Dall'11 settembre un nuovo programma in cui ci farà sorridere e commuovere

Dopo la partecipazione a "Ballando con le stelle" e la breve esperienza come concorrente a "L’isola dei famosi", Elisa Isoardi torna in video al timone di un programma tutto suo: "Vorrei dirti che". Dall’11 settembre, ogni domenica pomeriggio su Rai2, la conduttrice piemontese andrà in giro per l’Italia per incontrare persone che con il suo aiuto troveranno il coraggio di chiedere scusa o ringraziare un familiare. E il pretesto sarà un pranzo preparato con tutti gli ingredienti del posto….
Allora, Elisa è pronta?
«Non aspettavo altro. Entro nelle case degli italiani per parlare di emozioni e, soprattutto, per aiutarli a raccontare i loro sentimenti. Con la pandemia abbiamo avuto tutti difficoltà a esprimere ciò che proviamo e ora c’è una grande voglia di farlo. Mi sono divertita anche ad andare in giro nei mercati e a intervistare le persone, chiedendo loro di parlare in modo spontaneo degli argomenti più semplici».
C’è una storia che l’ha colpita di più?
«La prima. È una vicenda molto toccante che ha per protagoniste mamma e figlia. Due persone che hanno fatto qualcosa di davvero speciale...».
Sentimenti, cucina e territorio: è la sintesi della sua storia umana e professionale.
«Ormai mi conoscete tutti. Questi sono gli ingredienti e i valori veri della mia esperienza come donna e come professionista».
Che effetto le fa tornare, a due anni dalla fine di "La prova del cuoco", con un programma suo?
«A volte queste pause servono perché, quando poi si ritorna in prima linea, si apprezza di più tutto: rivaluti il tuo passato».
Riprendendo il tema del programma, chi è la persona che ringrazierebbe ogni giorno?
«Mia madre Irma e mia nonna Lucrezia, che sono le donne della mia famiglia. Mi hanno dato la spinta per essere indipendente e mi hanno aiutato nella mia realizzazione personale. Nonostante appartengano a una cultura particolare, quella montanara e contadina, sono riuscite a trasmettermi valori che finora mi sono serviti».
L’hanno aiutata anche a imparare a cucinare?
«Tra i piatti di mamma, cito gli gnocchi al castelmagno e la bagna cauda. Nonna Lucrezia, invece, mi deliziava sempre con il baccalà con le patate e la torta con gli amaretti e le albicocche».
Invece a chi chiederebbe scusa?
«Sempre a mia madre. Per quelle volte in cui, a causa della fretta, non ho risposto al telefono o non le ho dato le attenzioni necessarie. E poi a mio fratello Domenico perché, vivendo a Roma, mi sono persa momenti importanti in famiglia come la nascita dei suoi figli. È fondamentale provare a chiedere scusa: quando si pronuncia questa parola si apre sempre un dialogo. Chiedere scusa è una terapia».