Da tre stagioni conduce «Linea Bianca» su Raiuno, ma da sempre Massimiliano Ossini è un grande appassionato di montagna in qualunque stagione. Tant’è che prossimamente tornerà con la versione estiva del programma. E così esordisce: «La montagna in estate offre molto di più per la famiglia: si va in alta quota, si respira aria fresca e pulita, si fanno passeggiate, si fa sport. Ma soprattutto regala scenari mozzafiato. Se si ha fortuna si riescono anche a vedere gli animali, come daini, stambecchi e perfino lupi e orsi».
Con queste premesse ecco le 10 mete che Ossini suggerisce ai lettori di Sorrisi, da quelli più sportivi ai semplici passeggiatori, che passeranno le vacanze tra i monti, dal nord al sud d’Italia.
Rifugio Torino (3.375 mt) - VALLE D’AOSTA (Courmayeur, AO)
Ci si arriva direttamente con la funivia che parte da Pontal e poi in… ascensore! Per cui è una meta raggiungibile da tutti, si lascia la macchina al parcheggio e si paga il biglietto. I più intraprendenti possono fare a piedi un percorso che parte dal Pavillon: quattro ore di una bella e godibile passeggiata per arrivare al rifugio Torino.
Molto bello, ma molto selettivo. Andate in gruppo e assolutamente con una guida alpina (soprattutto se passate sul ghiacciaio: loro sanno come è cambiato). È per persone allenate e che stanno bene di salute (potrebbero esserci problemi di ossigeno). Una volta in cima si è sul tetto d’Europa! I meno allenati possono passeggiare alle pendici: tra Alagna e Gressoney ci sono tanti sentieri.
Rifugio Marco e rosa (3.609 mt) - lombardia (lanzada, so)
Si può partire da Campo Moro (2.000 mt), la camminata è lunga, circa sette ore, la parte finale è un po’ impegnativa, ma poi si apre un panorama mozzafiato. Qui sei proprio sotto il Bernina, il ghiacciaio appare come un’onda cristallizzata, con tutti i tagli nel ghiaccio, oltre il confine si scorgono le cime svizzere. Vista la lunghezza del percorso, chiamate il rifugio prima di partire per sapere se la strada è sgombra e percorribile.
Rifugio ai Caduti dell’Adamello (3.040 mt) - trentino (spiazzo, TN)
Partendo dal parcheggio del rifugio Bedole si raggiunge in meno di tre ore con un sentiero facile il rifugio Mandrone (2.449 mt), da qui chi è allenato può proseguire (altre tre ore) verso il rifugio Ai caduti dell’Adamello e spingersi poi fino alla croce di ferro in cima alla Lobbia. Le montagne conservano ancora le tracce della Prima guerra mondiale e il gestore del rifugio è un grande narratore di aneddoti.
Rifugio Sapienza, (1.920 mt) siciliA (NICOLOSI, CT)
Sul versante sud dell’Etna si può, dal rifugio, prendere la funivia (informarsi sugli orari di chiusura per scendere) e arrivare a 2.500 mt. Da qui si può procedere a piedi fino al rifugio Torre del Filosofo (2.920) oppure prendere le navette che arrivano in cima (si scorge Taormina). È meglio andare la mattina presto e munirsi di cappello e ombrellino da sole, e bere tanto!
Rifugio torre di Pisa (2.671 mt) - trentino (predazzo, TN)
Si parte da Passo di Pampeago (1.983 mt), al confine fra Trentino e Alto Adige, e in due ore e mezzo si arriva al rifugio Torre di Pisa attraverso un percorso ben segnato. La passeggiata è adatta anche alle famiglie (attrezzatevi bene!). Il rifugio ha una terrazza spettacolare dove si è circondati dalle Dolomiti e sembra quasi di trovarsi «imprigionati» fra le guglie rocciose.
Rifugio Auronzo (2.330 mt) - veneto (AURONZO, BL)
Percorso semplice (si può fare con i bambini in passeggino) fino al rifugio Lavaredo (2.344 mt), poi più impegnativo fino al rifugio Locatelli (2.405 mt). È uno dei posti più belli del mondo (sotto c’è il lago di Misurina, di fronte il monte Cristallo): è stato scelto come set per molti spot. Al mattino e al tramonto le pareti della montagna si colorano di meravigliose sfumature rosse.
Rifugio della Sibilla (1.540 mt) - marche (montemonaco, AP)
È all’interno del Parco dei Monti Sibillini. Si arriva in auto in prossimità del rifugio. Da qui ci sono due percorsi (entrambi adatti a tutti): il primo sale più lentamente, il secondo è più ripido (a gradoni). Entrambi arrivano alla Grotta delle Fate (dove molti vanno a pregare). Si può pure proseguire fino alla cima del monte Sibilla (2.173 mt). Da qui nelle giornate limpide lo sguardo spazia fino alla Croazia.
Rifugio Franchetti (2.433 mt) - ABRUZZO (TEramo)
Siamo nel massiccio del Gran Sasso. Si parte dai prati di Tivo (1.465 mt) e in seggiovia si arriva alla Madonnina. Da qui, in circa tre ore, si giunge al rifugio passando per il Vallone delle cornacchie e il Passo delle scalette. Informarsi sempre delle condizioni meteo: il clima è molto variabile a causa della doppia influenza del mare Adriatico e del Tirreno.
Si può partire da Pietrapertosa (1.088 mt) e percorrere il sentiero (facile) delle «Sette pietre» che scende e sale fino a Castelmezzano. Altrimenti si va da un promontorio all’altro, dove sorgono i due borghi, con il «Volo dell’angelo», una sorta di «carrucola» sospesa a 400 metri d’altezza sulla quale si viaggia appesi a oltre 100 chilometri all’ora! Oppure, arrampicate, free climbing e ferrate.
3 regole per una vacanza estiva tra le vette
1. L’abbigliamento è fondamentale: dimenticate le infradito o le scarpe da ginnastica, meglio uno scarponcino che permette di preservare le caviglie ed evitare di prendersi una distorsione.
2. Informarsi sempre sulle condizioni del tempo prima di mettersi in marcia e portare nello zaino un k-way.
3. Viaggiare sempre con acqua e frutta secca che è energizzante ed evita picchi di fame e senso di debolezza.