».

Qui accoglierà i suoi ospiti con i quali parlerà, canterà, giocherà e cenerà. Immagino che le attività cambieranno a seconda dell’invitato.
«Esatto, diciamo che ci sarà molta allegria. Io cucinerò, ma molti si sono rifiutati di mangiare i miei piatti perché avevano paura che li avvelenassi. Ho fatto una pasta con i fagioli e l’ospite quasi mi buttava la pentola addosso (ride)».

Ci può svelare chi vedremo nella prima puntata?
«Sono riuscito ad avere Sam Ryder, arrivato secondo allo scorso Eurovision Song Contest e mia grande passione. È stato molto carino, aveva una sola data libera, visto che sta lavorando tanto in giro per il mondo, ed è voluto venire da me per presentare il nuovo album “There’s nothing but space, man!” e cantare il singolo “Somebody”. Io parlavo in inglese a modo mio, non sapevo cosa stessi dicendo però lui mi capiva. Gli ho anche preparato la parmigiana che gli avevo promesso, ma l’ho divorata più io che lui. È stato un incontro molto bello. Alla fine si è voluto portare via le mie scarpe e sono rimasto scalzo. Sempre nella prima puntata ci sarà anche Heather Parisi come non l’avete mai vista: le faremo incontrare all’improvviso un personaggio che non vedeva da tantissimo tempo, ci siamo messi a piangere tutti e tre».

Ha scelto una sigla particolare?
«Sì, ispirata al mondo di Almodóvar, come anche la casa. Con tre ragazzi spagnoli, i Varry Brava, canto un brano che si chiama “Raffaella”: è il mio omaggio alla Carrà. Un pezzo di facile presa. Potente».

Anche perché “Mi casa es tu casa” è un format spagnolo che a sua volta ha ispirato “A raccontare comincia tu”, l’ultimo programma di Raffaella Carrà.
«Ricordo che mi aveva chiamato per dirmi di rimanere come sono, che quando arrivavo io la tv cambiava colore, ma non capivo perché mi dicesse queste cose. Il destino vuole che ora conduca il suo programma. Lei lo faceva alla sua maniera con un solo ospite, io invece ne avrò diversi, non sarà una semplice intervista ma ci sarà un po’ di tutto».

Chi altro si esibirà nel suo salotto?
«Sono felice di avere avuto Luz Casal, cantante spagnola amatissima da Almodóvar, perché grazie alla sua voce ho conosciuto l’anima gemella della mia vita. Avrei potuto chiamare chiunque, ma in questa prima edizione ho deciso di invitare solo cantanti internazionali. Mi sarebbe piaciuto avere Jennifer Lopez. L’abbiamo contattata, ma con i soldi che ci ha chiesto ci facevo 20 puntate!».

Per l’occasione cosa indosserà?
«Non mi vestirò come a “Tale e quale show”, ma avrò sempre la stessa mise, tipicamente giapponese, cambieranno solo i colori. La cosa più pazza saranno gli occhiali, sembrerà che abbia quattro occhi».

Siamo ottimisti, sta già pensando a una seconda stagione?
«Se dovesse andare bene il programma, il mio sogno è avere come prima ospite Oprah Winfrey, a costo di andare io a New York da lei. L’ho pure vista quando è venuta in Italia anni fa: è stata meravigliosa, volevo fare una foto con lei ma avevo il cellulare scarico».

Intanto a maggio sarà a Liverpool con Gabriele Corsi per il prossimo Eurovision Song Contest.
«Sì, me lo hanno confermato. Sono contento, anche se i miei giudizi venivano tradotti in tutte le lingue, perciò ora non posso più mettere piede in metà dei Paesi che hanno partecipato perché mi detestano e mi fischiano! Ma io ho il coraggio di dire sempre ciò che penso».

Amadeus ha detto che vuole invitare a Sanremo la Kalush Orchestra, il gruppo ucraino che ha vinto quest’anno.
«Fa bene, è giusto. Anche noi ci avevamo pensato, ma poi c’è stato un problema con gli aerei. Fanno una musica diversa, sono straordinari».

Restiamo a Sanremo. So che ha scritto un brano per Antonino, vincitore di “Tale e quale show”.
«Sì, ma so che Antonino ha mandato ad Amadeus tutto un album. Quel pezzo l’ho scritto per Anastacia, gliel’ho fatto avere e doveva farlo sentire ai suoi produttori. La cosa bella è che l’ho scritto con Alberto Anelli, con cui avevo fatto “L’importante è finire”. È un brano bellissimo e penso che Antonino possa cantarlo molto bene».

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